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Le 4042 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Bella,
esprimeva luce.
Aperta,
trasudava vita.
Inondava il cuore.
Lei sono io bambino,
che le dicevo
"non morire mai"!
Smagliante,
prorompente,
spigliata,
espansiva,
mia madre
mi guardava.
E capiva.
E,
nel mondo,
non si
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quello che non ti ho mai detto
ora su quel letto esangue
mostri il volto del dolore
resta il peso dell'attesa
la nostra faccia appesa
all'illusione e la speranza
sembra vana
ti dirò
e le parole saranno un soffio
una carezza lieve
un
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Stanca affranta
ho respirato nelle notti solitarie
ho volato attraverso i ricordi
che plasmavo nel tempo
sentivo le parole della pioggia
raccontavano
gesti di un passato che non torna più
pioggia lenta sui muri di quella casa
odo le
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Vaga nel venticello una lanugine di pioppi
come neve di una primavera attardata
insieme alle temerarie capriole delle rondini
in volo verso chissà dove e chissà chi
Nel giardino sfatto della nostra casa
Vi ho salutato una volta per
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Sento ancora i suoi piccoli passi.
Era gracile, era dolce
era mia madre
che arrivava ogni notte
a rimboccarmi le coperte,
baciandomi teneramente.
Era mia madre.
Piansi tanto
il giorno che se ne andò.
Mi crollò il mondo
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Perché per voi
era così naturale vivere,
lottare perché i figli non sapessero,
lavorare perché non patissero
le vostre mancanze,
e dove prendevate tutta la forza e la speranza
non so, ora, che sono
senza entusiasmi e
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Mavec |
06/04/2016 10:10| 563 |
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Dal mare s'innalzano
riverberi di colori
son spezie rare
odorano d'altri monti
fiaccola mai spenta
pacata tristezza
infuso d'incenso
mescolanza di pensieri fragranza
di un tempo sfocato
mai cancellato
declinar il ristoro sulla
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Non è stato un gioco la vita,
per quelle mani tremanti
e bagnate di sudore.
Non erano vuoti i giorni,
passati, sotto il sole cocente che bruciava anche gli anni,
che attraversavano il tempo.
Immenso,
era il tuo essere padre,
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| E come la folgore
che trafigge e invade e incenerisce
sei stata trafitta
penetrata
incenerita
dal dolore che irrompe senza annunciarsi
quel dolore che ti ha attraversata
e come sempre
inseguo e azzardo inutili rimedi
cerotti per l’anima
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Gli occhiali dorati
non mettono in risalto
le lacrime lucenti
e piene di luce.
Tu,
onda di cultura piena
non hai un pianto lamentoso
e dal nulla,
come un regalo,
dai lustro a chi
con te
e per te, ricorda.
Possa Dio misericordioso
chiamarti
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vestivi di purezza
l'aria cinguettava a festa
il sole arrivato senza invito
tra le sue mani ci accoglieva
i minuti appesi alle pareti della chiesa
il tuo braccio decorava il mio
del domani poche certezze
l'unica
al tuo risveglio ci sarei stato
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Midesa |
16/05/2010 09:55 | 6869 |
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Corre il tempo e mai si stanca
riesce a fare i cento, nel batter di ciglia
ma tu, in quel tempo, sarai già lì vicina
poco prima è in mezzofondo
avanza, si ... quasi scomposto
sarai di resistenza, in brizzolata insistenza
ma
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Se solo il cielo
mi donasse questa sera
una stella
ritroverei la bambina che conosco,
in quelle notti con il cuore nel sogno,
che spensierata con occhi aperti di sorriso correva sulla spiaggia.
Un plenilunio rispecchiato
sul mare ondeggiante
ove
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| Fluttuano in fondo all’anima
come onde in alto mare
ricordi vivi
nitide immagini di te
che riportavi a casa il tuo corpo stanco
insieme al tuo amore
e la tua allegria.
Con gli occhi e col cuore di bambina
mi sentivo
una piccola fata
una
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| Cullavi un bimbo
vestito di baci
che il padre chiamava
“su Brabarascinu”.
Un giorno
ornato di rose
volasti tra gli angeli!
Sognavi
di tenerlo per mano
e volare come farfalle.
Senza paura lo riportavi
alla piccola tomba,
dove sulla
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| Con vigore la zia pedala
capelli al vento con il bimbo
aggrappato al seggiolino
nella calda estate ternana.
Ai giardini si rallegra
e mostra il bel sorriso,
eccolo dalla collina
scender di corsa
a veder pesciolini,
forte scuote l'acqua
con i
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| Tra odori di melograno e canne di bambù
apro il cassetto degli anni
e, stupito, spalanco gli occhi ai ricordi
di quando giocavo d’estate nei campi
coi
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| Freddo il tempo
avvolge le ore in un giorno
quando di beltà splendea l'inverno
al suon della tua voce
mi passano i ricordi tra le mani
dei tuoi occhi, il sorriso acceso
e della storia, la neve sciolta.
Passa la vita,
e tu, nel mio
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| Dono di una favola
vissuta di sorrisi
spazzata dal vento
nei capelli intrisi
giovane come il noce
dalla nobile terra
sentimenti tenor di voce
vuota di paure
arresa ai palpiti cresciuti
di sconosciuta guerra
Semi d’amore le tue parole
nude come il
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Ho scritto
questa piccola poesia
ora
per te
Madre mia.
Non ti ho mai detto
grazie
per il tuo esempio
di coraggio
per la tua dignità
nell’affrontare
i marosi
della breve vita
e accettare
tante spine.
Dei tuoi giorni
hai
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Nel silenzio del tuo addio
si nasconde più di un sospiro...
ora ogni nuovo giorno non porta più con sé
il fascino d’esser vissuto
Mi manca il tuo saluto...
così come il tuo essermi accanto
nel tuo camminar lento e
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| Dolce mamma
amica mia!
Hai un dolce sorriso per me
e per ogni figlio
da te generato.
Dolce mamma
sorella mia!
Ti sogno e t'abbraccio
ti bacio e t'adoro
il mio sole sarai
ora e sempre, lo sai.
Dolce mamma
mio nido amato
mio dolce cuscino
su
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| Ecco, mi faccio fitta
da dolmen di legno con stipiti aperti
su folle di un nome. Troppo cielo,
bianco annuvolare di sguardi, nera
sutura a coltivare inverno. E intorno
inconsapevole distonia che muove Marzo.
E' incedere su pietre smarrite
e
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Lia |
05/03/2016 21:45 | 1552 |
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| E se ne andò...
Partì verso la schiera dei trapassati
in una sera d'aprile ormai lontano
giorni in cui i fiori dei ciliegi selvatici
si concedono nel loro candore
ad una montagna ancora assopita
pennellate di un pittore
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| Come stai crescendo,
mio piccino bello,
ora hai quattro anni
e sei speciale
sai fare giochi,
canti e marachelle
ai nonni,
alla mamma e al papà.
Quando esci
a passeggiare sorridi,
ti diverti con gli altri bimbi.
Esci, vai in
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| e, a te
mio piccolo fiore
che non vedrò crescere
fiorire, sbocciare, amare
dedico questa mia ode, e
a te
mio germoglio in essere
che ridi al sole e alla luna
che splendi più di loro
con il tuo luminoso sorriso
dedico questi miei
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| E’ un mostro
artiglio di ghiaccio
nero, sputa veleno
spada di fuoco
divora tutto
Dal letto, lo guardo
mi lega il pensiero
ride beffardo
frantuma cristallo
Se faccio per muovere
le gambe son bronzo
una croce metallo
che scava dentro
Non
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| Figlia,
figlia mia,
solo questo
di te, mi resta:
l'averti dentro,
e non poterti
avere...
Tu
non sai
il male che mi fai, ferendomi
nel cuore
e nel
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Mi insegni ogni sera
che il colore può sbavare
e oltrepassare i confini dei contorni.
Non lo sai che le flotte aeree
possono essere di cartone e colla,
tutt'al più di plastica?
Ignara del tuo giorno
tra giganti in
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come l’impressione
che qualcosa stia cambiando,
dolcemente trafitto il cuore mio
nel momento magico
di questo unico evento,
un altro maggiorenne.
Ritornano alla mente
e rimbombano negli occhi
i pianti e sento gl’occhi suoi
appena nati,
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Dove sei?
madre di me stessa non ho più artigli.
Consumata infine ogni collera
ora
senza preavviso né difese
vorrei ancora indovinare quella luce
troppo debole per essere asilo
- ma oggi assomiglia a un sole -
Separarsi
vuol
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4042 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1021 al n° 1050.
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