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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’085Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 23177 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Ecco ora un raggio dopo tanta pioggia
cercare sui muri piccole fessure
e il vento s’alza e mi sferza il viso
acceso nelle tinte per la frescura.
Qualche passante ha già il cappello
in testa, il dì dinanzi un semplice gilè.
Mi meraviglia sul capo,
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Me ne vado giorno, non ci sarò più
tra le righe dei tuoi minuti.
Non scriverò più affannosi, stanchi momenti, che mi tirano in basso, in ondate di silenzi.
Non ondeggeró più libellula tra le spire svuotate d’ansia dei tuoi desideri.
Volteggeró in alto,
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follie nel silenzio
spogliata dal germoglio
di mani intrecciate
dalle lacrime bagnate
come un temporale nel deserto
di carezze aride
colme di fessure ove s’intravede
lo specchiarsi di visi contorti
rivestiti di vento
raccontami una
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E’ grigia l’alba e il vento prima lieve
s’adira e muove le nuvole nel cielo,
vacilla una foglia sopra il ramo
cade nella terra nera poco lontano.
Tristi pensieri, sopiti a sera,
tornano vivi al sorgere del giorno
e la malinconia presto
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Nelle stagioni lente c’e’ il tuo sorriso di luce
e fra le pieghe di un pensiero nero
illumina la sera mia senza pace.
Lento s’impone fra i giorni di pioggia
e ritorna prepotente nel buio dei sentieri,
è il tuo sorriso che racconta
oceani infiniti di
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Ecco, sbiaditi orizzonti
nascere sulle paure del mondo,
evanescenti come i pensieri stanchi
della mente che non guarda nulla,
né sembra attratta dai colori accesi
di una visione lontana e arresa.
Nel silenzio che scuote i sensi
il corpo non
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E ricordo ancora quella sera
in una vetusta osteria con il camino
quante storie narrate con semplici parole
i nostri occhi ad allungare le ore
nel desiderio di non mai terminare
il fascino incantevole di memorie antiche.
Così morbidi voli con i
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fermatosi il giro del tuo sangue
non avrai più nome né voce
le impronte che hai lasciato?
impigliati ai rami
fra cirri e nembi
l’essenza dei tuoi versi sparsi
i ricordi i sogni gli io che fosti
forse dal fondo dello
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Meravigliosa gemma
risplendi lucente
nel sole abbagliante,
rischiara la notte più buia
il domani non ci fa paura.
Speranza avanza leggera
balla
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Incalza il vento, poi cede...
e muta alla pioggia il ritmo
e l’onda pare... l’onda del mare
che ad investire il cielo ora s’adopra.
La terra è piena nelle crepe e nelle falle
più fonde di foglie e spezzati rami
e di detriti e sabbia.
In
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La gradevolezza di una parola
si alza e s’invola
poi, con leggerezza
cala sulla persona.
Duratura rimane nella mente
e, rafforza la calma interiore
di chi ha subito un dolore.
Rimargina la ferita inferta
e, decora la vicinanza
senza
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Paesaggio rupestre
di sassi e di grotte intarsiato
al calar del sole
mostri uno spettacolo perdifiato.
Tante lucine si accendono
in ogni dove,
brillano i sassi dall’antico passato.
Di qua le case addossate,
di là radure verdi ed assolate
ed
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Dimentichiamo tanti bei momenti
di giornate passate con gli amici,
e gli sportivi e vittoriosi eventi
che i nostri cuori resero felici.
Sono prese da oblio le nostre menti
talvolta pure di quelle infelici
malattie che colpirono i parenti
e che di
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Il profumo dell’aria
riscalda un giorno come tanti,
ricordandomi l’essenza di me.
Esisto profondamente,
in piena armonia col mondo naturale.
Animando il sorriso di felicità,
racconto la mia storia,
unica ed essenziale,
semplice ma
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Come uno schiaffo,
quel gesto,
graffia con le spine
della rosa che mai
hai
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Solo un’orchidea
che mi spogli del sole
quando la nebbia sale
e si vedono le stelle
Appena sopra l’orizzonte
ed un petalo ribelle
per togliere i veli
dalla pelle che piange
Solo una traccia
di carezze accennate
ed un silenzio che
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E ci risiamo
l’istinto di avvolgere facendo fuoriuscire quel contatto
sempre lascia una scia dove fare di tutto
onde provare sensazioni mai messe a tacere nel cuore
seppure a volte abbiano potuto far dubitare
per la loro risonanza
non bastano
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Dilegua ormai la nebbia della valle
e il canto s’ode nell’aer d’usignolo,
la corolla apron nel giardin le calle
e dal mare un gabbiano s’alza in volo.
Le lepri si rintanano nel bosco
al lamentoso canto di civetta,
e il ciel diventa azzurro ch’era
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Dalla terrazza della mansarda
vedo due barche
in mezzo al mare.
Il vento penetra attraverso
le fessure delle persiane
e il salino si ferma sull’abbaino.
La spiaggia è a due passi da casa mia.
La rena deserta non stimola fantasia.
La tinta
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Riconoscevo la porta di casa
dal colore delle tende
e dal profumo dei limoni
che d’autunno invadeva l’aria
Non c’era nessuna speranza
di poter dimenticare i giorni
e attendevo solo che il tempo
scolorisse i bordi del male
Per non piangere
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Risolvere problemi della vita
intricate ragnatele tessute nel filo del tempo
sfondare ferree porte chiuse a chiave
trovare strade lastricate di pietre colorate
viali alberati illuminati da raggi di sole,
aiuole di viole.
Difficile andare oltre
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Ho rivestito il cuore di lucciole
con i tormenti di ieri
e gli auspici di oggi
di notte spio a occhi chiusi
la luce dentro di me
come una danza.
Nuda la luna senza veli
senza rumore
al centro del cielo
regala raggi sul mio corpo
un
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.Un poeta senza nome
ha sfiorato il fiore
ha lasciato un verso
un nuovo odore.
E il vento che si coglie
tra le foglie
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S’appanna il vetro
dietro il cielo che piove,
sui rami nudi
svolazzano i passeri.
Un melo offre le braccia
a un merlo stanco
e fredde nuvole
schiacciano lo spazio.
Nel diario dei ricordi
ritrovo frammenti di luce
accarezzo i miei pensieri
e
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guardava le foglie coperte di neve. pensava una radice.
era la madre ed era il padre, il freddo che aveva nella bocca
e lui il bambino rimasto dentro, segnato;
guardava le ombre gocciolare ed era il buio che conteneva
di strada sotto il mare, la
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| Per la prima volta
quell’estate in riviera
lei era sola, ancor
giovane, bella e bruna.
Fu vista una sera
passeggiar verso la scogliera
tirava una brezza di vento
sul mare riflessi
della luna d’argento.
Ma in quell’armonia
dentro di sè
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I raspi spogli e l’odor dei tini,
delle vespe l’ebbrezza tra i pampini.
Un ronzio che s’accresce e si disperde
tra le maglie spinate d’un cancello.
Qualche foglia si stacca dal ramo,
discorde dal sole poco avaro di raggi,
qualche sparuto uccello
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| Non sempre il tempo premia l’incorrotto
- lo appuri nei contesti più diversi -
ma ti dona lo
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| Nel paradigma del tempo,
declino il mio orizzonte
a scagliare braci e sassi
sotto la curva del cielo.
Saranno gli anni
a incrudire il cuore,
o certe amare verità,
ingurgitate a stento
che non filtrano più sangue
e intoppano le vene.
Saranno
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Era ieri, come oggi,
con il mondo
che cambiava i colori,
era autunno come adesso
e nel cuore un profondo dolore.
Tutto cambia, anche il cielo
con il vento d’autunno
che spazza le foglie...
come oggi ritorna il pensiero
era madre e adesso è una
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Un compromesso continuo
la vita.
Cominci a camminare
ma il percorso si fa via via
difficile tra pozzanghere
e nebbie sospese.
Fissa un punto la mente
forse per reggere il gioco
delle falsità e dei compromessi
sguazzando sui rimasugli
di una
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23177 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1681 al n° 1710.
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