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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 23177 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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| Mi piaceva quella donna... ma poi vidi:
straccio ai lembi, e su passanti inermi,
poi, non paga, sguardo intorno,
e lesta con la scopa sterpi e foglie!...
Ovunque è prassi terre e scrosci:
“Così fan tutte” il detto,
con musica che coglie chiunque
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| Come delusi saltellano
in cerca di pastura lì
nel giardino i passerotti
e di loro il più audace
alla finestra si avvvicina
e dirmi pare un poco muovendo
quel capino suo: di rondini
gazze merli tortorelle
e pettirosi tu in versi più
volte ne hai
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| Ancor s’attarda oggi a partire
il pettirosso a volar lontano
verso altri lidi ignoti lo guardo
mentre saltella gioioso su un ramo
del nespolo innevato e mi domando
perché questo indugiare suo strano
forse questo mutar del tempo dal freddo
al
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| Che tristezza passare per quella porta
e non trovare la solita accoglienza
in un giorno che risplende d’amore
seppur in un periodo da brividi
vuoto che ferisce
dopo anni di vizi
vera randellata
assenza che colpisce
in uno scrigno
dove
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l mare.
cosa nasconde?
Ciascuno lo osserva
in modo diverso,
c’è chi ha il privilegio
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Quanta festa per le strade
tra stelle filanti, coriandoli, suoni di trombette
una miriade di persone ad ammirare le maschere sfilar.
Allegria aleggiava intorno da mattina a sera
in cucina le mamme ai fornelli a preparar castagnole e frittelle per i
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Mentre smorza a oriente l’oscuro
si allontana il notturno a morire,
lentamente si espande un chiarore
con la rosea promessa di aurora.
Ancor frizza quell’aria di gelo
e imbianca strinando con velo
e il pulsar di quell’algide stelle
emana
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Vivì |
11/02/2021 10:19 | 648 |
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| Ci sono entrato apposta, in quell’ufficio;
poi ci tenevo e l’ho raccomandata.
Serrato l’uscio e fatto un passo
quella, seduta lì:
sembrava mi attendesse.
A lei proprio, il mio plico
allungo e il foglio annesso:
ma prima lecco ancor ...
resto
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| Credo proprio che oggi niente resiste
a quel nocciolo che spesso si fa intraprendente
onde emergere in contesti non sempre graditi
speranza di vittoria si contrappone
senza ponderare situazioni a volte d’intralcio
lungi dall’essere invadente se non
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Regala
un po’ del tuo tempo,
non sai
quanto sia lieve
la mano,
dove la neve
accarezza i pensieri,
fermati un attimo
dille
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Sudicio sporco che insozza ed imbratta
con ignominia e con un obbrobrio...
un’ indecenza che umilia e maltratta
un raccapriccio tutt’altro che sobrio...
lurida infamia che imbrodola e inquina,
nausea e disgusto di puro ribrezzo...
disfacimento che
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| Spirito d’appartenenza
seguiva l’ombra come fosse luce,
ignara e fiduciosa stendeva la mano.
Nel buio, crudele come pantera
veloce, imprevisto,
colpiva al cuore, nascondeva la mano.
Ferite aperte lasciava sanguinare
con sadica
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| Gioventù, stagione di speranza
che va all’inganno unita
ché le illusioni mantiene in vita.
Balla ora con eleganza
il ballo della dea speranza,
ché da vecchio i passi li scordi
e ti rimangon solo i ricordi.
Oh, quanto son belli
di beata
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| Evanescenze antiche, in memorie
sopite in un tempo irreale.
Mi ritrovo a brancolar nel buio a
ritrovar passati che stridono in
attimi andati.
Evanescenza, inafferrabile leggerezza
che racchiude ricordi lontani, che
volteggiano come spinti da un
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| Poi percorse senz’altro un’altra strada
quella ragazza di cui l’avvenenza
più d’altri noi notammo, nell’età
in cui si cerca il primo e grande amore.
Qualche difetto nostro, una mancanza
non permise il deciso avanzamento
di quell’amore tanto
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| Le linee scure della vita
hanno riflessi d’oro
quelle chiare
odorano di zolfo e di marciume.
Di notte ultimamente
tra un sogno e il dormiveglia
mi sfiorano ricordi dell’infanzia
quasi un dialogo silente nelle ombre
tra me, la morte e la
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| Prosa poetica:
Ombra di nuvola
Nuvola che nasconde il vento che la sposta, quando è leggero e mite, e lei bianca attraversa il cielo, colpita da trame dorate.
Se è violento e selvaggio, le farà bufera, la scurirà mentre la trascinerà sullo sfondo
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| Si perde nel vuoto il pensiero
quando preoccupazioni fanno tremare
un insieme di situazioni
ogni volta lasciano la loro traccia
senza tanti complimenti
essendo il permesso secondario
non sempre rimediare è fattibile
creando un senso di
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| Le sentii da due labbra tese
gonfie di dolore
lucide di quell’orizzonte
dove gli occhi si stringono
per lasciarli da soli.
Le parole più belle
le vidi correre al sole
lungo i sentieri aspri e duri,
tra i crinali dove i sogni
li trovo ancora
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| Piccolo grande mondo
gira attorno senza niente tralasciare
spulciando delirando
incomprensibili mosse
si adattano nel voler eccellere
in situazioni non sempre consone
friabilità di momenti inaspettati
si disintegrano riuscendo a
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| Saper di più s’impone in certi casi,
ma in confezione
scarso e lacunoso il bugiardino.
Tappo serrato in vetta, ed io sfinito,
con quella scritta poi:
che da tener ben chiuso!...
E attesi, attesi ...
a più riprese l’occhio
studiò ma non
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E de adesso risplendi e ti versi
un cucchiaio di petali di vento
nell’imbuto di un polsino slacciato
giacché ti amai incondizionatamente
dietro lo sguardo di angoli di luce rubate
nella perdita di ricordi colmi di anoressia
la nostra storia
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| Voci respirate in corridoi di coscienze
emarginate, in ogni gamma di colore,
dal sorgere del sole ai tramonti senza fine
Voci respirate in attimi d’amore ormai
passati, ma sempre vivi e mai dimenticati
Oltre la linea s’erge un sospirato ricordo
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| m’ assale il dolore
nella sera profonda
della luna introversa
m’ incontrano le parvenze
velate di mestizia
rimango fermo ad ascoltare
s ‘avverte un po di me
quando il tormento
mi prende alle spalle
m’aspetto le paure grevi
che si
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| Ha ossa sepolte
nei fiumi sotterranei dello spirito
e infiniti scalini per salire al cielo.
Ombra invisibile della coscienza
la notte
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| Io amo le gocce di pioggia,
ben più di giornate assolate:
di pioggia l’odore e la foggia
somigliano a idee regalate
dal cielo alle nostre coscienze,
per ben depurarle dai tarli
di vecchie e sbagliate esperienze,
per sempre in prigione
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Rileggo suscettibili versi
di profonda privatezza
recitati nell’intimità
che solo la notte da
il primo chiarore mi
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Mi mancano
le tue parole inespresse,
quel garbato modo di rifiutare il superfluo,
la dolcezza celata dietro,
nascosta,
dal vivere tempi duri ma genuini.
Mi manca la tua semplicità,
di ritmi cadenzati dalla luna,
di semi fioriti per incanto.
Mi
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Il tempo ci disarma
annega le promesse di rugiada
nei sogni infranti lungo i corrimani.
Non lasciarti sfuggire la poesia del viaggio
e tutte le stazioni di cui ti innamorasti.
Inchiodala a dei nastri colorati
fanne aquiloni alti su nel cielo
per
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| Gli smunti colori
avvolti nelle notti
negli incanti dei tramonti
floridi e accesi
inebrianti si mostrano.
Svelati dagli
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Così scivolerà su questa nebbia sottile
e traendola a sè come un sudario
non sarà che un’ombra già svanita
nell’opalescente velo.
Venezia, senza suoni, così pudica
in millenni di silenzi,
sospesa tra arcate e pontili
protesi
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23177 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1021 al n° 1050.
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