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Poesie pubblicate: 361’093Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 23178 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Questa strada
ha già dato tutto
e non ci sono luci
né ombre nel cielo
Questa città
è vuota per me
ed ogni stella
è già stata uccisa
Nessun nome
da dare alle stagioni
e qualche corvo
gira in attesa
Di un ultimo respiro
fra le
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Come per i numeri alla roulette...
Se dico noir è rouge
Spesso è così la sera
disillusa dal dì trascorso
Il pensiero seppur costante
rivela defaillance
L’anima è congelata
al tempo dell’innocenza
non è una spugna
è un velo
Vorrebbe lidi
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Il professore lo guardò stupìto ...,
gli aveva dato i compiti per casa,
tra cui un tema assai particolare:
“Narrate un’emozione suggestiva! ”
E lui l’aveva svolto descrivendo
l’allora disdicevole vicenda
di una bimba violentata in casa
dal nonno
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| Quando nel tuo palazzo, principessa,
ho sentito il tuo spirito aleggiare,
nella mia mente sei rimasta impressa!
Ogni mio sguardo era una carezza
quasi m’è parso come vacillare
a quel ritratto di grande bellezza!
Come alla sindrome che colpì
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Non pensavo sarebbe arrivato
quel tramonto di collina,
l’inattesa telefonata,
le tue parole a metà, sottovoce,
per non farmi preoccupare;
la mia ansia che già ti contava
le ferite non confessate.
Forse hai sbagliato, figlio,
a non temere quel
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Le piccole ferite
sono state rimarginate
ma c’è ancora
un segno sulla pelle
È un tramonto
inflitto al cuore
ed un fuoco in pieno petto
è una nuvola nel cielo
Le labbra aperte
si sono richiuse
ma c’è ancora
una parola sussurrata
È un
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Capovolta, su un foglio bianco
non si raddrizza più, incapace.
Torce zampette sempre più deboli,
invano antenne sottili si muovono
cercando equilibrio.
È il silenzioso affanno
d’una formica lontana
estranea dal gruppo ordinato
in fila sulle
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Quando più non agiscono del sesso
i potenti richiami, tenerezza
sa prendere il suo posto, ed il possesso
sostituito è con la dolcezza.
A caccia non si va, come un ossesso,
di qualche rara, mitica bellezza,
e soltanto da quello che si ha
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| Se è notte
oppure è giorno
sempre mi trovo
a mulinar pensieri
che tornano
a mordere la polvere
nei giorni senza te,
nel tuo tacere.
E nei ricordi io navigo,
m’immergo...
cerco la luce
che non si spegnerà
nei tuoi silenzi.
Cerco dolcezza
e
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| in extrema ratio
ti aggrappi a curve di sguardi
per poterti ancora stupire
conoscenza è dall’alba dell’uomo
il primo
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| Dura poco l’assedio,
presto le voci rientrano
e resta il peso del vuoto,
la parola girata nel tombino del sonno
dove crescono i topi.
Lì scola l’inverno
e tu puoi bere
un’acqua che ti stona,
filare l’ombra dell’ultimo pensiero
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| È notte, nel buio più profondo
sfidi ogni ostacolo e all’avventura
corri attratto da una luce sullo sfondo
ove appare distinta la tua figura,
visibile è persino l’essere ansimante,
cuore che batte a mille, forte,
presto per consegnare il
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| Noi siamo l’unico prestigio
d’un deserto che dà solo miraggi
ed abitudini.
Stanchezza!
Sete!
Solo effetti virtuali,
immagini di sogni,
una misura in più
per conoscere la solitudine
raccattata nei cunicoli dell’anima.
Quanti corridoi
in
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Nelle spirali turbinose del vento
vacilla la mente,
le tenebre imbrigliano
immagini spaventose,
orrore lamento destano.
Follia,
misteriosa malattia
nei dedali dell’inconscio vivi,
fra le macerie della vita
cerchi disperatamente
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Sgorga il suo zampillo
in movimento costante,
insopportabile e scuro
tra le tempie fino al cuore.
S’è fatta pece col grido crudele;
niente più quiete o pace.
Tutt’intorno tentacoli di fango
a contare girasoli inghiottiti
dalla terribile
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a perforare il bianco silenzio
l’ eco d’ un gemito lungo
corridoi e alle volte
di camere d’ albergo dei suicidi
v’ è un qualcosa d’ ancestrale che torna
per condurti dove sei già stato
nel tuo profondo il pendolo oscilla
dì una vita trasversale
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Vivere nel buio profondo
raggi di sole sul viso,
calore raggiante
occhi velati di grigio,
ciechi.
Ricordare con la mente
il colore del cielo al mattino,
i verdi campi in fiore
la spuma bianca dell’onda del mare.
Sentire l’alito dolce del
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Ed è un riflesso
quello che colpisce.
Oltraggio
o forse solo un pensiero.
Ricordo
o forse solo nostalgico autunno.
Il calore di baci
è solo un gioco di luci.
Discesa abissale
in un uccidermi con un sorriso.
Cascate di ricci
in
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Mi ritrovo da sola, dispersa,
come fossi in un deserto
con dune altissime
che non riesco a scavalcare.
L’arsura si fa pesante, la gola brucia
e non vedo l’ombra di un’oasi
che possa dissetarmi.
E’ terribile sentirsi così
impotente e fragile
e
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Ricordo la stanza fredda
e la luce ambrata
che si rifletteva sulle guance
ancora bagnate da spille di sale
Qualche passo lento
e un bacio scambiato per dispetto
quando la porta si chiudeva
fra noi e i miei sogni
Qualche stella spenta
dai
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Vorrebbe parlare d’Immenso
questo vento che ha bramosia di silenzi
e di pensieri reclini in raccoglimento
come preghiere spente sulla coscienza
di un domani d’esigue speranze
Il vento dei poeti è zefiro all’orecchio degli amanti
è respiro che
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| Che strano questo tempo...
pochi minuti fa pioveva
ed ora, mentre corro sull’autostrada,
il sole fa capolino
fra merletti di nuvole
che man mano si diradano
e scoprono l’azzurro del cielo.
E’ proprio come succede all’anima
che, mentre è
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Ha aperto un uscio nuovo
la poesia
quanto basta
a far passare
concorsi a dismisura,
con ovazioni, lusinghe,
plausi e coppe,
medaglie o targhe.
Uomini e donne
a questa tavola rotonda,
alcuni solo per declamare,
molti, seduti invece,
per
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Estensioni d’invisibile cielo,
agli antipodi dell’universo
che occhi non penetrano.
Sul fondo esistenziale abrasione
di pareti avulse dal tempo.
Fuochi luminosi stemperano l’abisso
di un mondo dissolubile.
Crepe rocciose di pianeti
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| Una chitarra che non mente
e gioca d’azzardo con il tempo
lasciando che scorra su note
che hanno il sapore del blues più intenso.
Aria di irrequieto vivere,
note sincopate scaldano l’anima,
che vaga senza sosta nel mare dell’utopia
sperando di
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| Sono trascorsi quattrocento anni,
ma Sebastiano più non è tornato,
provocando senz’altro seri danni
ai Portoghesi che l’hanno aspettato.
L’attesero essi invano, perché il Re
in Africa morì in combattimento,
pur se vago riscontro a questo
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| Scatti sfocati
di un tempo lontano,
quanta nostalgia
dolcezza,
melanconia.
Ricordi che il tempo non cancella
scintille di vita vissuta
tornano alla mente,
tremule lacrime
sgorgano lentamente
rigano il viso
scendono lungo il collo
si posano
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| Fallisco a concepir certi ideali,
qualcosa aliena in sè di misterioso,
che siano essi sociali od asociali
tra il bene e il mal distinguer m’è gravoso...
non riesco nel comprendere a capire
oscuri enigmi arcani per me ignoti,
mi sforzo affranto nel
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| Nell’oceano del dubbio
nuova linfa scorre
sull’orlo del ludibrio
Nel profondo della mente
s’intravvedono i bagliori
del tramonto capovolto
Ma le profferte reiterate
non brillano di luce
ai bordi del perdono
Sol diradano le arsure
ed
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Anche nell’oscurità, può nascere un fiore.
Si legano i colori
come le anime
e rimescolano più mani
le tonalità che ispirano i pensieri.
Pensieri che sublimano l’opera,
che si realizzano,
con ventate d’emozioni
in un dipinto
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Quel bicchiere di cristallo pieno di rosso,
testimone di pensieri scuri,
è il compagno di fiducia
nelle sere di ogni stagione,
tappezziere di buonumore.
Non è una moda né un capriccio,
è fuoco pronto a dare soluzioni,
scintilla a sprigionare seti
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23178 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2221 al n° 2250.
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