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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’909Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 6626 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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| corre
capelli al vento
pelle di sole
cuore in gola
col fremito addosso corre Lisa
sulla decappottabile che vola
che canta e ride con lei
corre e tutt'intorno
il mondo è colorato
rosso azzurro verde smeraldo
un arcobaleno senza
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| e, non so se provare odio o amore,
o semplicente capitolare al dolore,
guardandoti in silenzio andare via,
con le tue cose, le tue gioie, le tue viltà, e
non sei mai diventata grande,
sei rimasta quel pulcino spaurito,
quella lumaca che ha
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E quel vento del mare le accarezza i vestiti
il tiepido sole
si posa sulle gote e sul collo nudo,
leggero tocco di un sogno
si fissa in una foto.
...E quel vento
oh si!! Quel vento di primavera
avvolge quel corpo sinuoso di sirena
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Eccole,
le dame bianche e le dame nere
appesantite dal fiato grosso di uomini puzzolenti e accomodati.
Gente per bene, gente da bene
gente da bere.
Un sorso di vita, poi dimenticare.
Le donne del si, dell’abito bianco,
del bella di mamma
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| Nella capanna di lenzuola
abbracciavo le ginocchia ossute
tremando di paura.
I singhiozzi un gomitolo ruvido
dipanavano in battito furioso
contro le costole.
Paura del buio...
Dei mostri che la notte celava
oltre le ante dell'armadio.
Del
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zampillano lacrime le fontane
polverizzando l'aria
in minuscole goccioline
sfiorando basilico e gerani
incontrano le luci dei lampioni...
-giocolieri in equilibrio
ombre e suoni
schiamazzi: tuoni!
scavando nel vissuto a primavera
la
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| la tua forza
impermeabile ed osannata,
era testimonanzia in pietra
d'un basalto adamantino
- tre baci tre -
in un sorriso a fior di crepe
ed ancora strugge
piangendo d'eco
il suo crepitio.
Ed ora
che cedi i veli,
della mesta
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EnzoL |
23/04/2012 21:04 | 3889 |
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| Quante ombre smarrite
negli occhi solo luci scolorite
e vagano nel mistero
cancellando traccia d’ogni pensiero
Uomini senza ideali
parlano dietro apparenze banali
a spasso con l’auto da cento cavalli
alla ricerca di qualcosa che sballi
E
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Riccia la chioma
balenante d'oro
il viso adorna
col marino guardo
la pelle nivea
di ciliegia il labbro.
Fa il collo curva
somigliante a cigno
e le spalle collega
da cui il seno colmo
gli occhi abbacina
fissi se da empio.
Parola or
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| Le donne emiliane
Hanno labbra carnose
A specchiarsi nel Po
E fianchi larghi
E fonschiena a colli verdi
Le donne d'emilia
Hanno spighe e papaveri
Tra i capelli
E i capelletti in un tondo intero
Cantano
Sur padrun
E bandiera rossa
Su seni
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Ricordo tutto e non ho più nuvole
Né petali da sciogliere in queste distanze.
Ho solo stanze amare e se tu hai un’ombra
sul petto a notte fonda te ne potrai andare
Rinnego tutto e non ho più tessuti
tutte le tele le ho usate per tossire notti
e
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Neanche lui li vede
gli occhi di Nina
sbiaditi come una parete
senza cornice,
senza luce.
Portati al mare,
su una spiaggia assolata
ad annerire la pelle
senza chiederle
di un posto migliore.
Si spegneranno
in una galera tinteggiata di
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Tremule sono andate le foglie
imbastendo percorsi di cielo
ricami
di vecchie mani esperte di sogni
su tele d'azzurro
Tremuli come i pensieri del folle
che lascia andare la sua vita nel vento
goccia a goccia evaporando
Tremula è
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Veitla |
20/04/2012 17:24 | 2898 |
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*
Tutto scorre
davanti ai miei occhi
diapositive beffeggiano il silenzio
quell'omertà
che io tanto attendo
La rivedo compagna Luna
sbircia tra le pieghe delle tende
m'incolla addosso
la sua pupilla d'ammaliante splendore
Non
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Volli amar,
per mio futur rimpianto,
colei che del cor mio
fece si’ vanto.
Folle d’amor,
mio solo nutrimento,
che’l desio del corpo suo
m’era tormento.
Mera illusion
fù d’amor eterno
pe’ l’anima tua
figlia dell’inferno.
Squarciato
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Vestiti dei vostri occhi
i cieli esultano;
Nell’ultimo tocco dell’antica campana,
Sui sommi campanili edificanti...
Il vento sale sopra i troni del ventaglio.
Le porte di ogni ancella sorgono elette.
— Così vi vedo!
Intrisa al
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Il sole nascente si tuffò nel bicchiere cristallino
inondò ogni cosa di luci fantasmagoriche
la mente ne fu catturata
tutto assunse un aspetto meraviglioso!
In un piccolo angolo della valle di fantasia
una bimba dai capelli ricci e
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Piccola grande donna
Tranquilla obbediente
un saio nero un velo nero
la coprono
si aggira nel parco
profumato di magnolie
un alto muro
la separa dagli orrori della città
la sua pace è solo apparenza
un fuoco guizza dentro il
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| Donna, tormento dolce dell'anima, grazia radiosa
e amabile, al tuo pozzo, zampillante sorgente
in valle assolata, fecondo, attingo stille di fresco
latte e di miele mentre con occhi asciutti luce
dei tuoi io muto contemplo, cristallina purezza
che
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| Seduta
serena
sotto l'albero in fiore
di questo tuo
luminoso
fresco
squarcio d'aprile,
l'azzurro inebriante
del cielo infinito
ammiri estasiata,
il tuo grembo
d'amore ricolmo.
Trabocca di gioia
l'intero universo
per
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nasco dalla mia Terra
acqua,
solo di nome
limpido specchio
come mare
al profumo d'estate
roccia
di forte apparenza
è un segreto, il mio...
l'essenza...
lenta,
mi assapori
subdola,
mi faccio strada
mi incendio
nella
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Astratta idea nel grembo dell'artista
sarei così
macchia di glicini nell'ombra
a respirare estati
al bacio delle fronde,
acerba storia ignara dei domani
donna, non ancora,
cresciuta nelle vesti di bambina
quiete d'allora
alita brezza
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Gli occhi di un bambino
che giocava, un prato
un albero, il vento,
il respiro lento.
Pochi passi sull'erba,
Il volo delle rondini,
due nuvole nel cielo.
Suoni di una canzone
nella mente
lambita dai ricordi,
calore dipinto.
Il battito del
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Disperata scelta di viaggio
- incompresa al mondo che non vive il suo disagio -
aprire la finestra della fantasia
e da lì compiere i voli
scevri di limiti e confini
- insapori del veleno delle delusioni -
senza varcare più la
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| Parole che bruciano sulla pelle
e sulla carta danno respiro
Vorrei un giorno rincontrare i tuoi occhi
la tua bocca le tue mani
sentire ancora addosso il tuo
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Ci s'incanta d'infinito
tra le braccia d'una madre
tutto si eleva nell'anelito del silenzio
quando occhi d'invitante garbo
carezzano lo sguardo del figlio
partorito da uno spasmo
Ed è già prodigio
-un prodigio di
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| Sopito dall’intorno
a donarle chiarore
fu il fiotto gioviale
di un estivo amare.
Dal passo distratto
golosi piedi bianchi,
al gioire del petto
il ballo dei fianchi.
Nulla più di un verso
profuso all’aria gialla
armonioso sta il viso
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| Le mani d’erba in stille nervose
Le labbra saporite
di masochisti morsi insaziati
che è l’affanno negli occhi
questa fame d’amore
costoso, invidioso, invidiato
quest’amore scolpito, prosperoso,
sculettante che profuma d’erotico limo
esotico
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| e, corro da te per donarti un fiore,
una gerbera rossa che tu tanto amavi,
davanti alla tua effice dolce e ridente
che riempie ancora di tempeste l'anima, e
ricordo, la scattai in quel motel in riva al lago
in una giornata di caldo umido
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| Nell'assopito piacere dei sensi più che l'api il
miele grazia femminil vo cercando come limpido
nettare che da pistillo trabocchi.
Nel tempo che i petali della vita consuma, giammai
desiderio di donna si placa e di beltade e d'amore.
Ma
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| Lei è il sale della mia terra
Che casca sparso nei miei pensieri
Lei mi turba
Mi impressiona
Ossessiona questa volontà
I suoi gesti le sue mani
Avvolte al mio collo
Affetto o soffocamento?
Lei mi fa ammalare
Non sto bene
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6626 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3931 al n° 3960.
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