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Le 6622 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Tradita dai sogni
nella casa segreta
solo una radura
è rimasta tra le mura
Punita dal cuoio
con le corde del cielo
una volta di stelle
fra le nuvole sul vento
Sfiorata nel cuore
ma mai toccata
la pelle si è sciolta
in un velluto di
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Travasa la sera
i colori lassù sul colle
e scende la donna
con la figlioletta per mano,
è sola quella mamma
il suo uomo non torna.
La Russia è lontana,
la storia è triste,
la notte ritorna,
ma lui, non torna.
Si ferma giocare quella bimba
nella
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Come fenice, aspiri alla vita
risorgi al giorno
elegante, sofisticata, sportiva, sensuale
e sempre donna
il tuo sguardo va oltre l’orizzonte
ora un profondo mare
ora deserto bruciato dal sole,
le tue labbra serbano promesse,
il tuo grembo energia
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| Accarezzo l’idea
che mi proietta a te
vivida aurora d’inverno;
aridità
nel pendio del tuo viso
occhi di Terebinto
e sorriso
di fior di melograno
contorni di luce
e occhiata
oltre i suoi ruderi
fenditure
di mille
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| Scintilla uno sguardo
ed accende un destino
sorridendo al suo cuore
che invita a danzare
a lente melodie sotto
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| Oggi in quest’ultimo giorno dell’anno
del Sgnor duemilaediciotto non so perchò
mi sei vecchia figura tornata in mente,
eran mi par gli anni sessanta, ricordo
che molto piacevi alla signora Gemma
la cara nonna di un mio caro amico:
ogni mattina
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| Un vecchio merlo nero le foglie
morte muoveva lì cadute sotto
l’albero del tiglio nel giardino
alla ricerca vogliosa di un lombrico
poi dopo tanto ma non fruttuoso
lavorio tanto deluso se ne allontanava,
pur agitavo io un dì smuovevo
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Preferirei non esser nato
e non viver nell’angoscia
di ciò che l’assurda vita
mi ha tristemente riservato.
E ora come potrò respirare
senza più nell’aria
il loro profumo di Natale
sparito nell’oblio infernale.
Mi potesse almeno raccontare
il
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L’alba mi sveglia
e sono subito nella luce.
Lo specchio mi ricorda
la mia giovinezza
e le sue canzoni e i balli
al chiaro della luna.
La campana delle ore
mi dà il tempo della scuola,
e subito un sospiro,
di speranza e di paura.
Ma la bellezza
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Gli occhi delle donne
dietro un velo nero,
celano chicchi di gioia,
laghi di nera tristezza,
pozzi colmi
di tempestosa acqua.
Gli occhi delle donne
dietro un velo nero
al riparo da insulti
e lodi.
Anonime anime grigie,
madri di figlie
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Cosa posso
io scrivere
se non poesia?
Notte e giorno
lunghi romanzi
nella mia testa
scrivo
con personaggi
e drammatici intrecci
Quando la penna
afferro e il foglio
dal petto
un grido
sento
uno solo
e tutta l’urgenza
in cui questo
si
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hy ju |
17/12/2018 22:13| 1533 |
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frasi di rose e di viole
scritte con l’inchiostro di un arcobaleno
pagina di un nuovo mondo
come un’alba spettinata dal tempo
luce che cerca nell’anima la sua verità
timida affronta come un gigante i giorni
come un filo d’erba che non si arrende al
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Midesa |
13/12/2018 15:37 | 2371 |
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Le scrissi in quei mesi di un passato
ormai lontano tre o quattro cartoline
colorate, fiori quali non ricordo
su una faccia, sì, forse su una,
mi pare, rose rosse, e sul retro
francobollo cognome nome l’indirizzo
poi brevi poesiol in cerca
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Del proprio pudore
l’espressione sincera
non macchia l’amore
e nel racconto vissuto
di piena (in) coscienza
il tempo ha divorato l’istante
non contano più di una virgola
i pensieri che chiedono -aiuto
ecco, questa realtà si chiama
-del
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Nel tempo d’andar capita con i ricordi
a quel tempo antico nostro, al dir mio
perché mi odi tanto muto fu allor
il labbro tuo se puoi oggi sospira
al vento ove tu sia passati son più
di sessantanni la risposta saprò
infin qual fu allor quell’error
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bocconi di droga che strozzarono i tuoi respiri innocenti di bambina
tu che hai licenziato dio nella tua oscena fragilità
stupro di una luce sbandata senza più poesia
pure le soffocate parole di paura sono morte sole
accartocciato silenzio bagnato
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Non sono una donna
che dice di “Sì”,
ma sono una donna
che dice di “No”,
perché sto cercando
un uomo sincero
che possa donarmi
l’amore più vero!
Gli uomini invece
son tutti così,
ti fanno la corte
per giungere ... lì,
a me ciò non
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Non sono rose
le parole soffocate dal grido di dolore,
i sogni rubati all’anima
oramai rotta dal pianto.
Il cielo s’è vestito di nero
mentre il cuore,
frantumato s’è perso
dentro un orizzonte smorto.
Non sono rose, ne carezze,
le mani che,
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Se la schiena di una donna
potesse parlare,
racconterebbe di carezze e baci
tra la nuca e il collo,
di mani forti che la sfiorano,
nella danza più antica del mondo.
Se la schiena di una donna
potesse parlare,
racconterebbe di sguardi
sfuggenti...
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Un fiore -vuole essere amato
un dono -come tale apprezzato
abita il mondo senza vergogna
sogna e fugge da ogni menzogna
un germoglio capace di sbocciare
tra quelle mani pronte a cullare
parole che trasformano nuvole
in disegni che sembrano
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Taci!
Io non dirò nulla.
Ci saranno silenzi
carichi di parole non dette,
di mani a chiudere le bocche.
Taci!
Io non dirò nulla,
mentre altre lacrime
ingrossano torrenti
che mai porteranno al mare.
Taci e subisci,
taci e nascondi,
taci e
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Tu con la testa nella sabbia non ricordi nulla!
Tutti i momenti s’infrangono sugli scogli
e coperti dall’onda riemergono alterati dall’odio.
Non sei più la stessa!
Non scendi le scale con allegria.
Lento si aliena l’entusiasmo.
Non ti ribelli più
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Giungi al mio capezzale con aria beffarda
mani tremanti lacrime asciugano
disinvolto il tuo viso
-come lame taglienti-
con occhi di ghiaccio
sono presagio di ciò che m’ attende
non una notte d’amore
non una notte d’amare
una notte di amara
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| Grida la quercia nella tana del leone,
preda nelle grinfie d’artigli e coltelli
goduria d’orrendo desio.
Sei mia bambola del piacere!
Ogni forma di ribellione
incrementa ossesso volere.
Non baci, non carezze
sulla vellutata pelle,
ma... pugni e
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| Donzellette
capaci di donare calore
si ritrovano spesso tra due fuochi
amare o morire
sacrificandosi per chi
per quei bruti senza rispetto
per quei bruti egoisti e senza coscienza
ne vale la pena
credo proprio di no
ma l’amore è cieco
in
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Un grido silente d’afflizione
scuote il poeta decantante l’Amore
che più di se stesso Lei vorrebbe salvare
invocante in ogni dove protezione.
Eppur la sua spada è sempre ardente
per sguainarla contro il male nel presente
che non tocca una Donna
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L’ode dei versi tuoi ancor trastulla
dove scorre il Siri e’l suo fervore;
c’accarezza e bagna i prat’in fiore
poi sfocia a riposar dentro la culla;
lì nel sangue annegò la pia fanciulla
ove perì, frà la poesia e l’amore;
trafitta da daga dritta
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Queste signore cadute hanno fiumi bianchi
anelli di sabbia, seni trasparenti:
a volerle bene è inverno da un’ora.
Mi faccio il mio piccolo posto
dentro l’impalcatura d’un volto
e salgo piani d’emergenza, vedo
il fuoco sulla neve
il sorriso che
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Un raggio di sole
che riscalda il Cuore
le tue parole per me ...
l’aurora più bella che c’è.
Lumi eterni i tuoi occhi
e l’infinito con labbra ritocchi
quando sorridono al mondo
colorando il tramonto.
Inebria vita il seno
nel mio giorno così
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Lei era bella, dolce e gentile,
lui pazzo, abbelliva e demoliva
nel giro di un’ora, urlava,
ma lei, ancora lo amava.
Consumava i suoi giorni
tenendolo per mano
e gli sussurrava:"Ricordi?"
Il tempo fece il suo dovere.
Nasceva un bimbo,
biondo
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Femminea sembianza
delicata, fragile e forte
nascesti dall’uomo?
Non importa, tu sei donna
se tu vorrai, se il fato vorrà
darai nuova vita
nuovo amore.
Tu, sarai madre
dovrai essere forte
ancora più forte
più forte del destino,
in questa vita
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6622 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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