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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 4052 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Acre l’odore del tempo che fu,
volato tra fronde di alberi, abeti e oleandri al sole.
Arroccamento di casupole rivolte al cielo,
bisbigli, suoni e profumi d’amicizia,
parentela, umiltà divider gioie e dolori.
Padre, sul gradino a sostar la
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Seduto a terra,
un vecchio,
le spalle apppoggiate
alle pericolanti pareti
di quella che forse un tempo
è stata l’aula di una scuola,
fissa, sperduto,
il nulla che gli resta.
Inconsapevole,
in attesa di una madre
che forse è inutile
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Avanzi intorno al tavolo (di un altro Natale)
luce di ieri
amara la rima con pensieri
una nebbia che poi assale
il tempo scava un
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Figlio mio,
che dal cuore vieni,
tendi la tua mano
al rosso acceso
della primavera che ti abita.
Dipingi con cura
ogni dettaglio dei tuoi sogni,
scrivi il tuo libro e cambia pagina ogni giorno.
Arriveranno tutte le stagioni
anche per te
e che
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Nella pioggia dei ricordi, tu, sempre
nel giardino della vita non manchi
in questo mare d’inverno il pensiero
di poterti abbracciare ancora una volta.
Le notti, i furtivi camminamenti
chiudo gli occhi e immagino nell’oltre
una tenue piuma
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Nonno sì e nonna no
questa nenia a chi la do
la daremo a sora vita
grazie a voi la più squisita
perché siete un porto franco
per un cuore colmo e stanco
in quest’orrida maniera
sulla squallida raggiera
dove tutti fanno a gara
giusto al netto
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Uno sguardo lieve
che intenerisce
che placa
che sgretola
che apre a nuova vita.
Un contatto epidermico
che colma vuoti
che appaga desideri remoti.
Un abbraccio lungo
che scioglie ghiacciai eterni
che ridà battito al cuore.
che purifica
che
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Indossi quel grembiule nero,
immagini remote di età spensierata.
I tuoi occhi brillano al continuo
“vedrai, incontrerai,
conoscerai, imparerai”.
Ma non ti bastano!
Non ti senti pronto,
nel tuo cuore raccogli
le normali paure del
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Guardo gli alti steli dell’elianto tuberoso
e i suoi lucenti fiori gialli e sussurro loro
oggi dodici di ottobre nel libro della storia
si ricorda la scoperta dell’America terra
di origine dei vostri antichi genitori e pur
oggi nel calendario che
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Verser des notes de couleurs,
Au fin fond de nos coeurs meurtris.
Livrant des batailles, par amour maternel.
En toi se terrent des fêlures et des chants de merveilles.
Réfléchissant à la théorie des huit mondes,
inscrite sur le parchemin de ta
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Lungo il percorso un tempo ingrato,
vite si staccano da noi, lacrime
che feriscono il cuore .
Una famiglia sempre più piccola
mani che lasciano la presa, anima
che voglia non ha più di pretese.
Lungo il percorso un tempo ingrato
ali spezzate
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Nel mio giardino,
nascoste, tra piante in fiore
e minuscoli sassolini bianchi,
ci sono due tegole.
Preziose ai miei occhi,
non per chi le guarda
distrattamente.
Una è spezzata,
come i miei ricordi, senza ritorno,
di un tempo in cui per me
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La luce
che hai sul viso
è una piccola carezza
che il giorno dona
a chi ha il dolore
disegnato sulla pelle
e non c’è motivo
di versare lacrime
sul velo del cielo.
Il buio
che hai nel cuore
svanirà dolcemente
ombra su ombra
e noi
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| Fai un tratto di strada con me
fra un passo e l’altro,
una fragola, un fiore, tante storie.
Mentre un giorno via l’altro
mi avvicina
alla tua
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L’ora che mi culla
quella che il dolore invade
l’ora che cattura
quella che scopre la Verità
è infinitamente dolce
canta con la tua voce oltre il limite
delizia del cuore e della mente.
Infiniti vortici mi catturano
arsura che mi rende
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Ieri solo centoventi anni avresti compiuto
non ne sono mica passati poi tanti
.
come non ricordare i nostri colloqui
parole su parole riempivano mattino o pomeriggio
in quella stanza diventata la tua casetta
che non volevi abbandonare
ma si sa il
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Parlai all’amore quel dì,
del 9 luglio 1978
ed indossai l’abito bianco
dal candor di un giglio profumato.
Anima pura e amor sincero,
fummo due cuori a batter in uno.
Parlò l’amore,
fummo angeli sereni,
andammo con la gioia nel cuore,
ad unir
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Al giungere d’ogni primavera
col caldo tepore che s’annuncia
della vita, dell’amor che spera
al sorriso d’ogni giorno che pronuncia.
Prendi la mia mano pargolo mio
stringila forte e non lasciarla mai,
lungo sarà il viaggio per le accese
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Sai che c’è un sottile strato
di polvere sugli armadi, sugli scaffali
più alti...
Non è stata dimenticata, no,
la polvere sa di essere lì
ha la coscienza di tutti i pensieri
di questa casa.
Ne conosce le parole, gli anni...
Delle porte, dei
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Due visi di vecchi stampati in bianco
e nero su fredda marmorea ceramica son
qui fissati su loculi che tengono da anni
dei nonni di mio padre le consumate ossa
in questo cimitero di campagna dove da qui
poco lontano scorre il Ticino verso il Po
qui
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Malgrado a volte sembri,
che dall’alto ti guardiamo,
Nonna, l’apparenza inganna,
noi dal basso t’ammiriamo.
Il destino è stato infame,
s’una sedia t’ha legata,
divenuta poi il tuo trono,
ove regni da sovrana.
Una vita di preghiere,
per i
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L’alba ti dona la sua luce,
il tuo viso si fa una festa,
la parola, mamma, ti veste.
ti fa bella, ti fa essere l’attesa:
di una gioia, di mille ricordi.
Attorno a te ogni vita si rallegra,
ogni fiore vive l’attimo atteso
e nel tuo nome
il cuore
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Per una mamma è un donarsi unico
ai figli suoi fino alla fine della sua
esistenza un dare senza chiedere
mai nulla: gli sbagli perdonare
e i dolori consolare e il rialzar
dagli inciampi e poi dalle cadute,
figli che crescon e che agli occhi
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Sto pensando a te,
in un giorno di festa
non uno come gli altri,
eppure non so
estrapolare
materializzare
esprimere
il sentimento
quello che ho nel cuore
e
vedo
galleggiare
primeggiàre
esistere
prepotentemente
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Sei in quel tempo tra vita e morte
ultimo viaggio ad incontrar l’eterno.
Rivedo quel tempo ove
ad incontrarci andammo,
un insieme compito,
ove ogni tassello incastonava con l’altro,
ad unione familiare fu il nostro andare.
Giorni in fatal gioie e
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Eppure già c’era il presagio
di un Febbraio smarrito al filo della fronte
nel suono scorporato dall’inizio del cammino:
era l’ora del tempo che sfronda
e dell’ombra tua - che sapevi infinita - a spiare in lontananza.
E noi qui, ora, singhiozzi di
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Lia |
09/02/2023 20:44 | 991 |
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Sorella
ho sulle labbra tutto il tempo per volerti bene
eppure meno ti parlo e più lo perdo.
Io e te
siamo l’ossimoro di questa esistenza,
siamo due ali di crisalide,
chiuse e tappate,
nate insieme nell’infanzia.
Crescendo ci allontanammo quanto
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All’imbrunire quando tutto tace
e il lago par addormentarsi
che la brezza più dai monti cade
ecco d’ali un frullar presso la riva
gabbiani cigni piccioni anatre
selvatiche e poi lì presso una bimba
bionda tutto di rosa di color vestita
allegra
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| Quella volta che non vista
ti ho visto piangere, e ho capito
che dietro la corteccia
ruvida, dietro i silenzi
sofferti, era più viva che mai
e per noi si dibatteva
la tua anima.
La vita dentro di te
andava piegando i suoi rami,
ma il tuo
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Una giornata come tante
un sole accecante
veglia su di voi...
passi affrettati
per un pericolo in arrivo
vi hanno messo in agitazione...
e poi il terribile impatto...
una sirena si ode in lontananza...
non c’è tempo da perdere
bisogna fare
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E ora che ti ho tra le braccia
sono lì che ti guardo
e non so cosa dire.
Avevo sempre pensato
a un momento simile
e continuo a guardarti pensando
agli anni che ti aspettano
per crescere.
Ti vorrei vedere
nelle tue scoperte
nelle tue
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4052 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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