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Poesie pubblicate: 360’937Autori attivi: 7’472
Gli ultimi 5 iscritti: Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta - Lorenzo Vecchia |
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Le 4045 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Non c'è bisogno
dare la parola
alle tue labbra
te lo leggo negli occhi
mentre bevo amarezza
che avvelena il cuore
Guardando il tuo animo ferito
senza più lacrime
agli angoli degli occhi
Davanti al cuscino
lasci cadere i
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| Rivoli d'acqua salata
si asciugano sulle mie guance,
penetrano nelle mie ossa
lasciando ombre bianche.
Sono lacrime di un pianto lontano
di un'onda antica.
Ascolto ancora una volta
il suono magico della tua voce.
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| Una ventata
ha cancellato attimi stupendi
giorni lontani
s'incamminano in quel mondo
ove solo il ricordo
potrà nuovamente far respirare
Come capelli al vento
il profumo sfiorerà leggero
sensazioni particolari
per un
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| M'invadi l'anima
con quel sorriso
vuoto di ricordi
volati via una livida mattina
come palloncini colorati
regalati al vento
dalla mano ossuta
d'un distratto venditore;
eri mia madre,
e nel tuo sguardo
l'infinita meraviglia
d'una bimba
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| brucia
legna secca nel caminetto
che scoppietta
nel silenzio della stanza
arde
un caldo fuoco d'inverno
nell'aria
il profumo
del caffè appena fatto
seduto
aspetta
che il tempo passi
un anziano di vita vissuta
accendendo una
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| Rughe di terra
che respira l'alito delle montagne
Luogo natio
di innocenti baci e lune d'agosto
San Lorenzo ci guarda
e lacrime e pioggia di stelle cadono
sulle pupille degli ingenui
Fuoco nel cuore dei bimbi che urlano
La ruota del carro
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| Non un velo leggero
da sposa
sul vestito nuovo
pesante
in quel mattino di luglio
per cedere
al tuo destino
senza invitati né confetti.
E' lento
il nodo che si stringe
di sentimenti alla buona
di minestre
e di giorni di festa
e quando
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| E' vuoto di te
quel sorriso
che ruba l'ultima illusione
dietro una porta grigia;
in silenzio,
trasparente e misteriosa
muta
in pensieri inaccessibili.
Eri mia madre;
resta un simulacro
profumato di te,
profumato di dolore.
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| T'osservo mentre
Negli occhi disegno
i desideri delle tue figlie,
somigli ancor più a lei
Lo sai!
Ricordo
i nostri giochi spensierati
tu eri quella che
la voleva sempre vinta
o io non so.
Sei tu quella
che è stata accanto a
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| In questo mare
che è la vita
tu sei il porto
da cui son salpato,
tu sei la brezza
che agita le mie vele,
tu sei la bussola
che mi indica la rotta.
E quando vien la sera
e sale la marea
dei miei dubbi
e delle mie paure,
tu sei il
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| La persi la tua mano
lungo i binari della vita
sentii la stretta allentarsi piano
mentre restavo, di giorno in giorno
un po' più sola
quando quei piccoli sogni
di bambina
sparirono lontano
il silenzio sempre di più,
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| Con gli occhi della memoria
rivedo mio padre.
Nella mia immagine
riflessa allo specchio
ricerco invano
qualcosa di suo.
Sovrappongo la sua figura alla mia
e sorridiamo
mentre alle nostre spalle
fa capolino un nuovo giorno.
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| Gocce su gocce
le sento cadere
come pioggia nell'immenso mare
del mio dolore,
mi sostengo ai ricordi
e al loro piacevole sapore
che amari paiono fluttuare
nelle correnti del mio sapere.
Chissà se mai a riva
tornerò
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| Sei tu
affacciata alla tua finestra,
che ogni sera guardavi andare a letto il sole
e il crescere del tramonto.
Sei tu
che respiravi a cuor pieno il profumo dell'erba accarezzata dal vento,
il vortice intenso dei profumi boschivi
e poi pian piano
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| Ormai è solitaria la vigna che amasti
nel rito di parole cadute
come foglie rosse, al suolo.
Solo ora pesano i silenzi
e le parole non dette
volteggiano impazzite,
negli atri della memoria.
Passi titani
risuonano tra le mura
ad
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| Tradita fiducia!
nuvole amare di parole
infrangono il mio domani
nell'eco di una voce antica.
Non verrò più
a cercarti alla tua tomba
Annullerò il passato
fonte di dolori
ne ti cercherò
nei silenzi del
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| A me n'u' mà voluta Mamma mia
e quanno janno detto d'aspettà n'pupetto
pà vergogna
siccome n'esisteva ancora er cassonetto
decise poi comunque de buttamme via.
Così appena dopo er parto
ortre ar rito
der solito
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| Tutto
vorrei per te
che nascesti dal mio amore,
quante domande
e risposte da trovare
che sempre più
s'oscurano nel sole
troppo silenzio
ho fatto attraversare
tenendo sotto vetro il cuore,
a questa vita
bella e dura da morire
fatta
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| L'aria del lettino è minima
vorrei darti più spazio e respiro
avvolgendoti in morbido abbraccio
dirti che è solo un brutto sogno
come facevo quando eri bambino,
sembri ancora cosi indifeso, figlio mio...
Baci e carezze non
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| Chiudo gli occhi
e mi perdo nel mare dei ricordi.
Vibra la pelle
accarezzata dalla tua voce pacata.
Mi scalda il sole
ma sono i tuoi abbracci a scaldarmi.
Sei qui, ti sento.
Vivi in me.
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| Dove ti sei nascosto?
lungo i filari di campagna
un passo sfiorava gli altri
fuggivano le scarpe
oltre i miei sguardi
fermi sulla porta
oltre i sogni all'ombra
fermi sotto i salici
oltre il tuo specchio
fermo s'un muro
oltre le mie
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| Hai reclinato il capo sul guanciale
e ho visto gli occhi ed il respiro spenti
vinta all'estremo da un feroce male
sopportato fin lì senza lamenti.
Per tutti noi sei stata eccezionale
e spero che lassù, spinta dai venti,
la mia voce
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| Mi struggo di sogni,
sovente ritornano immagini
sbiadite, luci colorate,
profumo di zucchero filato,
risate echeggiano nella mia mente,
come una giostra in continuo movimento...
Ti aspetto in quei sogni,
ogni notte,
ogni giorno,
per sentire
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| Parlami
di quand'ero bambina
di quando la vita
forse a tratti
sembrava una minuscola
nuvola rosa...
raccontami
di quei disegni a matita
di come io ero
di ciò che sentivo
che adesso
si adagia
lascivo
su un nero cuscino
che il bianco
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| Aurore silenti,
maree fermissime
i tuoi occhi
vedranno,
e fiori di luce
nel cuore tuo
di bambina
che gioca sull'acqua.
Lascia le tue
labbra
sgorgare dal viso
in parole di sole,
quando
lieve e distratta
sorridi
e sembra l'anima
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| Ho ricalcato i boschi dell'infanzia
ho respirato ancora aria pulita,
ho chiuso gli occhi
volavo in altalena.
Solida e forte tra due alte querce,
sellino in legno e morbido cuscino.
Le braccia forti di papà gioioso,
in alto in alto ancora e
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| Cambiò il mio universo
quando ti vidi madre
mosso il pancione
ai rintocchi di un essere incombente
e negli occhi una speranza
infinita l'anima
ebbra di gioia
futuro di bambino
palpito d'amore
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| Nonna
eri braciere ardente
eri sorriso raccolto
treccia di capelli chiusa da forcine
Mano ricolma di mele
Ho bevuto innocenza dalle tue parole
Candore di esistere
Orgoglio di battere i piedi al suolo
La testa piegata tra le mani
non ho vegliato
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| Piccina or sei diventata
consumata dalla vita
come fiamma che
consuma la candela.
Le mani forgiate
dai mille mestieri
si muovono stanche
e con fatica.
Donna d'altri tempi
severo, lo sguardo
cela dolcezze
fra le rughe del tuo viso.
Mi
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| Di te provo a scrivere
del nostro primo abbraccio
dopo tanti incontri spiati.
Tu non la ricordi bene
la calda giornata di luglio
ma io non posso dimenticare
quella paura e quel dolore
che entrambi abbiamo sofferto
per conoscerci
e quell'ansia
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| Nei riflessi degli occhi tuoi
mi rivedo ancora bambina
quando con tenerezza
infinita prendevi la mia
piccola mano
e accompagnavi i miei passi
lontano.
Quale fu quel giorno
che da te mi strapparono
via e più non mi rivedesti
se non con
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4045 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3631 al n° 3660.
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