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Le 6858 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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scompariremo
sì - la verità ci attende
spariremo alla vista
per essere altro: forse
vaghezza di nuvola o
sorriso di fiori
saremo
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Sul finire dell’estate
in una notte di plenilunio
Ti condurró in riva al mare.
Sul finire fell’estate
Ti regalerò una stella
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Fanny |
20/01/2019 10:05| 440 |
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 | Ho trovato una porta segreta
sulla soglia del cuore
dove dentro avevo nascosto
i miei sogni e desideri più belli,
dove andavo ad accucciarmi la notte
con le ali dell’anima chiuse
a protezione ...
ma poi è giunta una voce
che mi trascinava
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Ton chant descend,
jusque sur nos ailes.
Ton ciel s’émerveille,
au cœur du firmament .
Ton étoile se dévoile,
dans ce froid hivernal.
Ta lumière se terre,
dans cette nuit stellaire
Ta comète jouette,
dans cet espace sans fin.
Ta planète
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Come nelle favole mi trovo
in un mondo sconosciuto
non so dove girare
né quale sentiero percorrere
qualche folletto potrebbe farmi da guida?
Sento un rumore sordo
qualcuno mi segue
o è il fragore dei miei passi
sul selciato sgualcito
dal mio
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e il cane mi guarda, con quell’andare proprio dei cani di campagna,
solo, dentro la notte sola, l’uomo che cerca l’amico per dividersi:
un piano di rifugio
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ho sognato il mondo
ma non rotondo
...in milioni di faccette
tutte minuscole
strette
al girar continuo
pur non brillava
non di musica o armonia giocava
non di gioia mi cullava
l’anima e il cuore non gustava
il mondo che vorrei
d’amore
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 | "A volte sogno d’esser poesia"
A volte immagino
parole in volo,
fra arrivi e partenze
di questa vita
ogni batter di ciglia
è nuovo vivere
è sogno reale,
che vive,
che vuole vivere!
A volte vorrei,
e più spesso
sono
un libro in volo,
libro
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| Ci sono intervalli di pensiero
dove la mente le sue pause trova
rocce disposte su di un sentiero
dove corpo s’accosta e riposa
ricerca di significato vero
della vita meravigliosa cosa
sono momenti di fecondazione
parole come cellule
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 | Sono in costume da bagno
segreta, bella e indifferente
Poi qualcuno mi chiama
devo sfilarmi dall’ attesa.
Sei magra mi dicono
il chirurgo sorride
e si capovolge il giorno.
Io mi aggrappo e prego
a folle velocità
precipito dai miei ginocchi
e
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| in un tempo sospeso
resta appesa la sillaba
a una goccia d’ inchiostro
quella che non sai dire
che si avvita nei gorghi
dell’ immaginario e si
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(Il volo fantastico)
Andremo via noi con tremilatrecento
e non potranno fingere di non vedere il vuoto
I loro passi risucchiati dalla voragine
il cielo un buco nero. Noi bighellonando tra i pianeti
rideremo di stupide ostilità umane
In voli
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"Per me non ci sarà nessuna pace,
per me che credo nell’eterna vita
dell’anima, perché più d’un loquace
essere troverò nell’altra vita:
mi rimprovererà, con sua mordace
lingua, d’errori in mia terrena vita,
e certamente non sarò capace
di
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un certo alone di magia ti avvolge
ed è quello stato di grazia
che ti fa veleggiare su navi di nuvole
verso le isole del sogno
a
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Grazie sole che oggi
hai colto un raggio
di luce dall’infinito
e l’hai steso
nella mia verde valle.
Mi ridono i colli
baciati da bianche nuvole,
e accarezzati da una leggera
e fresca brezza.
Rimbalza il mio cuore.
Leggeri e nudi i miei
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parlami dei bambini, dici, ed io ti nomino le voci
dei morti poeti, le ore bagnate di pioggia e il salire
di vecchie stradine di paese, nel primo pomeriggio.
Ti parlo e mi sento toccare i capelli,
una mano ad occhi chiusi che s’infila
sotto la
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Tu te ne stai, sberleffo del tempo perduto,
tra grigiori d’una festività che si sbriciola.
Scaltro sciamano dalle mani bianche, muto
rotoli i tuoi pulsanti pensieri nella ridicola
luna piena, che passa e ripassa in un cielo
proiettato da vivi
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Avanti, prego accomodatevi
il tappeto è steso
il pranzo è servito
versi impiccati al lampadario;
chi per sfogo e chi per solitudine
sfila a capo chino sul palco di un teatro
lercio e raffazzonato.
Si nota un filo, una piroetta, un ladro,
e pure
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 | Ho commesso una sciocchezza:
ho aperto una bella conchiglia
credendo di trovare una perla.
Il guscio ormai violentato
giace solitario sull’arenile
nell’ostentato misfatto.
Il mare calmo del tramonto
indugia nel suo mormorio
d’anima inquieta e
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| Faceva buon viso
a cattivo gioco
arrivava vicino
nessun timore
del fuoco
quel semplice
sbirciare
non lasciar
facile gioco
a chi di festa era laureato
a chi diceva che per errore
era imprigionato
Comunque festa
era la sua casa
la sua
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 | Come una lucertola
godo sotto i raggi del sole
e muovo la coda a mò di richiamo
per invitarti qui, in riva al mare,
in quest’oasi di languido silenzio.
Qui, fra cielo e mare
col sole a riscaldarci
che importa
se siamo solo due lucertole
...se
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| hai la mia religione
gomitolo, ombra, fantasia:
puoi vedermi lontano
e sono il gatto stampato alla
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 | Siamo nel mondo tutti fratelli
scesi sulla terra sotto forma di pioggia
per bagnare un mondo
troppo offeso di sogni.
Ogni mattina io guardo sopra il tetto
c’è l’azzurro che è in me,
mi riporta da te,
che sei un salto contro il tempo.
In cucina ho
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| "Tanta gente mi legge volentieri,
perché so interpretarne le emozioni,
e i sentimenti, quelli più sinceri,
senza l’uso di astrusi paroloni. "
"Non m’importa di questi tuoi pensieri,
ché t’occupi d’ormai trite passioni
di persone che prendono per
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| “Avete mai sognato ad occhi aperti?
Avanti, su! Non dite una bugia!
Da giovani è una cosa naturale
girare il mondo con la fantasia!
... Ricordo quelle notti dentro il letto,
col sonno che stentava ad arrivare,
volavo incontro ai tanti
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| E giace inerme
la mia stanza stanca
ebbra di rime ritagliate
ad un fioco chiarore di luna.
Le strofe
si vanno a incastonare
nel tessuto fervido delle idee
sotto un languido
pallore di stelle.
Io, stanco, mi rifugio
nelle spire del buio
dove
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| Quello che dico è un attraversamento
il luogo dell’incendio, la prima scintilla dell’oblò.
Qui sgretola il cielo, si fonde il tesoro dell’acqua e della luce
la pioggia spacca le antenne:
dico che sono dietro l’assedio, con fratture alla voce e occhi
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 | Quando l’arcaica contorta radice
che del tralcio fu matrice:
dolcemente s’avvitò, s’aggrovigliò,
s’inerpicò verso la luce e s’attorcigliò
ai simmetrici filar: nacque la vigna.
Nella quale: profumi, colori e natura benigna
si fondono sulle colline in
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| La terra cammina
la mente si ferma,
mi nasce un cammello
dentro il cervello,
mamma mia cosa hai fatto!
adesso come faccio
il deserto è lontano
ed io non trovo più la tua mano,
mi sento disperato
piango come un gatto
sui tetti delle case.
E
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| Nei giorni che precedono la morte
s’avverte come un senso di stanchezza
con varie problematiche distorte
che recan sensazioni d’amarezza.
Si pensa al mondo in modo alquanto strano
con interesse prossimo allo zero,
si tocca veramente con la
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| vaghi e ondosi pensieri
risucchiati in nero gorgo
si fecero sogno- incubo e
il sangue gridò sugli orizzonti perduti
mentre la mostruosa mano dell’oceano
ghermì in un baleno
intere terre sommergendole
e l’antica città sparì
solo un gabbiano
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6858 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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