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Le 6857 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Sogno l’estate di un tempo
ormai molto lontano,
con i suoi biondi
campi di grano
e gli amori che sbocciavano
sulle strette capezzagne,
ed il buon vino rosso
della bella figlia del padrone.
Io la sognavo nelle notti
alla musica dei grilli
e mi
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Quella notte alla luna volevo parlare
raccontarle di una storia di amore
di una gialla farfalla e di un fiore
e poi per essere più certo nel dire
questa volli afferrare e qui a terra
portare ma maldestro fu allora
il mio gesto che la luna poi
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Nel cielo terso bianche nuvole
si ricorrono danzando ne nascono
come figure fantastiche che portano
la mente a fantasticare li forse satiri
saltellanti giovani ninfe ad insidiare
o Atalanta forse nella sua veloce corsa
o di Pegaso nuvola di
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Ancor oggi come dettano della natura
i ritmi alla fine di aprile del pioppo
aleggiano nell’aria i bianchi pappi
quei frutti piumosi della viorna
cari al vate immaginifico e il ricordo
corre ad un tempo lontano quello
degli anni del ginnasio e al
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Seulement aller de l’avant,
ou s’approcher du vent.
Presque imprévisible,
héraldique invisible,
érrance du temps.
La longue- vue s’ouvre aujourd’hui,
à l ‘approche des contours de mon île.
Nul ne perçoit l’ombre de mes nuits,
gageure d’un
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Umilmente
se ne va la luna,
assettata
dona sguardi
di speranza.
Sul colle mio caro
si ferma un po‘,
ascolta i venti di guerra,
riprende il passo
e va a cercare semi
di una nuova speranza
per regalarli ai poeti,
con due dita in bocca
faccio un
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Ed ecco che sfila lungo la via
Messer Carnevale, sovrano dell’allegria
portando colore e tanto fracasso
con molte maschere che fanno chiasso.
È bianca la veste di Pulcinella
che spinge scherzoso un serioso Brighella
e un tremebondo ed esile
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Vivì |
25/03/2023 10:05 | 584 |
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Elefanti con ali dai colori accesi
sono creature sfidanti dei confini reali,
il loro volo grande e maestoso
rappresenta la raggiungibile libertà.
Vibranti sfumature
irradiano felicità e meraviglia
librandosi nell’aria,
trascinano con sé tutti i
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In una notte
di luna piena
un tremito scende
lungo la schiena,
l’odore di zolfo
cresce nell’aria
e insieme con essa
una fame primaria
Sento che il corpo
muta la forma,
sono un umano
non più nella norma,
creatura aberrante
ricoperta di
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Campi di zucchero filato,
dolci prati del mio cuore,
dove l’erba è di cristallo,
e il sole è di zucchero colore.
In questi campi io mi perdo,
tra la morbidezza e la dolcezza,
dove ogni cosa è come un sorriso,
e ogni suono è una carezza.
Le
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ti chiamerò nuvola
perché allo sguardo rubi il suo destino
ti chiamerò nuvola
perché volare è così facile quando ti vedo
ti chiamerò nuvola
così soffice più leggera anche di un pensiero
ti chiamerò nuvola
l’immaginazione come il vento mi
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Volando per il cielo
una befana s’incontrò
con un giovane befano
che di lei s’innamorò
Era giovane e carino
simpatico e divertente
e la befana così brutta
gli sorrideva con un dente!
Ma l’amore si sa
ragiona solo col cuore
e con un cenno
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 | Tutti ad aspettare l’anno nuovo
come se fosse una novità!
Non è altro che il giorno dopo
di quello che è passato gia!
Auguri a non finire
le stesse frasi ogni anno,
La sorte per l’avvenire
i soldi abbonderanno!
Dopo passato Gennaio,
e altri
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| C’è un pezzetto di mare capovolto
che si confonde nel cielo.
È il camposanto delle stelle cadenti.
Un angolo di mondo
dove le stelle vanno a morire.
E perfino la luna al suo primo spicchio
si spenzola da una nuvolina
per non perdersi lo
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| L’Inverno arriva di gran carriera
ogni anno alla stessa sua maniera,
vento, neve, freddo e tramontana,
e chi può, in casa si rintana.
Soffia il vento gelido dai monti
non risparmiando albe né tramonti,
sradica alberi e mette a soqquadro
paesi
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Non naviga, vola,
il magico legno, abile Tifi,
sulla rotta della cintura lo guida,
tra miliardi di stelle la preda;
Impervia è la via,
impavidi uomini a bordo,
superano ostacoli, sconfiggono mostri,
sono Argonauti non temono morte;
Oh Orione! Da
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L’Autunno che ha già perso le sue foglie
l’Estate avea lasciato con tristezza,
ma ora a terra il manto suo dorato
ammira come fosse dolce alcova.
Arriva poi l’Inverno frettoloso
avendo come cruccio il grande freddo,
ma quand’ode il respiro
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Una fanciulla sfortunata,
non aveva tempo per distrarsi,
la sua testa si riempiva,
sin dal mattino di pensieri tristi.
La gente fuggiva vedendola,
aveva l’aria di una befana,
con tanti stracci addosso.
Avvolta da oscuri pensieri,
un giorno
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Io seguo il vento
il grillo nella testa
che apre questa porta alla magia
e affronta con coraggio e perdizione
tutti i sentieri della fantasia
con la costanza avida del melo
che dona la sua linfa al mondo intero.
Apro sul mondo
il volo
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La foglia del platano dal vento portata
assai lontano a terra giaceva in attesa
di seccare e poi marcire ma un fil di voce
avendo ancora al passante che il passo
muovendo per schiacciarla stava disse
la tua ma pietosa mi raccolga e ascolta:
noi
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 | L’hai messo in castigo sì
con il muso girato verso il muro
sempre ti becchettava sui piedini
faceva male
non si deve impermalosire
il tutto a fin di bene
deve pur imparare a vivere
non deve approfittarsi del suo colore
che tenerezza può
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Se della tua lancia lussureggiante
intinta in chiare e odorose acque
sono amorevolmente trafitti non solo il petto
(manca il respiro al ricordo)
ma i suoi occhi perennemente sognanti,
specchi delle tue verdi ombre,
è colpa dei secoli che ti arridono
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Una foglia solitaria di un tiglio
Danzando or aleggia nell’aria
le altre foglie dai rami staccate
e dal vento spazzate giacciono
a terra o in un posto lontano
alla solinga domando come mai
tutta sola ti aggiri e sfuggita sei
alla sorte delle tue
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Sarà sicuramente un’illusione
quella che sotto gli occhi appare
telline in avanscoperta camminano sfrecciando
non è il momento lo sanno bene freddo incombe
sarà forse l’ultimo desiderio
prima che il caldo sole rifaccia la sua comparsa
non facile
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Spesso nei primi giorni di novembre
quando sta per sparire la nebbia
mattutina sopra i cimiteri dal vento
lì portate vedi un aleggiar di foglie
sappi che son le anime dei morti
che dal cielo tornano a rivedere
dai sottostanti marmorei
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Un amo che si chiude al passaggio
di chi con voracità si appropinqua
a gustare il suo gruzzoletto
incita a non voler lasciare indietro proprio niente
soddisfazione sino a quando ingurgitando bacherozzolo
fauci si affannano per lasciare la preda
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Mi prenderai
tra le tue braccia
mi cullerai
con fantastici sogni
e mi parlerai di silenzi
con nostalgici sospiri.
Voleremo insieme
a raccoglier margherite
tra le stelle
mentre
dolci ricordi
colorati d’emozioni
sorrideranno dalle
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Dell’imperfetto coniugo il tuo verbo
dall’infinito estraggo le animelle
col congiuntivo muto a notte pelle
ed il gerundio in testa lo riserbo.
L’indicativo ne conosco il nerbo
ma col condizionale vedo stelle
votate al participio... pecorelle
sul
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 | Di nuzial rito poi, finito il corso
in chiesa sui gradini resta il riso
lì sul portone sciorinato a iosa:
Non cuoce oggi la sposa e giace il riso.
D’altro impaziente a ramazzar lo sposo
s’avvia contento e più non vuol restare.
Or, dato il luogo,
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L’empireo si squarcia
con lampi e saette,
tormenta e burrasca
la notte promette,
il mare in tempesta
travolge una nave
le vele stracciate
son ora sue schiave
L’ellenico Ulisse
decantato da Omero
ancora una volta
è difronte al mistero,
una
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 | Non saranno i rovi
né l’edera che s’insinua negli infissi
sconnessi
ad impedirmi di vederla
com’era e resta
nei miei ricordi.
Le rovine del tempo
sono veli
che rimuove senza fatica
la memoria
e la mano della bambina
che dopo i giochi
a
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6857 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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