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Le 6832 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Echi metallici
si diffondono sordi
sotto a un martello
dai colpi concordi,
armi forgiate
per spargere il male
in spazi remoti
dall'aria ancestrale,
fumose fucìne
in antri celati
create dai miti
da cui si è accecati
Nato in
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Un filo d'aria inconsueto folleggia
dove lontani gli spiriti lampeggiano
dove gli occhi della paura sorseggiano
sbiancati nel presagir solo tempesta.
Profuma l'aria d'ogni raro unguento
mischiata nel girovago simil vento,
s'alza
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Avrai sogni da donare
dove il respiro acceso
tremava un libero volo
verso la luce del cielo
E la morbidezza chiara
nel ricamo della terra
perché non sarà un silenzio
a calpestare la vera forza
Ritornerai nel lembo
mai
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1) - Myesis, la Creazione
Il cielo e la terra
avranno un colore diverso
e ti proteggeranno
dove il respiro è sogno
Avrai una rossa sciarpa
per difendere le cose
e le parole scritte
sul bordo del mondo
Sul filo del tempo
dove un
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borbotti e di collera ti illumini
vecchio maestro scapigliato
e sul podio del cielo volteggia la tua bacchetta storta
ti affanni a dar ordine a cirri, vagabondi, anarchici
urli a Vulcano la tua impazienza e a Giove la sua insolenza
"Eolo
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Un bambino ci guarda: ci guarda lo stupore ingenuo di dio, piccolo frutto.
Ci tocca dirglielo cosa si perde nel tempo, quale noia dopo la parola e quali e quanti addii dalle finestre degli occhi:
tu impara, gli dico, le uscite secondarie: ascolta
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Sembrava che scherzasse, nonna Bianca,
che dicesse così tanto per dire,
e invece se n’è andata veramente,
vittima della sua stessa superbia.
Ma cosa intende fare, così vecchia?
Le dolgono già il capo ed una mano,
e pare che il suo cuore adesso
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getta le reti il marinaio
la notte è infinita
nell'acqua riflessi d'argento
il mare il silenzio
l'onda culla la barca
nel buio assoluto il rollio
leggero sciabordio
un canto sommerso
getta le reti il marinaio
e l'orizzonte si
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| Fiore bianco, fiore bimbo
di marmitta e della fogna
quel suo sfiato ti ha annientato.
Sprovveduto, or snaturato,
annerito e sbronzo marcio
nei farfuglii come alticcio
fissi e sparli da inebriato.
Fossi stato più avveduto
sfiato
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| aveva il cuore di vetro
i piedi d'argilla
le mani parevano creta
negli occhi
nessuna scintilla
in testa una nave pirata
nel naso odore
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| Non sapendo che dire, sul momento
ho improvvisato una poesia al vento,
una cantata scritta un po' alla buona
che non incanterà niuna persona.
Il risultato non mi fa contento
perché se io ne scrivo altre cento
di certo il loro verso
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| queste consolazioni: apprendere, colmare, smuovere: le foglie d'erba i prodigi della lingua: andare senza andare:
sapessi intendere
in quali nodi scampa la malinconia;
per quali solitudini le nuvole posano
e quali sculture il sonno indovina, ora
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Al di là di quei verdi rami
s’intravvedono monti e cieli
ove onde solari poggiano
in delicata
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| Lasciato il suo servizio, il cameriere
a notte se ne vien con la puttana.
Ha in tasca il suo stipendio fresco, intero,
canticchia nel tornar pago e sereno.
Nel fitto retro bosco un lupo urbano
denaro avvista e cameriere assale.
Già
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| Nel tubo in cucina cè ingorgo
e m’accorgo
che manca un cucchiaio.
Cresciuta
è socchiusa la porta del bagno
che non è un portale...
pur resta importante.
Sfacciate
le nude pareti
vi scorrono ragni
e all’angolo un nido
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| le notti inzuppate di sogni
quando
nonsense veleggiano
sulle ondivaghe acque dell’inconscio
o ti vedi seguire
una successione di
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La regina di questa favola
abita in un castello favoloso
lei è regina in tutto e per tutto
cura il suo piccolo giardino
grande però come il suo cuore
ha licenziato i giardinieri
perché schiacciavano le formiche
la regina
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E' questione di luci:
uno si asciuga al vento, aspetta che la noia declini
evoca notti,
si fa una piccola candela nel cuore dove atterrano aerei leggerissimi.
Io soffro l'allegria, scandita ad intervalli regolari,
accendo campi di grano con due
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All'imbrunir dei sassi
fossero le sette o le otto, non importa,
si contano i miei passi
spinti dal fragor dell'esperienza,
ringraziando l'emisfero destro
per tanta fantastica discesa.
Se poi ben ascolti... l'acqua in fondo muore
e da
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Ridere
per ogni sconfitta
per vivere
ridere
coraggio
paura
ridere
per vincere il male
per ripartire
ridere
per sognare
per navigare
ridere
e pregare
angeli felici
ridere
per amare
per volersi bene
ridere
per curare
per
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| Signorina Felicità,
dove guardi?
Cammini l'azzurro del tuo sguardo
e sorridi.
Tieni una rosa
in mano,
e sogni.
Che sogni?
Di colui
che ti fa tremar
il cuore,
o di quando, distratta,
cammini, gustando il profumo
della primavera?
E
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| Come una luna
il suo sorriso
l'altra metà
copriva il suo viso
occhi dipinti
di un vecchio ritratto
gialli e funesti
come un nero gatto
come una luna
potevo guardare
l'occhio specchiato
in fondo a quel mare
forse metà uomo
o
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Nel mare azzurrino
l’acqua è limpida
I pesci saltellano
in fiumi splendenti.
Sembrano un festino
le rose colorate.
Margherite gialle
sono damigelle
che fanno l’inchino.
L’anima serena
vuole riposare
sul letto di viole.
Fiore
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| Troppo caldo, vado al bosco!
ci vediamo a fine agosto.
bada al Tosco: è un tipo losco!
Ma non compro ... non son tonto!
Non mi arrendo ... scendo in campo!
Lesto zompo: corro in pista
se non cambia ancor l’andazzo
dentro e fuori del
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Granelli dorati
nella scintillante clessidra
segnano il tempo al soffice scivolare,
ultimo raggio dell’afoso tramonto
specchia paesaggio nell'attimo
di sogno.
Immagina pensiero
l’isola del turchese mare,
dove plancton a rincorrersi
muta
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Tu guardavi sempre il cielo
e l'amore soffiava via le nubi
per accarezzare forme fragili
fra i capelli intrecciati d'oro
Nessuno pronunciava sogni
eppure il cuore tremava ancora
nel silenzio delle scura terra
dove le parole restavano vane
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ha bisogno di manutenzione -sai
per produrre versi come miele
-vanno oliati gl’ingranaggi
verificata la tenuta
perfetta dell’ossatura
l’efficienza della struttura
tenerla in ordine come
un condominio
ma tu la ritieni come fosse
di proprietà
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Povera ombra
vaga nello spazio
dell'infinito cielo.
Soffia il vento
nella radura ardente,
vola nella retta via.
Vibra al divenir del tempo,
visione del lontano cammino
traspare all'ondeggiar
del mare, viola il desio
di un nuovo
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Nasce vuota
salendo
inconsapevole di pioggia
da un sole acerbo
nel timido tepore di
mille impronte
lasciate impresse
sulle ombre respirate
appena.
Fatata
carezza silenti spazi
negli istanti in cui
la musica
matura tra i rami
le
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| Inventare l'inchiostro del silenzio
levando il chiasso del mondo
nocivo tanto allo spirito
d'amore solo scrivendo.
Dipingere di natura il sonoro:
del fiume il murmure fresco
di uccelli il mutuo richiamo
i soffi irrequieti del
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Tutto tace
nella stanza buia,
i pensieri vagano
nell'astratto inciucio.
Visione di un mondo contorto
allude ore, trono
occulta gioie e dolore,
che senso trae
giorno infocato,
se raggi di sole
alimentano rogo.
Allusioni di un
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6832 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1231 al n° 1260.
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