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Le 4042 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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| Nonni dal cuor speciale
sono fulcro della vita,
sentiero d’amore
che nessun bambino può fare
a meno.
Son fragranza delicata,
scrigno di gai ricordi,
culla di ricchezza e carezze
nei momenti bui senza sole,
favola di saggezza nel racconto di
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| A piccoli passi, verso un amore
ch’è amore accresciuto
fra i lenti passi in riva al mare.
Amore che sa di sabbia e buche
di strambe formine e colorate palette
e secchielli pieni d’acqua salata.
Eterni bambini, sono i nonni
prima figli e poi
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“Se cresci non invecchi”
lo ripeteva nonna
davanti a un nero d’Avola
in quei suoi occhi lucidi
amanti del domani
e quando le sue mani
tremanti si fermarono
la voce sorridente
tra il cielo e la sua fossa
ancora veleggiava
da un soffio lieve
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| Io tu e il mare
un abbraccio immenso
da legare ai miei giorni all’infinito
tra il cuore e le certezze appese al dito
che indicava il cielo e le sue stelle.
Tutte le volte
mi inventavi il tempo
ed io felice come il di’ di Pasqua
sentivo la
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| Per me il tempo non c’era.
Io spirito ribelle
e tu domatore maldestro
di una figlia inafferrabile
che le regole scompigliava.
Tra di noi una distanza incolmabile.
Dovevi rinascere
grazie a nuova vita
per riconciliarti con tua figlia.
Per
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Sono rimasta io soltanto
nel giardino d’inverno.
Ultima viola solitaria
resisto al gelo e al nulla d’ogni giorno
fra i petali del mio disincanto.
Nel giardino ormai muto
bianco di brina riposa un melo,
sognando che la primavera faccia
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E non ci sei più tu
e l’altalena
la muove solo il vento
e se non c’è
io sento ancora in giro
il tuo sorriso
e quelle grida
leste ad abbracciarmi
quando bastava un soffio
a spaventarmi.
Ma tu ci sei
e dondoli felice
in questi giorni
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Nonno Joy nonno vero
il mio zombie battagliero
grande ladro dentro il cuore
alla vita il tuo colore.
Nonno Joy re giocondo
special guest in questo mondo
giorno e notte a far da balia
col presente che mi ammalia.
Tu sei il mio canto vivo ogni
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Un albero o forse un muretto
un cespo di rose in giardino
o svoltato l’angolo appena...
lì dove sorge il casolare
Un baleno è il pensiero di Nino
che correndo decide il riparo
sui numeri gridati dal nonno
per farsi sentire
Da uno a cinquanta
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Sempre le tue mani
a darmi aiuto
a mettere il destino
e ben tessuto
intorno al cuore mio
quella bambina
che in te vedeva
l’acqua idrolitina
frizzante come gli anni
che hai donato
ai giorni ai mesi
e agli anni
in questo gioco
che dura molto
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E mentre il cuore si perdeva stanco
tu sul tuo letto nudo alla speranza
mi raccontavi storie senza fiato
dove che Orlando ardito e non riamato
vi combatteva l’arabo guerriero
spaccando in quattro pezzi il suo cimiero.
E mentre gli occhi li
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Si sta spegnendo il sorriso
tra solchi profondi
e mani tremule di dolore.
Vorrei stringerti mamma,
tra le braccia, che mi strinsero bambina,
amarti, ancora, mentre sogni tra i fiori,
mille arcobaleni.
Il cielo è ancora chiaro,
come i tuoi
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Sta nell’evidenza dei tuoi occhi
la meraviglia di vivere, un bacio rosso
sull’orlo di un caffè e farfalle di parole,
la gioia di specchiarci nello sguardo
e ritrovare il tempo non ancora consumato
immaginando il tuo domani nel mio riflesso.
Intorno
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Le albe cadevano
nel mio corpo stanco
il dolore come martello sulle ossa.
Sentivo l’aria tra i capelli
e guardavo le nubi come pensieri
avvolti da cellophane poiché
immobili custoditi restavano
lì come un peso nel cielo.
Era un addio che
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| Ritorni come ombra di un pensiero
sempre uguale.
Seduta al margine
della bianca rena,
riprendi un gabbiano in volo.
Immagini di inseguirlo,
lungo il filo dell’onda palpitante.
Nel ritaglio di cielo,
colori il tuo viaggio
infinito,
pronta a
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L’ultimo Angelo, sei tu
adesso e per sempre con noi ti avremo
ora che il cielo ti ha avuto in dono,
e a ritroso volgiamo lo sguardo
di quand’eravamo bambini
è un antico modo per sentirti vicino
e vederti accanto a babbo e mamma
là nel canto del
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Prima di dormire
sussurra una preghiera per il sole
che non splenda troppo
sulle nostre paure del giorno
Domani saranno altre nuvole
ad oscurare il cielo
e forse la pioggia
accarezzerà la terra dura
Prima di addormentarti
rivolgi qualche
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Ricordi persi lontano
quando anni fa mi tenevi per mano
e mi proteggevi da una vita
non sempre al passo
di una pur sempre comune esistenza
dispersa fra le pieghe del tempo.
Tienimi per mano
lo sai che da te prendo tutta l’energia
per vivere
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Come passa veloce il tempo.
Mi sembrano così lontani gli anni di bambino.
Ti sarò sempre accanto, mamma.
Sorgeremo alti come il sole quando
raggiunge lo zenit.
Mi dici sempre che sono io il bastone della tua vecchiaia.
Vedo l’autunno negli occhi
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| Casa grande piena di cose,
La cantina e la mansarda,
tanta polvere sui ricordi.
Tante stanze tante cose,
una foto che mi guarda
molte spine e poche rose.
Cose inutili polverose,
vecchie foto scolorite,
che riaprono ferite!
Una
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| Gioele assomiglia al padre, dicono,
avrà forse domani barba e baffi,
occhi scuri quelli sì, lo sguardo
dei camini accesi e visioni verdi
di cime bianche e ripidi sentieri.
Avrà un talento naturale a dove mettere
le mani e il cuore, un riflesso
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Ho conservato
l’essenza dei fiori
pressata ad essiccare
tra le pagine del tempo
accanto al pensiero di te.
Posso solo sbriciolarti
tra le mani ed il cuore.
Colore sbiadito
profumo svanito...
alla fine è questo che eri
non un padre
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| Ad un bastone
appoggiavi
un corpo stanco e provato
mentre
anni se ne andavano lentamente
silenziosi come la notte.
Eri aria profumata
di amore e dolcezza
anche nella lesta metamorfosi
d’inaspettata sofferenza.
Eri il sorriso
che si apriva
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Serve ancora coraggio per sentieri in salita
e curve inaspettate ma ora non fa più male
uno spiraglio di luce dentro una voragine
Ho provato a smussare gli angoli
a scivolare sul fondo dell’oblìo
in presenza d’un peso troppo grave
ed ho lasciato
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un sorriso
a margine di uno strano silenzio
una carezza sbiadita
che reclama tempo al tempo
e una
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Il tacere del vento
l’ascolto tra nuvole sparse
un gelido cuore che palpita:
risorgi o padre!
risorgi nell’animo mio!
La pioggia che bagna il viso
nasconde le lacrime che scendono
l’albore della vita è fuggita:
risorgi o padre!
risorgi a me
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Un dolce ricordo, caro papà
è questa poesia che di te parlerà...
Quando di notte non posso dormire
guardo le stelle, ti vedo apparire
in mezzo agli angeli
su una nuvola d’oro
ti avvicini, mi chiami tesoro.
Con le tue mani mi sfiori i
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Accade che un giorno mi svegli
sul tardi, sono solo non sento nessuno,
m’affaccio e guardo lontano,
vedo il lungo viale, vedo le foglie.
Senza più suoni d’intorni, è come
fosse già tutto morto, poi odo dei passi,
guardo e non vedo nessuno.
Sarà
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Mi specchio, e non ti vedo
o almeno non come vorrei
e perciò mi chiedo
se davvero sia mia, quest’anima
che sfuggevole non si mostra;
lei che senza farlo apposta
riflette in me ogni suo perché...
Riflessa anima mia, così in pena per te.
Acceca,
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Quella sera ti fermò
Tu ragazzino con la maglietta a strisce
Lui intimidito, per parlarti da pari
del suo amore, tua sorella.
Altri tempi.
Nel tempo trovasti
in quel giovane innamorato
un fratello maggiore.
Avete condiviso il vostro
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Lieve soffio
accarezza la pelle e i pensieri
che si rincorrono
attraverso un malinconico passato,
rivedo il cielo nero e le stelle
che tentano d’illuminare la notte.
E’ vano il fuggir l’oblìo,
sempre tornano
ad affollare l’anima
ed il cuor
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4042 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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