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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’916Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 6626 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Lei,
ritta come un cigno,
bisbiglia GIURO, NON TORNERO' PIU'.
La mia donna ha braccia lunghissime
tanto d'abbracciare il cielo.
La mia donna ha occhi che san perdonare
bocca da sgranocchiare
gambe da cattedrale.
La mia donna sa di fiori
usa
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Ritagli d'argento
tra i lunghi capelli
la chioma ribelle
è stata domata
dal tempo tormentato
che l'ha vista sfiorire
una forma
deforme non dice
questo corpo
più non piace
eppure in quel riflesso
sei tu
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| Velocità paurosa nel suo parlare
Strillava la sua ninfomania per la vita
eppure sprovvista di volto.
L’altare della discordia placava la sua ira
amara la medicina con cui si curano tutti i mali
bollente l’acqua dell’inferno.
Dalla sua schiena
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| Respiro di donna,
è... il caldo
vento
d'estate,
profumo,
di fragili voglie,
e onde
lunghe, sulle scogliere...
E ritorni
dal tuo
volo,
seminando i petali della tua rosa
è il cammino
che sai,
dove ti porta un
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Per caso volle
il destino
delle donne animar il corpo
a tender pianeti
di colore ignaro
a noi ammiranti terreni
e serpenti
solo briciole di folgore
nel loro passaggio blues
furtive sui tetti
del nostro letto
accarezzano le millelune
del
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| Sulla via della perdizione
vestita di blu
profumata d'oriente
silente e senza pensieri
adornata di carnalità proibita
sinceramente puttana!
Lì come merce da vendere
come carne da esporre
merce da acquistare
nessuna
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Voglio appassire in dignità
china
arsa di brina
come una rosa fulva al gelo
piangi con come, cielo d'avorio
piangi
fioccando pezzi d'anima
d'un vuoto pieno
senza spazi per il sole
continuerò a morire
dove nessuno
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Cosa mai han visto
gli occhi tuoi Maria
del figlio del mondo
il sangue riverso
e la sua estrema sembianza
Cosa hanno udito mai
le orecchie tue Maria
il lamento e l’alito
umano fino all’ultimo
di quel Dio che in te avevi
Cosa hai
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hy ju |
05/02/2012 16:24 | 5090 |
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E' sfuggente
quando il silenzio diventa
un fragoroso tormento
volto che arranca
dietro un cappello di sintetica paglia
Buio sottile di mutismi
dove forse bisbiglia
ancora la vita
Ragnatele di luce
tra vie cuspide
sempre più
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Sei ruggito
fuggi di sguardi
piano mi scalzi
ora son spoglia.
Orchestro di sesso
canto alla voglia
che malamente
mi chiede di te.
Non t’avrò mai
solo incubi sarai
vorrei assaggiar anche te
e non posso
promessa per me sarai.
Mi tenti nei
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Non dei tuoi modi pungenti
ho bisogno, io donna,
ma di mani grandi
colme d'amore.
Non di sguardi celati
ho bisogno,
ma di sorrisi sinceri.
Poche cose vorrei da te,
soltanto
zampilli di fresche parole
che come acqua di fiume
scorressero verso
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Quell ' angolo nascosto
taciuto al mondo
coperta di vergogna
convinta di una colpa
sghignazzi ansimanti
ancor sentiti
su quei volti mai dimenticati
branco di mostri impenitenti
sapete di esser forti
impossessati di quei corpi
distrutti i
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Tu che senti appena l’eco dei miei sospiri andati
in questi cocci di parole taglienti di luce e suono.
Quest’eco che non tace nella conchiglia vuota
sussulti di memoria d’abissi sconosciuti
di quelle donne ch’ero e non sono stata.
Nella
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E’ un fiore di ragazza
che canta americano
Radici ha d’Africa
e il pensiero va lontano
Suo colore è il nero
d’uno charme sovrumano
E’ un gran fiore di ragazza
per il sogno americano
In anni già passati
furono i suoi Antenati
ad elargire
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Difficilmente in me ti faccio entrare,
però stasera mi sento stranamente,
e stranamente ho voglia di parlare;
come un naufrago voglio una bottiglia,
perché ho un mio messaggio disperato
da lanciare.
Se tu sapessi,
amica mia,
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| carezze - parole
scorrono tra iridi
penetri
comprendo
diamanti tra ciglia
mare infinito
ultima goccia
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| Solleva fiera il volto
scrollando i tuoi capelli
saranno ombrello nella tempesta
fissa gli occhi nel sole
a cercar la fonte di quella luce
che mille silenzi hanno spento
nessun amore per te
che stringi forte le dita
a trattenere
i frantumi
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| L'ortolana me la ricordo piegata.
Un orso femmina
riversa anch'essa in un cesto di patate.
Assolata e languida,
contadina nelle mani e dura del suo uomo,
dei figli da tempo partoriti e nipoti assai nutriti.
Gallin per l'aia nel fetido letamaio
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porti il fardello al parco
spendi gli spiccioli
della tua vita
nel bisogno
rimpicciolisci l'orgoglio
dall'altra
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| forse l’ho perso
all’ultima fermata
portato via dal vento
lontano
oltre il mondo
forse l’ho perso
testarda dimentico
e sfoglio lacrime
nel cielo grigio e freddo
forse l’ho perso
ferma sui miei passi
cantando tra le fronde
d’un cipresso
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Le tue mille strade
salgono
nelle vie senza ritorno.
Vestita solo di mille stracci
t'incammini...
La luce prende
il tuo soave andare.
Sei bianco cavallo alato
che distratto
si poggia sulla luna.
Raccogli grappoli
di polvere di sogni
nelle
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| Se penso
a quell’orribile
infernale disegno che ha squarciato
tagliata la storia dell’uomo
io penso a te
Edith
Umile donna
di sagace affinata intelligenza
che scandaglia il pensiero di Dio
nell’idea dell’uomo
Tu
svestita
della
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| Tento di lasciare
orme sui sassi.
ed inseguo,
senza tregua
i tuoi passi.
Sei emozionalmente
carica di eros
ti vedo nuda
riflessa nello specchio
che guardo di
sott'occhio.
Mi suda il cuore,
s'infiamma l'anima
quando ti giri
e ti
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Vivo tra l'aspre rocce incrostate di sale
nella marea impazzita degli anfratti
viscidi di alghe oltre la barriera dei coralli
nelle squame effimere del mare al tramonto
nell’infinitezza d’un istante senza certezza
tra un battito mancato e un
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| Negl’occhi
del tuo mare
perdo le coordinate
del mio quieto
andare
Ed è tempesta
la Vita che ti corre
accanto
Scendo
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Beltà di Donna
Dio ha creato,
senza lei
l'uomo è fregato.
Dolcezza di donna
è come un fiore,
io lo dico in poche parole:
Con il cuore.
Come faccio a tenermelo dentro
di lei son felice:
Contento...
Ringrazio Dio d'averla
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| Tremavo
prima di uscire dal tuo grembo
la tua paura era la mia
già scritta dentro
di non memoria
eco ovattata d'una nenia bisbigliata
mi risuona,
chiara
rapsodia più forte della gioia
era la ruga
che s'incarnava d'ombra sul
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| Se tu sapessi
quanto ti desidero,
così austera
così femmina.
Se tu sapessi
quanto vorrei
scioglierti i lunghi
capelli che tieni raccolti.
Se tu sapessi
come vorrei svegliarmi
al tuo fianco,
stare a guardarti
respirare
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Donna
dolori e gioie respiri
tra falsità e verità ti divincoli
non ascoltare il male
non abbassare lo sguardo
consola noi uomini indegni
guidaci tra i tortuosi sentieri
i sentieri della vita
vita per te stretta
incolore
e spesso in
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Sei bella e lo sai,
felina donna dall'elastico andare
incartata nella tua veste
fluttuante su fianchi
che tanto vela e svela
hai lo sguardo assorto
in attesa
e turgide labbra già s'offrono ai baci
Ti seguono,
segugi dal fine
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Edulcorato corpo
ti lasciasti possedere
sognando il paradiso
ma incipit tardivo
ti razziò il piacere
passate due stagioni
tendesti le tue mani
protese all'indomani
bramose di emozioni
giacemmo esasperati
arsi dal desiderio
anche
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6626 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4231 al n° 4260.
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