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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Peppe Cassese | |
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Ottobre 2024 |
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Le 23177 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Questi giorni son trascorsi
rincorrere sogni
incertezze,
speranze di giorni migliori.
Oggi è venerdì
la settimana sta per finire
chiusa in casa
tristezza intensa m’assale
un mare di dolore
oppressione nel petto sento,
notizie buone non
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Eppure avrei proibito ai colori
di toccare i tuoi occhi, e confonderli
in lontananza.
E adesso mi manchi, nella tua veste bianca
che t’avvolgeva,
tra quelle ombre che affollavano il buio,
e rischiavano di perdersi nella luce.
Non si svuota il
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Eccoli, stanno sospesi
esili intrecci di malinconia,
sere piccole come fiammiferi
parole che si fanno compagnia.
Lo sguardo perseguita l’idea
uscire lentamente con la mente
bisogno d’aria
un dito d’allegria
ma la paura scende
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Avete voi mai osservato le nubi in primavera?
Voi che nei locali vi destreggiate con disinvoltura
tra un caffè, una birra, una spuma?
Sembra amici miei che imprigionino la luna.
Poi, quando improvviso il vento arriva
si ritirano nei lembi e lasciano
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Presto si coprirà di neve
un albero spoglio sulla riva
e si nasconderanno i sassi
nel ghiaccio e nel silenzio
presto torneremo a casa
dove ci aspetta un fuoco
dove si coltivano i sogni
le terre promesse
presto ogni nebbia arriverà
placida e
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Fonte chiara e Lucente
effetto di lente incandescente
potrete bere dall’eterna fonte
ma perirete nelle ombrose onde:
nella corrente di Odino
ne sarai Serafino
di solo sangue di amaro pino
Vennero i figli di Crino
a brillàr in Cielo
Dalle
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| Lento declina il rumore del giorno
al dissiparsi di pallide luci,
flebili raggi di sole
trafiggono l’alcova del cielo,
incerti chiaroscuri
sfumano malinconici
in pennellate rossastre.
Sbocciano primule stelle
nel suscitar meraviglia del tempo che
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Echeggia l’eco
d’un amore il grido
d’un semplice gesto il dono
d’una carezza leggera,
d’un bacio sfiorato.
Rimbomba quell’eco
nella stanza vuota,
rimbalza
tra pareti nude ed ombre,
si sente quell’unico suono
giocare a rimpiattino.
Il
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Una chiara, ampia e quasi lenta luce
buca e apre il cielo,
come se questo fosse
un immenso, sottile e trasparente velo
poco prima dipinto di un opaco grigio scuro,
quasi di un nero leggero.
Poi da un timido ed esordiente
accenno pastello
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Viva la libertà,
di pensieri,
di azioni,
di fantasie travolgenti.
Viva il sogno di volare
sulla cima della personale
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| Dipinte son le foglie
in screziati colori d’autunno,
brandelli sparsi d’anima
in saggezze di memoria,
scomposte nell’azzurro del mio cielo.
Sfumano variegate
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| Osserva, discerne, obbietta.
Ha per fine una meta
che si chiama fregatura.
La sua mente intristita
elabora congetture,
sparge attese,
sempre presente nelle contese.
Piega la parola
a suo uso e consumo,
non si mette in discussione,
vuole sempre
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| Restano prigioniere, le parole,
spesso dei nostri cuori, o della mente:
soffrono pene, l’animo lor duole,
ma a evadere non pensano per niente.
Tutte quelle parole che non vanno
ad esprimere affetto e simpatia,
per parenti ed amici, tristi
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Ti leggerò
e leggerò
finché anche l’ultima virgola
tra il senso e l’intuizione
non brucerà più
e le frasi migreranno
nel limbo abitato da sempre.
Ti leggerò come
si legge l’elenco del telefono
senza memorizzare le cifre
senza rimandi
senza
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ogni alba era preferita ad ogni sguardo
in cui mi specchiavo all’ombra degli occhi tuoi
librando come piume delle colline autunnali
dialogavo con effimeri ricordi desueti
accarezzando ma non trattenevo mai
la bruma del mattino scivolata via poco
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Sembra proprio che oggi il vuoto sogghigni
padrone di quel sentire non sempre al pari con i tempi
s’installa in un contesto difficile da approfondire
quando per dovere allontanando il piacere
vuole tutto dalla sua parte affinché
nessun altro debba
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Primi giorni di novembre
Seminebbiosa la mattina
culla i rami della quercia
un leggero e gentil vento
e dondolando si staccano
seghettate giallo marrone
foglie che lentamente
si posano su un cespuglio
di rose sottostante a formare
lì come un
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Fragile come cristallo
incastonato in masso di pietra
cuore di burro,
così son.
Mi sciolgo liquidamente nel dolore di tanta gente
sovente cò il freddo mi rapprendo,
diventar duro come ghiaccio.
Sopportar non
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quante anime ha il mio cuore
disperso com’ero nelle pulsioni acerbe
senza una via di fuga rimanevo annichilito
davanti alla diversità in cui mi riflettevo
vestito dall’autunno imminente
quante ombre avevo nello spirito
piegato dalle insicurezze
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| lo specchio dell’anima si tinge
di azzurri increspati di sinuose onde
frastagliate lungo i contorni di cielo autunnale
e lungo i corsi si ritagliano in levare
piccole vele adagiate sull’oceano stropicciato
si tingono di leggiadri venti
che
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| Il punto cardine
dove il vento si fa sentire
è nella direzione del sognare;
dalla finestra lo osservo,
dialoga col mare.
Dialogare!
Parola che
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| Oggi primi nei giorni di novembre
é sbocciato solitario nel giardino
del vicino un iris dai colori bianco
viola umile non si da arie pr questa
precoce inattesa fioritura par dire
altri a suo tempo coloreranno l’inizio
della lontana primavera che
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Quella vaga sensazione di giorni sbiaditi
mentre davanti alla finestra
con la mente accompagno i silenzi della strada.
Tra i viali alberati la carezza del vento
strappa le foglie dalle vene secche e scure.
Credevo che i giorni non si sarebbero
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Mattini sospesi,
nei risvegli ancor prima dell’alba
pensieri frastagliati
del domani preoccupati.
Si srotolano i giorni
come una clessidra al contrario
il tempo si amplifica
il percorso sembra precario.
Lo spazio è ristretto
i pensieri son
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nel profondo divenire
amai la solitudine
racchiusa nelle foglie raggrinzite
dietro ai sentieri nascosti
dall’imbrunire dei vespri serali
e ne suoi silenzi colsi la moltitudine
di sapori inaspettati
ergendomi al di là degli abbracci
mi cinsero
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Ove dipingono i poeti
tra versi incontrati
facto amati.
Rivoli di parole
effluivavano dal cuore
d’un folle innamorato!
Centellinato sogno
quietato bisogno
celata in canto.
Ode che sento
riverbero nel vento
tua alchimia ...
infinità mia
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È un pozzo profondo di zaffiro
questo mio guardarmi dentro
lontano da ogni luce
che possa togliere il fiato
a questo buio immenso
che sfocia nel vuoto.
Non dire nulla
se ti sei perso ogni sorriso
spento dentro i miei occhi
o se non mi hai
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Il mare muove i pensieri
e lascia andare lontano i desideri
nel rumore delle sue parole
sussurrate appena
riflette la bellezza di un
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Questo tranvai interiore
attraverso il quale gettare
attimi di ieri o di oggi
e, riflettersi negli specchi
dei momenti vissuti
per non cessare; di essere.
Presentarsi nel nostro oggi
con permanente sorpresa
senza il suono del compenso
nel luogo
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Giunge flebile arietta
che il capello or scompiglia
par invero parapiglia
o sarà aria diletta?
Non so dirvi sì davvero
ché le foglie già turbinano in cielo
e gli uccelli già plananti
col lor ali si spingono avanti
O bellezza di natura
il
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Nettare antico da quei graspi
pigiati ad arte dentro grandi tini
vivace profumo di vinacce
che s’alza a ringraziar gli dei.
Impazzite api vibrano per il grande movimento
e l’aria allegra
o forse inebriate anch’esse
dallo spirito che
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23177 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1141 al n° 1170.
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