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Le 4053 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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| Casa grande piena di cose,
La cantina e la mansarda,
tanta polvere sui ricordi.
Tante stanze tante cose,
una foto che mi guarda
molte spine e poche rose.
Cose inutili polverose,
vecchie foto scolorite,
che riaprono ferite!
Una
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| Gioele assomiglia al padre, dicono,
avrà forse domani barba e baffi,
occhi scuri quelli sì, lo sguardo
dei camini accesi e visioni verdi
di cime bianche e ripidi sentieri.
Avrà un talento naturale a dove mettere
le mani e il cuore, un riflesso
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Ho conservato
l’essenza dei fiori
pressata ad essiccare
tra le pagine del tempo
accanto al pensiero di te.
Posso solo sbriciolarti
tra le mani ed il cuore.
Colore sbiadito
profumo svanito...
alla fine è questo che eri
non un padre
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| Ad un bastone
appoggiavi
un corpo stanco e provato
mentre
anni se ne andavano lentamente
silenziosi come la notte.
Eri aria profumata
di amore e dolcezza
anche nella lesta metamorfosi
d’inaspettata sofferenza.
Eri il sorriso
che si apriva
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Serve ancora coraggio per sentieri in salita
e curve inaspettate ma ora non fa più male
uno spiraglio di luce dentro una voragine
Ho provato a smussare gli angoli
a scivolare sul fondo dell’oblìo
in presenza d’un peso troppo grave
ed ho lasciato
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un sorriso
a margine di uno strano silenzio
una carezza sbiadita
che reclama tempo al tempo
e una
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Il tacere del vento
l’ascolto tra nuvole sparse
un gelido cuore che palpita:
risorgi o padre!
risorgi nell’animo mio!
La pioggia che bagna il viso
nasconde le lacrime che scendono
l’albore della vita è fuggita:
risorgi o padre!
risorgi a me
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Un dolce ricordo, caro papà
è questa poesia che di te parlerà...
Quando di notte non posso dormire
guardo le stelle, ti vedo apparire
in mezzo agli angeli
su una nuvola d’oro
ti avvicini, mi chiami tesoro.
Con le tue mani mi sfiori i
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Accade che un giorno mi svegli
sul tardi, sono solo non sento nessuno,
m’affaccio e guardo lontano,
vedo il lungo viale, vedo le foglie.
Senza più suoni d’intorni, è come
fosse già tutto morto, poi odo dei passi,
guardo e non vedo nessuno.
Sarà
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Mi specchio, e non ti vedo
o almeno non come vorrei
e perciò mi chiedo
se davvero sia mia, quest’anima
che sfuggevole non si mostra;
lei che senza farlo apposta
riflette in me ogni suo perché...
Riflessa anima mia, così in pena per te.
Acceca,
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Quella sera ti fermò
Tu ragazzino con la maglietta a strisce
Lui intimidito, per parlarti da pari
del suo amore, tua sorella.
Altri tempi.
Nel tempo trovasti
in quel giovane innamorato
un fratello maggiore.
Avete condiviso il vostro
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Lieve soffio
accarezza la pelle e i pensieri
che si rincorrono
attraverso un malinconico passato,
rivedo il cielo nero e le stelle
che tentano d’illuminare la notte.
E’ vano il fuggir l’oblìo,
sempre tornano
ad affollare l’anima
ed il cuor
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Chiusi nodi aggrovigliati
di sussulti ansiosi fraintesi assurdi
cuore arso di padre prosciugato di tutto.
Camminare da solo non è facile
poiché il tuo andare è lento
e spinto dal tempo che veloce scorre
e consuma quel poco fuoco.
Quel
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Nonna
mio rifugio
com’era bello con te sognare
quante meravigliose fiabe
hai ricamato nel mio cuore.
Di te
mi è rimasto un ricordo indelebile
che mai dimenticherò.
Ero sempre a far domande
ad una sola, sempre tergiversavi
“cosa c’è in quel
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Alzo lo sguardo verso il balcone.
Stai lì seduto, nel tuo solito stare,
fissando il cielo stellato.
In silenzio tua figlia,
con fare premuroso,
mette a letto la tua nipotina.
Nelle notti agostane,
le colline murgiane
sono uno spettacolo di
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Ancor vorrei sentire l’abbaiar della Lilla
della Dora in quelle estive calde notti
al lucente chiarore della Luna e della
figlia del limo i gracidar in quel fossato
ancor vorrei sentir il muggito nella stalla
dei nonni di quel ultimo da poco nato
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Mi sono rannicchiato
nelle tue braccia dolenti e
ho accarezzato i tuoi piedi
stanchi nei campi.
Indecifrabili
nel peso della notte,
i tuoi soliloqui,
la paura dei mostri nei parati,
l’angoscia e l’impotenza
al cospetto di una sana follia.
Mi
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| Luce filtrante dorata dal sole
accarezza soffusa nella stanza
il tuo corpicino.
Tu figlio
dal profumo balsamico
appena nato.
Il tuo piangere è solo una dolce melodia
il tuo spirito
la tua anima
vive in un mondo
di mille sensazioni infinite.
Le
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| Seduto su quel letto ormai vuoto da anni
dove tu spesso riuscivi a motivarmi,
rimango a guardare il soffitto zittito,
fratello, mi manchi da quando sei partito.
Noi due ne abbiam passate di cotte e di crude,
nonostante spesso sto mondo ti
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io e te due gocce d’acqua
cadute ad anni di distanza
lo specchio ci riflette insieme
il cuore ci accomuna
bagnamo la solita terra
piangiamo per i ‘’soliti’’ amori
alimentiamo il solito mare di gioia
siamo i soliti poli di una stessa calamita
si
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Midesa |
10/02/2010 13:23 | 5252 |
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“Amore, questa volta sono incinta!
Ho fatto il test ... risulta positivo,
abbiam provato spesso in questi mesi
ed ora il risultato è decisivo! ”
La moglie si sentiva in paradiso,
la gioia le esplodeva dentro al cuore,
il coniuge restò un po’
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Mentre è arrabbiato
lei fa quel sorriso idiota
tentando di nascondersi
sotto ciuffi tinti di fresco
Sei sempre in ritardo!
Fai e disfi come vuoi tu!
ma lui è esasperato
non dà e non ha vie d’uscita
Allora il mondo si ferma
Gli alberi non
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hy ju |
18/02/2018 22:26| 709 |
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Ti ho amata fin
dal primo tuo battito nel mio ventre
Lenti passavano i mesi
il mio corpo trasformato
per far spazio a te che crescevi
Forte il desiderio di stringerti tra le mie braccia
i nostri occhi si cercavano
mentre ti nutrivi dai miei
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Dormi la sera è tarda
e lontana è la primavera
il vento che soffia via
il gelo di questa valle
Domani sarà la luce
a portare cose nuove
ma tu ora dormi ancora
nel silenzio della notte
Chiudi gli occhi perché
la luna è sorta e non
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Corone di fiori al tuo cospetto,
petali d’organza
intessuti di fine luce,
appena sbocciati.
Crisantemi a commemorarti
nel giorno della dipartita.
E tu, in abito blu,
risplendi di vita magnificente,
nel floreale di ricami
che ti
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gli prepari il posto a tavola
come quando era in vita lo senti
vicino gli parli in sussurri e
con dolcezza
son passati tre anni da quando
lo portavi in carrozzina al parco
-nell’incipiente primavera gli alberi
mettevano folte chiome-
e ogni
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Su quell’immenso rosso
della coperta ancora grezza
tu minuta ti aggrappi
disegnando fiori di ogni tipo:
petali, gambi e cesti
che possano contenerli.
Le loro spine
sono morbide e soffici,
non fanno male
come quelle che la vita ci
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Giorni di sale nella tempesta di vento.
Ricordi quando ti spingevi oltre il fiumiciattolo
sopra i sassi, un piede dietro l’altro?
Cantavi la vita nel pieno dei tuoi anni.
Il verde dei monti, il sole ancor alto,
l’aria stringente fra i capelli
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S’ode, de li spirti, un silenzio assordante,
da cui levonsi l’urli d’affetti negati.
Ch’ella ebbe a patire, oh vile,
rinunci a ciò ch’il Dono ascrisse,
conscio, c’all’arroganza nulla s’accosta.
Gestanti s’ergono affrante, nell’udir,
d’idioti, il
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Cercavo mia madre, oggi al camposanto
e sono arrivato fin lassù
spinto dall’istinto d’abbracciarla.
Giravo tra macerie, lapidi e monumenti
con in mano una rosa
nel cuore il vuoto e serravo forte i denti.
Cercavo mia madre, oggi al
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| La vita indomabile,
dalla nascita in pericolo,
grido sostenuto
in opposizione di venti contrari.
Dalla culla il vagito erompe
in battiti vigorosi.
Poi decade il soffio di sospinte parole
trattenendo il pianto nel gonfiore del petto.
Evolvono
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4053 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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