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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 23178 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Quel bicchiere di cristallo pieno di rosso,
testimone di pensieri scuri,
è il compagno di fiducia
nelle sere di ogni stagione,
tappezziere di buonumore.
Non è una moda né un capriccio,
è fuoco pronto a dare soluzioni,
scintilla a sprigionare seti
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padre che sei rimasto di me più giovane
consumato anzitempo
una vita sul mare e le brevi
soste col mal di terra
avevi la salsedine nel sangue
così presenti
mi restano le rare passeggiate
mattutine e mai che mi avessi preso
per la strada in
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| Se di te ho un pensiero
e anche un sorriso nascosto
dietro un falco appena posato
su un ramo e poi già volato
-di
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| Lasciarsi guidare da sentimenti
impulsi soggettivi spesso indefiniti
un immediato effetto sui sensi
come un turbamento d’animo
il sigillo del tuo sguardo
l’impronta delle tue labbra
l’accelerazione del tuo passo
ascoltare il tuo
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Piove solitudine
nella buia notte,
oscura più del freddo sguardo
dell’indifferenza.
Il domani attende
fuori dalla porta,
appena socchiusa,
su scarpe infangate e stanche.
La nostalgia incombe
come un dolore sordo,
su nuvole sbiadite
nel
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Ti racconterò di come il vento
entra nelle tempie
e scivola sui vestiti spessi
mentre attraverso
crocevia di passi stanchi
e risalgo ipotetiche vite.
Ti racconterò di quando andai
incontro al mio presente
e senza paura alcuna
feci mille
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S’ammanta bianca la neve sugli occhi
e chiude pupille e mani fredde di colore.
Calda, la coltre candida avvolge le fiaccole
di case assolate di luce e di pensieri.
Copre il cielo sereno
e racconta gesti di vita
che riconoscono il sole.
Silente il
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| In anse mute d’estasi nascoste mi chino
a brancolar nel buio della vita, volteggiano
gli occhi a ritrovar la luce, in danze sensuali
e coinvolgenti
Do voce a ciò che tace, m’inoltro tra le corde
dei miei giorni a testa alta, cerco
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| Volavamo...
lasciando all’improvviso
la mia mano
mi avresti spiaccicata al suolo
e calpestata
come un insetto fastidioso,
ma le mie ali,
fortunatamente,
mi hanno salvata
spingendomi più in alto.
Ed ho capito che
fidarsi è bene,
ma non
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| Immersi nella notte
come solchi di luce
scintillanti
e udendo tetri scricchiolii
nel silenzio
poggiamo le ali per terra
Il nero con l’occhio di luna
scruta come un padre.
Tutto è al suo posto
e il vento raccoglie
gli sguardi firmati
dei
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| Note dell’Ave Maria
camminano l’aere trafugando
ogni spazio dell’anima e del cuore.
Rifiorisce mio sentiero ad ogni
rintocco del vetusto campanile,
e gli occhi incantati da quel fascino
antico,
perforano possenti mura
al sorgere di sensazioni
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| Risplende sul delta
quell’unghia di luna
e bianca sorride alla stella vicina.
Il cielo là in alto si fonde nel buio
trascolorando man mano
e specchiandosi attento
nell’acqua che vive al respiro
salmastro e profondo
della laguna che danza
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Goccia a goccia
si scioglie la nebbia,
i fumi della notte
svaniscono
e nel respiro del giorno
l’ altezzosa tua bellezza
svetta dai lucidi tetti.
Con aria da turista
occhieggi le calli
gli umidi canali,
sospiri sui ponti
e quando il sole
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Julie |
27/01/2019 16:56 | 877| |
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| Abbandonato ed unto
un cuore rotto
il Cristo crocifisso sulla porta
chiusa da tempo
mentre le campane
non chiamano la gente
alla promessa
eternamente scritta nella messa.
La polvere le scale
in quel silenzio
mi parlano del tempo
ed i
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Sospeso
in una nuvola di pianto
ad ascoltare il cielo
con l’anima di vento
a raccogliere
foglie di rimpianto senza tregua.
Un tempo dell’infanzia rivive
dentro un suono ancestrale
in un ridente cortile
Dove i rintocchi
di un vecchio
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Il vecchio campanile
ospitava la famiglia
che la guerra voleva morta
nei forni crematori.
L’anziano prete ed il sacrestano
portano nel loro cuore:
gioia, paure e speranza,
in attesa di una felice fine.
Padre, madre e figli
uscivano ogni
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Quel tunnel in altezza, approda al Cielo
ed al rintocco che, se anche suona a morto
dà voce nuova all’Anima ed acquieta il pianto
Torna il Verbo
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| Sacralità rafferma in pane di sale
sfuma nel panorama stanco
d’ombrosi giardini chimici.
Il vento sfrangia le nuvole
e mischia la nebbia
con la rabbia che fa male.
Scale mentali usurate aiutano
vecchi gradini di un campanile
a protendersi
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| Rintocchi nell’aria gioiosi e soavi
donavano al cuore speranza nel giorno
più terso e più vero di quello trascorso
sul buio del mondo che più all’orizzonte
non vede il chiarore di quelli passati.
Ma tornerà il tempo ed anche l’amore
sarà nuova era
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| Mi disse ti amo,
un petto in tormento,
un sibilo sordo non può essere pianto.
Mi disse ti amo,
un volto disattento,
un giubilo tardo non può essere congiunto.
Mi disse ti amo,
all’orizzonte un tramonto,
allora scoprii di avere un’ombra
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| E sei rimasto come una sentenza
ancora in piedi mezzo sbrindellato
a rammentare il tempo mai scordato
della tua ombra viva all’occorrenza.
E richiamavi con la tua presenza
la mia coscienza spirito malato
sospeso dalle spine del peccato
nel segno
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Le spoglie foglie
cadute nel campo umano
ricordano le grida
che soffocati nel cuore
spalancano vie dell’amore .
Oltre la morte
Degli orrendi forni
crescono gli alberi di pace.
Chi ha sparso le anime
sul campo arato?
Cuori di ferro
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| E’ il campanile della mia città
incastonato a mente dentro il cuore
festoso nella sua profondità
dei giorni di marea accompagnatore.
Anni trascorsi invano
giocondi ed armoniosi
vissuti a mano a mano
a volte velenosi.
Che salti e che
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| Come schegge scintillanti sulle cime dei sassi
proiettiamo luce,
di lune e tramonti,
accoccolata la notte nega l’amore
annegato tra le strade di New York,
così familiari, ormai
- Central Park oggi è neve -
Sulla quinta strada cortine di
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Sono trascorsi lustri
e il mio paese è ancora lì,
la stessa campagna
con il sole rovente
che accende gli occhi
mentre gli alberi regalano
l’ombra a passerotti
che non hanno più voce.
Cosa resta del mio borgo
così tanto amato:
la fontana di
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Annidata su quel vecchio campanile,
di quell’immensa città di New york,
il suono della campana stonata,
s’innalza al di sopra dell’inganno.
Squilla oggi la tua coscienza;
non è più al riparo di quel lampione,
di quella morsa al cuore,
che
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| Trovi tutto
anche il destino
tra le pietre unte e smesse
frasi colme di promesse
il sudore della vita
il silenzio dell’attesa
le sue scale all’infinito
verso il cielo
in braccio a Dio
col suo antico scampanio.
E’ sicuro che domani
ci saranno
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| Il lavoro delle suore è pregare
nella chiesa che è utero di Dio
il corpo dell’ebreo Cristo.
Ogni grano si sente coccolare
come sentissi il fruscio
di un cuore che sfiorisce.
Movimento lento è pregare
movimento studiato è pregare
movimento
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| Indaffarato finché duri la neve, finché
non spunti il pupazzo con l’occhio di vetro
scavi una cifra.
Sono stato bambino e coniglio,
la talpa con i crampi alle ossa
ho sanguinato dal culo di mille infermiere.
Vorrei soffiare sul letargo dei
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| E da lassù il niente e il tutto impari
col mondo intorno nudo inginocchiato
il testimone del mio tempo amato
ricordi tra le pieghe straordinari.
E quei scalini baldi legionari
salgono tra le nuvole nel vento
di un grande sogno fiero monumento
di
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Quei giorni non ritorneranno
il sole avrà un’altra luce
ma il veleno delle parole
resterà nel sangue
Non avrò più il tuo sorriso
perché il cielo non ha voluto
abbandonare le nuvole
in balìa del vento
Quei sogni non vedranno
il mattino e il
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23178 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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