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Poesie pubblicate: 360’926Autori attivi: 7’474
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Le 6626 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Aguzzi come sentimenti di dolore
Anomali alla luce del sole
Apoteosi
Arcaici bagliori di speranza
Taglienti archeggi di arpe
Amatemi
Bieco da morirne subito
Calanca dove riposa la notte
Follia
Derisori del mio animo inquieto
Derelitti i miei
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Gettò un fugace sguardo su tutto,
le si aprì la via inondata di musica - e lei
non poteva accorgersi della luce che portava
nè per quanto vagai inerme tra le guance, alle ginocchia
- scalando meraviglie innominabili sulla
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Dietro la tenda ci sei tu,
che sorridendo fai l'occhiolino
con i lividi nell'anima,
mentre osservi non vista la finestra del mondo.
Tu, splendida creatura fragile,
che doni la vita nel dolore
ed accogli nel tuo abbraccio infinito
le creature
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| L'avverarsi
d'un sogno
da sempre coltivato
poi come un macigno
la crudele verità
lo sconforto ed il
coraggio di non
lasciarsi andare
Fin dal principio
una sola certezza
Rinuncerò alla mia vita
per darla a te
Non
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Nuvole sparse
lasciano cadere
sulla terra arsa
gocce di pianto.
Prolifico vento
che nella notte
urla
il suo dolore.
Donna
che nei verdi
giardini del silenzio
partorisci
i tuoi mille
mistici sogni.
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foglie che resistono al vento
donne
fazzoletti di cielo
in cui piangere
donne
madri
di stelle
che illuminano la notte
donne
fiore
che dal solito cuore
sparge
indifferentemente
petali di lacrime o sorrisi
riparo di fronde
di alberi
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Midesa |
06/08/2011 16:40 | 6113 |
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Notte in controluce
fili di ragno appesi ai sogni
accese isole di me
Con cautela
-fra gli
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Donna, donna, madre
vacillano i passi pesanti
di una vita insulsa,
di infinite e infinite urla soffocate
dalle spremute del frutto ingiusto.
Arrampicandoti allevi figli e dolori
in giorni che non conoscono il miele
ogni cosa s'appoggia come il
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Fragile
nel tempo caduco
di questo volo
e flessa, al vento, immortale
di natura radice
Mi trovi ov'è Dono
Cercami
Nella lacrima che disseta
paure scomposte
e nella carezza ch'acquieta
l'anima, esitante
Nella parola,
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| Fredde umide caverne
atri antri
angelo del focolare
spento
talamo violento
percosse capelli strappati
violentate.
Graffianti graffiti
graffiati
sulle pareti, ammuffiti
della storia reperti.
Uomini violenti
cacciatori abili
inseguono
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| Odore di donna, intrigante fragranza,
un misto di pesca e odore d'organza.
Sapore di donna, lussuriosa pietanza,
gusto armonioso e voglia di danza...
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| Ti ha presa col sorriso
portata dove l'urlo resta muto.
-Inginocchiati- ti ha detto
- per pregare
se il tuo Dio non ha voltato il viso-.
Dolore lancinante
lama affilata nella carne
morta la giovinezza
serrato il varco al sogno.
- E adesso
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Una luna svogliata e pallida
stasera percorre il sestante di cielo
La tua finestra è insonne
spia di ansie erotiche
tra profumate coltri
Ho rubato le piume agli aironi
che volavano alti lassù
per darti le ali
Ho rubato i
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E' stato così veloce il tempo
ed ogni volta
la fine
sembrava sempre più vicina.
Un'anima fragile con una voce fantastica
annegata in vortici d'alcool
e colline di droga.
Gli eccessi del disagio
quello vissuto nel cuore
fuggendo
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| Bella
proporzionata
nelle tue forme vitruviane
ti chiamerò Monna Lisa
sconosciuta
villeggiante
una prugna di eccellenza
di colori vesuviani
sopra
al centro
in mezzo
sotto
sei arrivata
sola
solo
per i nostri occhi.
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| Ho tratto le mie parole
Vezzeggio conclusiva
Su volubilità non mia.
Prima statica
Ora prosaica.
Calmo logorato
Promiscuo ibrido
Il pennello sulla pelle.
Prima lento
Ora scompare.
Sisma discontinuo
Visibile mai
Vedo il mio
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| Ogni donna di aura lucente si cinge
ma che l'uomo vede e non vede,
serena o a volte turbinosa
è a contener le cose che di te traspari: le emozioni.
Se un uomo ha di te preoccupazione
"sente" la tua aura turbolenta, meno viva, un
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lingue di fuoco
spade brandite
da chi non sa
non ti conosce
addosso a te
mani
avide del tuo corpo
dentro te
l'universo donna
strano
incostante
insicuro
ma
fiero
deciso
intelligente
come ognuna di noi
eri una stella
una
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la tela sotto le mani lesta cresce
il tessuto un origami di innocenza
sfiora l'orlo di un pallido azzurro
e nella morsa di un ordito studiato
tesse la tela il ragno
scopre il disegno ottico inganno
vene translucide di sangue pesto
e sotto il peso
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Chi?
Chi ha chiuso
la grande Mente
negli angusti
labirinti
del niente?
Chi vile e malvagio
i pensieri tuoi
più veri
al muro del pianto
ha incatenato...
e con affilata lama
ha reciso
le tue grandi e bianche
Ali.
Mostro vorace
che
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Fra una pletora di abbronzati.
tatuati, lampadati
mi sei comparsa:
la qual cosa m'arride.
Magra, selenica,
irlandese nell'aspetto.
Occhi verdi e chioma vermiglia,
tizianesca creatura
rinascimentalmente
attuale.
Mi agito nel
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senza traccia
come un rossetto lucido
sulle spalle lieve il rossore
pizzica l'orgoglio
nere ciglia di rimmel
- il segno del comando -
non ha voce
ma lascia lividi sulla pelle
oscura un cielo pieno di stelle
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Le incontri per caso,
ti fanno un sorriso,
tu storci un po' il naso
poi cambi nel viso,
d'amore affamato
le vedi più belle...
Sei già innamorato!
Ti liberi il campo,
svaniscono "quelle" e
carpirle per
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Scompigliata
dal vento
la chioma
color paglia,
gli spruzzi salmastri
dell'acqua
bagnano l'orlo
della tua gonna.
Regale e minuta sullo scoglio
guardi lontano,
ed i tuoi occhi verdi
si confondono con il mare.
Sei bella, dorata dal
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Parole che contano le gocce del tempo
occhi assonnati dal groove
abbagliato da fasci di luce colorata
ti crescono ali da divo
Spettatore di varie esperienze
un lancio nel vuoto dell'umanità
psicologo del divenire
tu e lui copule distratte
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M'inacidisce oggi
il solleone
m'innervosisce il tubare del piccione
e l'abbaiare del mio cane
persino quel leggero sventolare
delle gonne frivole al polpaccio
mi rende odioso il camminare
Nessun lo sguardo
su di me
osi posare
per non
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Rosmunda, barbaro vincitor
forzata a disposare,
la coppa che Alboin
ti porse per brindare
al paterno cervello
ben sapevi ospitale.
Tremenda l'obbedienza ti costrinse,
di finta ebbrezza colorito il viso,
ad empia libagion di rosso
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Nelle pupille nere e senza fondo
s'agita il magma ribelle
e incandescente
dei tuoi sentimenti
più tuoi
Non cerco la tua giovinezza
tra i piccoli dispetti del tempo
intorno agli occhi
Cerco il sapore di donna matura
che sa donare e
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Dolce fanciulla nata dal mare,
accarezzi gli scogli
coi tuoi piedi di spuma,
le gambe son onde
che toccano il cielo
Son nubi i capelli
che danzano al vento,
orizzonte le braccia
che calde mi stringono
Dolce fanciulla di sale e
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C'era una volta una bambina
libera nella sua gonfia gonnellina
e un prato dove i fiori non chinavano il capo
al passaggio d'orme d'ombra
della luna
E c'era una ragazza dai baci lunghi
stretta nella sue calze di seta nera
e giacigli di foglie su
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Strappami il cuore
infrangi questo sogno d'amore.
Arde il desiderio
il corpo infuocato.
Nel buio della notte
sospiri.
Ti giri nel letto.
Morbide mani mi accarezzano
mentre dormi nella tua indifferenza.
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6626 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4561 al n° 4590.
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