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Le 846 poesie in esclusiva dell'argomento "Festivita'"
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| Tra dolci sorrisi
E i respiri animati
che lungo le strade soffiano
nell'odor dell'inverno
Cadono
ad uno ad uno i giorni
come foglie smorte
Divorando
immagini di un corpo
Che su duri sassi rincorre
A testa bassa
i sogni di
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| placide carezze
ricordo ti vedo
girare a carponi
con me sulle spalle
in semplici giochi
la casa cosi piccola
cosi' teneramente soffusa
cosi' dolcemente materna
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| Atmosfera in città
luci negli occhi riflesse.
S'accendono le vetrine
pupazzi a chiamare.
Speranza predominante,
cancello i giorni dal calendario
in attesa di un magico avvento.
Letterine come temi,
ripenso alla mia bravura
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Greta |
25/12/2009 23:01| 1265 |
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| Salire sul tetto un giorno
e scoprire che il mondo
è un grande incrocio di vie,
di vite,
di giochi di bimbi
e di sentire dentro
salire un grido.
Una voglia di prendere tutto questo
e nasconderlo in luogo sicuro,
celarlo in un luogo
dove
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| Di diverso c'è solo
il continuo vibrare
del cellulare,
sommesso e imbarazzato.
Di diverso c'è solo,
nel grigio del cielo,
un arcobaleno
e niente neve nuova.
Coltre benefica scendi...
Di diverso c'è solo
una
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Mdp |
25/12/2009 19:20| 1201 |
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| Piovon gocce di cioccolata
tra noci e canditi smaltati
nell'ilarità della famiglia
imbelluccata fin su la ciglia.
Piovon gocce di sorrisi
tatuati nei visi
di teneri fanciulli spensierati
fluttuanti nel mar dei doni scartati.
Piovon gocce
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| vento
leggero e freddo
che avvolgi
mentre il mondo lacrima il sangue dell'Innocente
nel giorno di Natale
vento che spazza le foglie
mentre gli uomini si dividono fra di loro
la babele delle razze
la babele delle religioni
la babele delle
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| E' svanita in fretta
l'immacolata neve
il naturale contorno
di questo giorno beato
non ho mani da stringere
nè abbracci da dare
ho chiuso da tempo
con tal rito fittizio
quand'è mezzogiorno
tutto è silenzio
le strade
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| Quando ero bambino,
per un motivo alquanto volgare,
non vedevo l'ora
che passassero i giorni
dell'Epifania
Così i miei compagni la finivano
di domandarmi
Cosa mi avevano regalato i miei.
Tutto. Me lo avrebbero perdonato mai
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Se questo Natale
è un piccolo rifugio
per tutti i nostri sogni
stanotte scappiamo
via di qui
e ascoltiamo
il canto
delle stelle...
Se la neve
che copre il mondo
col suo candido manto
è il lenzuolo che un angelo
posa sui
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Impalpabili fiocchi di purezza eccelsa
omaggio dal cielo plumbeo che piange
neve che ammanta questa terra
madre di pastori.
Fiocchi inesorabilmente
teneramente coprono.
Un velo per nasconder
nefandezze umane.
Bianca coperta che ovatta
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Le starde hanno i cigli truccati
dalla neve lorda
e un colorito umido
che è l'epitaffio dei fiocchi
sciolti sotto le suole consunte
su questa pianura strozzata
da un lenzuolo tessuto da nuvole d'inverno
con un candore senza meriti e
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| Il ricordo di una casetta
rossa e blu mi sovviene
alla mente.
La neve cadeva
avvolgeva tutto
in silenzio.
Uno era il suono
che rompeva l'aria fredda
del vento del nord
era l'aria del Natale,
ormai vicina.
Elfi e folletti che
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| Sono un albero spoglio
Di illusioni spento
Luci e festoni
non ornano più la stanza,
dei miei desideri, vuota.
Sono un albero spoglio
Di illusioni spento
Stanco di elemosinare
amore e consenso.
...
Non ho voglia di distribuire
Con
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| È Natale di nuovo:
di luci e di colori;
Natale un'altra volta,
ma soprattutto fuori.
È il fulcro, questo giorno,
di un grande girotondo:
siamo tutti più buoni...
Senza mutare, in fondo.
Da più di due millenni
il
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Raggio di sole
disceso dal cielo
in questa notte silente
di stelle e di gelo.
Giglio d'un grembo
che madre t'accolse
come Dono d'Amore
e Nostro Signore.
Esultano gli angeli
insieme ai pastori,
oggi è nato il Salvatore
dono
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| Passeggio sulla spiaggia vergine
In questa vigilia di Natale
adesso che l'estate dorme
ed ha smesso di giocare
vedo un pianoforte dal solo
dondolante a galleggiare,
un uomo che passa e alla sua vista
gli occhi gli iniziano a brillare.
E dita da
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Questa notte
rimarrò
a guardare la neve
cadere.
Come attratta
dall'uman peccato,
delicata
si poserà
sulla mia pelle calda,
accarezzandomi.
Nel silenzio celestiale
di una magica notte
i miei pensieri
si confonderanno
ai
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E mi manca
quell'abbraccio
stretto dentro ad un maglione
" Quel contatto
con chi vorrei
fosse presente "
ad accompagnare
tutta la mia vita
in un solo istante
Goccia di luna
tra le stelle
e tra le stelle il tuo nome,
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| È di briciole
quel che resta
in un fuggire di voci
quando
è a spaziare l'inverno
in un dividersi di luci
e sopra c'è la notte
buia
a coprire le stelle.
Un pensiero
passa
domanda e tace
come l'ombra
che mi
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Fermo sul divano
fisso le luci del mio albero
non mi lascio confondere
sulla letterina so già cosa scrivere
che richieste fare
a me stesso, a Babbo Natale!
Vorrei sorrisi veri
come quelli di mio figlio
baci d'amore
come quelli che mi dona
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| Con ansia attendevi l'arrivo
appena sapevi contare
sette anni sono pochi
eppur quel calendario divoravi
non esistevano luci
che illuminassero il cuore
aspettavi lei
la luce dei suoi occhi
Correva quel treno
il fischio sognavi la notte
il
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| Il fascino dei secoli
Si espenda tra gomitoli
Di tempo
Che il l'uomo non ha finito
Di intrecciare
E quel bambino rimane lì
Immobile a guardare
Lo scempio di questo mondo
Che non disdegna l'umana perversione...
Chicchi di amianto a
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| Soffici passi che fan frastuono nel silenzio
melodiose memorie che investono il mio cuore
rumore familiare, eco di un amore
pensiero notturno che ogni volta ti assale
Anni rubati al tempo, mai dimenticati
pieghe che non si stirano sulla
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| Gente ch'avete mente per capire,
voglio con voi trattare
del sapor sì volgare
che rende forte agrume il Suo Natale.
Non vorrei fosse ambiguo questo dire:
intendo qui parlare
delle persone amare
che non carpiscon quel che il giorno
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| Io,
bimbo innocente,
incontrai
un vagabondo
tra strada
e marciapiede...
un po' malfermo
lo sguardo fisso
a terra
nel cercare
mozziconi
in quel giorno
di Natale.
-
Intorno a lui
tra luci e suoni
passanti incuranti
le menti e le
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| le spinte
le maleducate grida
il mormorio diffuso
delle persone la calca
mi armo di finti sorrisi
per sbarcare cupi lunari
come somaro al padrone
di verbi muto obbedisco
e nel cielo ignaro
cerco un altro natale
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Midesa |
23/12/2009 16:55 | 3324 |
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| Non avrei più dimenticato
il Natale di Pisa
gli occhi di lei
la sua bocca sulla mia
mentre Pisa sconveniente
voltava le luci.
Sapevo d'amarla davvero
come sapevo che
non poteva durare
già avessi avuto almeno
un pezzo di
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| Abeti e dimore
addobbati di luci
un ramo spezzato
impreziosisce presepe
e gocce ghiacciate
sfiorano inutili cornici
I profumi legano
fondono nel passato...
Lacrime raccolte
infilate in un sacco
ricordi e sentimenti volano
in
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| Ti immagino come un vecchio, stanco
la pancia dilatata non dai bagordi
ma dalla fame d'amore
la barba è incolta
perché non hai dimora
il sacco vuoto di doni
e pieno di atroci rimpianti
Babbo Natale non ti credo più,
sei
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| Cominciano le feste,
ormai è Natale.
Stringimi la mano
e scambiamoci gli auguri.
I bambini corrono nel giardino innevato,
giocano a palle di neve.
Stringimi le mani amore,
fammi sentire il tuo calore.
Guardiamo i nostri figli giocare
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Jimmi |
23/12/2009 15:31| 2582 |
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846 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 721 al n° 750.
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