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Gli ultimi 5 iscritti: Giuliana1954 - Alicia Moondolly - Shiganosuke - A Dentini - zefferino53 |
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Le 1551 poesie in esclusiva dell'argomento "Fiabe"
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Ho sempre invidiato l’accento,
non se la passa mica male...
sta sdraiato su una vocale,
sogna e russa, spesso lo sento.
Ci vorrebbe un colpo di vento...
e io, con quattro capriole,
andrei su, a cambiar parole
e a dormir, almeno un momento.
«Dai,
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Un nido di cigni
tra i rami degli occhi
e le spine delle mani:
lei lo chiamò
con la gola nella voce dei palmi,
lo chiamò con il nome scelto
al battesimo dei mari.
Lei lo cercò,
lei lo urlò, il suo suono
come eco racchiuso
tra il silenzio e i
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| Con due ali perfette
e la punta appuntita,
un aereo di carta
decollò tra le dita.
Salì dritto nel cielo,
ci fu un grande boato,
molta gente si chiese:
"Cosa mai sarà stato?"
Disse un bimbo ridendo:
"Quella specie di tuono?
E’ il mio aereo che è
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Risvegliò il menestrello di Heorot l’ira di Grendel
condannando gli eroi della corte danese alla pena mortale
La spada del re Hrotgar invano lo sfidò:
il malvagio troll nella caverna si rifugiò.
Spirò tra le braccia della megera genitrice
che
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C’è un capitano chiamato Tristezza
e c’è una nave che non naviga in mare
un equipaggio di giovani ragazze
tutte bionde come valchirie anche tonde.
Tra gli alberi della foresta
tra cieli di pioggia e di neve
persino scoiattoli salgono a
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Strane storie
da raccontare nelle sere d’inverno
lei era la figlia
che le ombre non potevano guarire
Si addormentava da sola
e il buio cullava le parole morte
promesse alla tenebra
da un vento senza memoria
Gelosie malate
cresciute nella
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| M’annoiava quella vita,
sempre lì sul cellulare,
mentre tutte le altre dita
si potevan riposare...
Scivolando piano piano,
con la pelle un po’ sudata,
son scappato dalla mano
quando s’era addormentata...
Ho provato l’autostop,
non passava mai
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| Uscita dal cassetto
saltando pian pianino
strisciava sotto il letto
la calza col buchino.
Sbirciò nella ciabatta
guardò sopra il cuscino
nel cesto della gatta
tra i piedi del bambino.
Poi vide sua sorella
mai fu così felice
saltò sulla
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| Babbo era morto, e madre a tribolare
per rimediare un briciolo di pane:
un lusso ai tempi voglia di studiare! ...
Del padre estinto un dì un amico venne,
che sedicente stretto suo parente
con vedova mostrossi generoso,
e Pettolina chiamò a sé
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| Nel mar col mal di mare
per farselo passare
un cane e tre pirati
si misero a cantare.
Suonavano scordati
gridavano stonati
e invece d’arrembare
ballavano abbracciati.
Ma mentre eran felici...
«Per mille cicatrici!»
Intorno ben armate
le navi
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| Vincent di scatto
scese dal letto
mise la tela
sul cavalletto
prese un pennello
piccolo e piatto
scelse un colore
quello più adatto...
Fece le stelle
tutte di getto
piccole case
col loro tetto
poi sorridendo
disse ad un tratto:
"Con questo
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| Era,
una bambina timida,
lei...
Non osava
guardar negli occhi
la gente.
Rosse divenivan
le sue guance, quando
la maestra la chiamava... Amava
danzare, nella danza
si sentiva lieta...
Era
come nuotar
fra le onde...
" Libera, voglio
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| Non dà retta a chi le dice
che è un po’ lenta (e pure grassa)
e a nuotar nell’acqua bassa
solo lei non è capace...
Resta lì, dove le piace,
tra le onde o
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L’inquieta fanciulla s’incamminò
mise da parte i suoi vecchi pensieri
mentre incrociava nuovi sentieri
Viaggiò a lungo in paesi lontani e non le bastò
perché volle andare in fondo ad ogni potrò
poi restò sola e senza un’amore, quindi tornò
Ma da
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Le favole mai raccontate
iniziavano
con la luce della luna
appena sorta dietro alla collina
Le ali di un corvo
si aprivano dolcemente
e la terra bramava
il tetro sogno dell’inverno
Le parole mai dette
erano incise nella pietra
e una tomba
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| Il campanil senza campane,
fa squillar gli altoparlanti,
tecnologico e moderno,
comandato da pulsanti.
C’è il controllo del volume,
si connette con gli iPhones,
suona marce, motivetti,
brani sacri e Rolling Stones.
È perfetto nei rintocchi,
va
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| Era
un passo leggero,
quello del fauno,
nel bosco.
Fiocchi di neve
coprivan l’erba
d’intorno.
-Cerco
un cristallo
di neve
purissima-
disse il fauno
ad una bambina
che passava,
tra la neve
del Bosco Incantato.
-Ecco
la Luce per gli
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| E’ dicembre, e vien subito la sera,
ma più vicin si trova a primavera.
Son gli alberi già spogli e pien di neve
e il sole piange dalla nube greve.
Pioggia e brina nei campi desolati,
grande ansia per vederli germogliati.
Ora la terra appare
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| Quei pensieri messi a nudo
in strade da percorrere
lungo tortuosità sconnesse
per giungere alla meta agognata.
Ogni ricordo alimentava
un silenzio profondo e fu lì
che il profumo di speranze
esplose in tutto il suo splendore.
Allora
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In quel portale
che nessuno più vede,
si cela una porta
su un posto fatato
-magico-
rimasto come un ricordo.
Una porta senza tempo,
un luogo difficile da trovare,
pieno di sogni e desideri
e di esseri straordinari.
Un regno
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Inizio con la festa d’Ognissanti
e il ricordo dei Morti tutti quanti,
Novembre son, l’undecimo fratello,
mi chiaman triste, ma son pure bello.
Va il contadin nei campi a seminare,
contento è veder loro germogliare,
e poi gustar del suo lavoro il
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Lemme lemme l’aurora, stanca della timida notte
Schiuse il mio risveglio... con passi silenziosi,
senza far rumore, vidi la commozione del cielo che
sorridendo alla timida luna, stanca del pallido fervore
si schiarì, offrendo innocenti lacrime
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Je suis ce tendre amour
issu d’une subtile cour.
Ton parchemin vivra en moi,
à travers les siècles des émois.
Ta douleur sombrera dans l’oubli,
notre brasier éclairera l’infini.
Tu me reviendras à petits pas,
dans ce cœur au goût de
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| Il cuore non sapeva
e non voleva
viaggiare controvento
e cosa strana
sentiva avvicinarsi
la buriana
la gran tempesta
torbida interiore
che brucia tempo
e vita in poche ore
e allora ben felice
di crepare
bussò alla porta
di una nuova
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| E’ nel silenzio che cuor trova
magiche parole,
di sentimenti a viaggiar
dentro scrigno d’ emozioni,
l’aria s’empie di poesia e canti,
ai gai ricordi e pensieri ardenti.
Cuor che conosce segreti del tempo
batte forte al sorger della luna,
vetro
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| Io sono fata e sto nascosta qui
a battere col cuore notte e dì
in un coniglio finto bianco latte
col pelo liscio a casa ed in ciabatte.
Racconto storie a bimbi sfortunati
a quelli per la strada abbandonati
a quelli che la vita ha maltrattato
ed
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| Posata sul sole
la verde fatina
si alza di fretta
con lunga bacchetta
l’inverno è vicino
la copre di brina
ci vuole un colpetto
di magico effetto
cristalli di luce
su acque gelate
tappeti di fiori
dai mille sapori
si ferma quel
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| Quando di nuvola ornasti i miei sogni,
così da poterti essere solco di stella
sulle luci dell’alba.
Con la luna cadente nel lago,
del tuo profilo giovane e gaio,
lasciasti tremare le ali dei viandanti ricordi.
Quando tu, figlio del nodo che
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Lavorava “Ciàula”
tra i baratri profondi
della miniera
non vedeva
i mufloni selvaggi
che si rincorrevano agili
tra i campi immacolati
non conosceva
il cinguettar degli usignoli
fra le braccia robuste
dei platani possenti
né i fiori da
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Era un re ma tanto buono
che donava il suo perdono
a chi il male predicava
a chi il tempo castigava.
Era un re dal cuore d’oro
grande amante del decoro
ed amava con ardore
con la fede di un cantore.
Stretta la via se larga è la strada
questa
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| Eroe del tempo
storie cuore a cuore
palpito incanto
sogno trovatore
magie solcate
sopra l’onda e il mare
si attarda dietro il vento
e poi scompare
dentro una fola
vecchia e malandata
scolpita nella carne
e cancellata
in un racconto
magico
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1551 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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