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Le 6116 poesie in esclusiva dell'argomento "Erotismo"
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Queste poesie sono di contenuto erotico: se possono turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerle.
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Supplici gli occhi
e desideri invocati
senza pudori
sciolti e densi
come gli umori
dai quali ne traggo il mio dissetarmi,
è alla fonte dove nasce il rigagnolo
che mi soffermo e d’istinto bevo,
avvinghiato al tuo corpo
vivo l’attimo e mi
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ti colsi alla sprovvista nuda matrona
dalle burrose forme simile alle dee greche
pelle di luna umida di piaceri incofessabili
vulnerabile nelle mie braccia grandi
dal retro dell'anima ti presi con tenero candore
di sinuose
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Annuso ogni centimetro di pelle,
racchiudendoti fra le dita
mentre la vampa
infiamma come rosso incendio.
Ci ricopre il buio anelante,
la voce dei sospiri frementi
nell'ombra umida che scopre veli di perlacea nudità.
Corpi assemblati
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E iniziamo a ballare,
lentamente,
come in trance.
Gli sguardi sognanti.
Ma non ci dimeniamo... non seguiamo la musica.
Il ballo è una scusa per stare più vicini...
occhi negli occhi,
immersi nella magia di luci velate.
Sfioro
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Melograni aperti
sono le tue labbra,
dei colori del frutto si pregiano
e, succose nell’atto
regalano quel piacere infinito
che voglio corrispondere
come se fossimo una unica goccia di succo
e, non mi distacco in nessun modo
dai sentieri che
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Si sciolse, il tuo sangue
dentro la mia lingua muta
assonanza perfetta,
prossima, della fiamma accesa
spinta organica, più silenziosa
poi la tua
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Nutrimi del tuo intimo
spogliandomi dal pudore.
Lascia che le mani,
ti plasmino...
come creta.
Lasciati comporre dai tasselli mancanti
di un puzzle carico di passione.
Le membra strisciano come serpenti
che avidi avvolgono il tuo mallo.
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il consueto mistero incombente
che proviene incessante
dal basso ventre
dove noi ci siamo dilettati
nei nostri passati
nelle letture dei nostri corpi,
prefazioni e rituali
senza nessuna pudicizia nell’amare
e detestandoci vicendevolmente
ci siamo
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Ti baciai imprudente, colto dal tuo fascino, dalla tua verve,
sudai tumultuoso appresso il tuo seno odoroso di genuinità.
Poi accarezzai la tua epidermide ricca di delizia ed emozioni sublimi
che torsero in due la mia esageratamente eccitata
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I lineamenti del tuo corpo, del tuo viso,
sono il confine tra inferno e paradiso.
Ovunque sento il tuo profumo,
ovunque odo il tuo richiamo;
ti desidero adesso
e aspettar più non posso.
La mia voglia di te straripa
come un torrente in piena,
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Cala lento e caldo
il tramonto dalla tua bocca
a profumare l’attesa
vestita di silenzio
e bisbiglio di dita.
Prenditi tutto
lasciami solo il vuoto
dentro gli occhi
volati via
nell’estasi di un’alba dorata
che indossa la tua
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Ora immagina ci sia tu
intrappolato tra marmoree convergenze
a dimenarti lambire bordi incidere la crosta
scorrere lento confluire in acque fonde
E intorno il vento nel sobbalzo delle foglie
su silenziosi acquitrini sul nudo
delle gambe rubato
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inarchi le spade della follia gemente
puledra selvaggia dal manto astrale
pungente odorosa di femmina in calore
fra le mani danzi come una rosa
fluttuante alla brezza del mattino autunnale
baciandoti i capezzoli turgidi avidamente
a briglie
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ti chiusi in un battito di lingua
gli orifizi umettati di piaceri ancestrali
inseguendo con le dita bagnate dalla saliva
gl'intrecciati appetiti peccaminosi
nel sentirti presa dalla virilità perversa
gridando poi parole sconce
-che gli
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 | Annego il fuoco
tra le labbra
rosso vino
ed è pioggia
la voce di un respiro
che cammina la mia pelle
quando la luna
sospira
le
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| e frondasti con la lingua impertinente
fin sotto all'intimo bagnato di voglie
sentendoti colare fino all'inguine
divorato dal perenne fuoco della lussuria
mugolavi come un treno a vapore
percependoti d'esser galleria
ed io locomotiva in
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Incollati siamo...
in una spirale
ci ingurgitiamo a parole affamate
nei nostri sobborghi
così ingordi
dei nostri ingorghi...
Mangiamoci a bocche piene
sciogliendoci con le chimere
queste catene...
che bel succo anela
questo
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Mi sono ripromessa,
di non guardare più
nel profondo,
dei tuoi occhi azzurri.
Ci sono pendii scivolosi,
senza appigli,
si cade spesso
e ci si rotola cuore su cuore.
Lasciando che la pioggia,
bagni i corpi,
intrisi di sudore e fango.
Mi sono
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Sul tuo dolce incavo,
tra i seni tumescenti,
con la lingua e con la mano
accendo i sensi...
la mente si arrende
e la fantasia rapisce i pensieri
la tua bocca si concede
lungo gli accaldati sentieri
stringe e avvolge la pelle
con le turgide
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Ci frughiamo curiosi e sapienti
scansando ostacoli...
arsi dall’impellenza
Forse è una lacrima
di una gioia irrefrenabile
o una goccia di sudore
che ho visto brillare sulla tua fronte
a bagnarci la pelle
Voglio smarrirmi nei sensi
in un
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I fianchi nudi attendono le dita,
la carezza ascendente
sulle curve e le colline
mentre la schiena si inarca
al brivido che sale
corda che si tende verso la cima
lento il movimento
onda calda in un crescendo
piano punta verso l'apice
Scala
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| Sabyr |
03/07/2017 11:53| 4066 |
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Mi specchio dentro te,
afferro il desiderio che sale,
irrefrenabile,
come un treno in corsa verso la follia.
Sorseggio l’attimo
su lenzuola che si bagnano di peccato
e siamo lì, a saziare ogni voglia,
come anime bisognose.
Tu affoghi
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Sovrano dell'onde
nutre piacere
quando passione carezza
incavo d'amore,
esplora rifugio
in ogni nuvola di cielo,
nell'aria contempla trasparente velo.
Pianeta nascosto nell'universo
dell'anima dove tutto si fa gioco
e sensuale
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Piove.
Da lontano lampi improvvisi,
squarciano il buio di questa stanza
ed io,
dal letto di fronte,
guardo fuori la finestra
e penso.
Un vento fresco, mi carezza,
come mani di un’ amante passionale,
anima e corpo,
si spogliano a quel sentire
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 | Sei la mia rossa anima imperante
luna riaccesa a sangue nella notte
e le mie ali a centomila a frotte
si alzano dal foglio della vita
e scrivono su pagine impazienti
i palpiti d’amore i più invadenti.
Sei la mia forza frutto
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Respiriamo il nostro impero
tra due baci e una carezza
mentre il sole si riposa
dentro un dubbio e una certezza.
Tu ricami frasi fatte
con la bocca tua di giada
io ti canto il mio passato
tra una rosa e la rugiada.
Ti sento palpitare con
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Nel tuo respiro
mi immergo
come l’onda nel mare
e le nuvole nel cielo
Le tue mani sulla pelle
sabbia calda fra
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E in questi giochi a due a tre con lena
combatto col tuo essere una jena
né ridens né sovrana ma tiranna
che accende ogni momento con gli osanna
la febbre che mi prende e si impossessa
retaggio di perfetta diavolessa
di tutta la
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Ti voglio non lo so perché ti sento
e il mondo in questa alcova
si arrende alle tue mani e resta acceso
e non conosce freni e pentimento.
Ti sfamo con la carne ed inatteso
tu giungi nel silenzio
e a tocchi spendi il mio coinvolgimento
nel
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Invitato nelle tua barca
ti amo
e in te mi adagio
dentro il tuo fiume
agitato e cocente
navigando nelle tue fenditure
fatte di arcate di gallerie
di desiderio penetrante
mosso e rievocato
sbattuto e assetato
in cui fremo aggrappato
in cerca di
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Sogno diviene carne
carne diviene sogno.
Scultura di brividi
su marmorei profili,
adornati da coltre
di luccicanti umori.
Nell’umida terra
morbida radica s’insinua
a lambire chetando l’arsura
rivoli profumati
di muschio e patchouli.
Sottili
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6116 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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