Visitatori in 24 ore: 3’798
158 persone sono online
Lettori online: 158
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’870Autori attivi: 7’470
Gli ultimi 5 iscritti: Malena - Die - vorreichiamarmigreta - Lorenzo Vecchia - Emanuele Gentili |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Le 4042 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
|
Lieve soffio
accarezza la pelle e i pensieri
che si rincorrono
attraverso un malinconico passato,
rivedo il cielo nero e le stelle
che tentano d’illuminare la notte.
E’ vano il fuggir l’oblìo,
sempre tornano
ad affollare l’anima
ed il cuor
leggi
|
|
|
|
Chiusi nodi aggrovigliati
di sussulti ansiosi fraintesi assurdi
cuore arso di padre prosciugato di tutto.
Camminare da solo non è facile
poiché il tuo andare è lento
e spinto dal tempo che veloce scorre
e consuma quel poco fuoco.
Quel
leggi
|
|
|
|
Nonna
mio rifugio
com’era bello con te sognare
quante meravigliose fiabe
hai ricamato nel mio cuore.
Di te
mi è rimasto un ricordo indelebile
che mai dimenticherò.
Ero sempre a far domande
ad una sola, sempre tergiversavi
“cosa c’è in quel
leggi
|
|
|
|
Alzo lo sguardo verso il balcone.
Stai lì seduto, nel tuo solito stare,
fissando il cielo stellato.
In silenzio tua figlia,
con fare premuroso,
mette a letto la tua nipotina.
Nelle notti agostane,
le colline murgiane
sono uno spettacolo di
leggi
|
|
|
|
Ancor vorrei sentire l’abbaiar della Lilla
della Dora in quelle estive calde notti
al lucente chiarore della Luna e della
figlia del limo i gracidar in quel fossato
ancor vorrei sentir il muggito nella stalla
dei nonni di quel ultimo da poco nato
leggi
|
|
|
|
Mi sono rannicchiato
nelle tue braccia dolenti e
ho accarezzato i tuoi piedi
stanchi nei campi.
Indecifrabili
nel peso della notte,
i tuoi soliloqui,
la paura dei mostri nei parati,
l’angoscia e l’impotenza
al cospetto di una sana follia.
Mi
leggi
|
|
|
|
| Luce filtrante dorata dal sole
accarezza soffusa nella stanza
il tuo corpicino.
Tu figlio
dal profumo balsamico
appena nato.
Il tuo piangere è solo una dolce melodia
il tuo spirito
la tua anima
vive in un mondo
di mille sensazioni infinite.
Le
leggi
|
|
|
|
| Seduto su quel letto ormai vuoto da anni
dove tu spesso riuscivi a motivarmi,
rimango a guardare il soffitto zittito,
fratello, mi manchi da quando sei partito.
Noi due ne abbiam passate di cotte e di crude,
nonostante spesso sto mondo ti
leggi
|
|
|
|
io e te due gocce d’acqua
cadute ad anni di distanza
lo specchio ci riflette insieme
il cuore ci accomuna
bagnamo la solita terra
piangiamo per i ‘’soliti’’ amori
alimentiamo il solito mare di gioia
siamo i soliti poli di una stessa calamita
si
leggi
|
|
|
Midesa |
10/02/2010 13:23 | 5222 |
|
“Amore, questa volta sono incinta!
Ho fatto il test ... risulta positivo,
abbiam provato spesso in questi mesi
ed ora il risultato è decisivo! ”
La moglie si sentiva in paradiso,
la gioia le esplodeva dentro al cuore,
il coniuge restò un po’
leggi
|
|
|
|
Mentre è arrabbiato
lei fa quel sorriso idiota
tentando di nascondersi
sotto ciuffi tinti di fresco
Sei sempre in ritardo!
Fai e disfi come vuoi tu!
ma lui è esasperato
non dà e non ha vie d’uscita
Allora il mondo si ferma
Gli alberi non
leggi
|
|
|
hy ju |
18/02/2018 22:26| 692 |
|
Ti ho amata fin
dal primo tuo battito nel mio ventre
Lenti passavano i mesi
il mio corpo trasformato
per far spazio a te che crescevi
Forte il desiderio di stringerti tra le mie braccia
i nostri occhi si cercavano
mentre ti nutrivi dai miei
leggi
|
|
|
|
Dormi la sera è tarda
e lontana è la primavera
il vento che soffia via
il gelo di questa valle
Domani sarà la luce
a portare cose nuove
ma tu ora dormi ancora
nel silenzio della notte
Chiudi gli occhi perché
la luna è sorta e non
leggi
|
|
|
|
Corone di fiori al tuo cospetto,
petali d’organza
intessuti di fine luce,
appena sbocciati.
Crisantemi a commemorarti
nel giorno della dipartita.
E tu, in abito blu,
risplendi di vita magnificente,
nel floreale di ricami
che ti
leggi
|
|
|
|
gli prepari il posto a tavola
come quando era in vita lo senti
vicino gli parli in sussurri e
con dolcezza
son passati tre anni da quando
lo portavi in carrozzina al parco
-nell’incipiente primavera gli alberi
mettevano folte chiome-
e ogni
leggi
|
|
|
|
|
Su quell’immenso rosso
della coperta ancora grezza
tu minuta ti aggrappi
disegnando fiori di ogni tipo:
petali, gambi e cesti
che possano contenerli.
Le loro spine
sono morbide e soffici,
non fanno male
come quelle che la vita ci
leggi
|
|
|
|
Giorni di sale nella tempesta di vento.
Ricordi quando ti spingevi oltre il fiumiciattolo
sopra i sassi, un piede dietro l’altro?
Cantavi la vita nel pieno dei tuoi anni.
Il verde dei monti, il sole ancor alto,
l’aria stringente fra i capelli
leggi
|
|
|
|
S’ode, de li spirti, un silenzio assordante,
da cui levonsi l’urli d’affetti negati.
Ch’ella ebbe a patire, oh vile,
rinunci a ciò ch’il Dono ascrisse,
conscio, c’all’arroganza nulla s’accosta.
Gestanti s’ergono affrante, nell’udir,
d’idioti, il
leggi
|
|
|
|
Cercavo mia madre, oggi al camposanto
e sono arrivato fin lassù
spinto dall’istinto d’abbracciarla.
Giravo tra macerie, lapidi e monumenti
con in mano una rosa
nel cuore il vuoto e serravo forte i denti.
Cercavo mia madre, oggi al
leggi
|
|
|
|
| La vita indomabile,
dalla nascita in pericolo,
grido sostenuto
in opposizione di venti contrari.
Dalla culla il vagito erompe
in battiti vigorosi.
Poi decade il soffio di sospinte parole
trattenendo il pianto nel gonfiore del petto.
Evolvono
leggi
|
|
|
|
| E’ domenica mattina ed indulge il senso del dovere,
anche se non ho l’età di comprenderlo.
Le mie amiche dopo Messa,
passeggiavano spensierate lungo il viale di San Gratiliano,
attendevano l’ora di pranzo per rientrare nelle loro case.
Cos’era
leggi
|
|
|
|
| La sera quieta e lenta se ne scende
e ormai tramonta il sole dietro il monte,
il rossore che espande bella rende
la giornata alla fine ch’è ben fonte
di gioia a chi rincasa e si riprende
il suo posto in famiglia. Un bacio in fronte
dà ai propri
leggi
|
|
|
|
e fu mattina, lo sguardo mio incrociò il suo
gli occhi parlavano, lanciavano un messaggio
la muta stanza raccoglieva i suoi ultimi respiri
mentre il sole capolino faceva al nuovo dì.
Presi la sua mano, raccolsi l’eremo calore
poi... l’ultimo alito
leggi
|
|
|
|
Ti lascerò, caro figlio, ogni verso che ho scritto
e così come già descritto nel vuoto del domani
ti lascerò le mie battaglie, quelle vinte
e quelle perse dietro a un sogno di ragazzo
che mi vide nascere dal nulla in una periferia
in un desco di
leggi
|
|
|
|
Alla futura compagna di mio figlio
non saprei cosa raccomandare.
Potrei soffermarmi
sui morbidi pensieri
che ogni madre
saprebbe evocare.
Potrei disegnare
con matite color
arcobaleno
i suoi anni più dorati.
Potrei ricamare
le lacrime
leggi
|
|
|
|
| La pioggia sulle montagne,
ricopre e bagna Monreale,
inquietudine mi assale...
ma le nozze son da far!
Nella casa della sposa,
si preparano i confetti,
non tutti son perfetti,
ma sono da gustar!
Nella chiesa di Maria,
spuntano tanti fiori,
è
leggi
|
|
|
|
| Quel luogo angusto era,
era la nostra zona
dorata, dove odori
di casa e di cucina
vivevano connubi
insieme in quella strada.
Il cielo di colore
rosato, quando a sera
la luce all’imbrunire,
la fine decretava
della nostra giornata.
Sempre ogni
leggi
|
|
|
|
| Mi manchi
nei giorni spogliati dal vento
nei tarli della nostalgia
nel fascino di una stagione
che stenta ancora a ricomporsi.
Mi manchi
nelle ore solitarie
che attendono i tramonti,
nel tempo che va via,
senza rimpianti,
ma con te nella
leggi
|
|
|
|
| Il vecchio lupo di mare
ha tirato i remi in barca
e attende
inerte
che l’onda travolga il suo piccolo guscio di noce.
Spettatore assente di giorni non suoi
siede
in un vuoto universo
chiuso nei lunghi silenzi
di chi sta per partire
e ha già
leggi
|
|
|
|
Guidavi quei buoi
Pavon e galante
per arar terra non tua.
Mungevi mucche
per aver latte che dovevi comprare.
Ed eran troppo stanche le tue mani
per accarezzarmi
per prendermi in braccio
ed ascoltar le prime parole.
eri troppo stanco per
leggi
|
|
|
|
| Guardo i tuoi primi passi
mio dolce pargoletto
come se tu danzassi
sopra un soffice cuscinetto
Cadendo ogni minuto
e facendomi allarmare
il mio cuore rimane muto
per paura di sentirti urlare
Ma tu ti rialzi più ardito
felice e sorridente
al
leggi
|
|
|
|
|
4042 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
|
|