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Poesie pubblicate: 360’904Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 6626 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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| Erompono aspri,
rancorosi,
avanzi di vita sprecata in ipotetica rinuncia
malamente sopportata.
Sapore amaro di fiele permane nell'intimo
associata a repressi rimpianti.
Li edulcora riversandoli in vergine mente,
clonando se stessa, carpendo
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Plastiche fughe contorte,
filtrate dalla tela dell’inconscio,
curvano l’allampanata follia
lungo il collo spezzato dell’anima.
Sulle linee di pieghe flessuose
lo sguardo del sogno s’invola
avvolgendo la femminilità
del diafano cigno in
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Sono speciali
le donne
quando in sintonia
insieme stanno
e di tutto parlano
con femminile sensibilità
ed empatia.
E' bello sorridersi,
stringersi per mano
e insieme consolarsi
in un tenero abbraccio.
Sono belle le donne
quando
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Consumare
qualche ora di passione
in un letto
di corpi caldi
e desiderio
per il tenero
e ingannevole pensiero
di una donna
questo è già amore
l’uomo
vede con occhi diversi
non ragiona
con il cuore
la donna
fantastica
costruisce
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Giammai volli saper né mai conobbi
quel fato ostil che m'ebbe sì fanciulla
latenti furon quei sospiri dubbi
c'accolser la mia venuta nella valle brulla
giacché fu detta sì condanna eterna
sempre costante fu
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Diffidando di virtù apparenti,
vivo del mio pensiero
dandogli il tratto di ciò
che nell'animo porto.
Certa della fragilità dell'essere,
irrilevante come ho vissuto,
se alla fine un senso ho trovato.
La meandrica perfidia,
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Nei campi di Booz,
seguendo chi miete,
le spighe cadute
andavi cogliendo,
nel caldo sudando.
Assieme alle spighe
cogliesti l'amore:
fai presa sul cuore
di quel possidente,
davvero piacente.
Eri straniera
tu Moabita,
in terra
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| Disciolto l'oro
del tuo sorriso
vivo tessendo
l'inconsistenza.
Lieve trina
trama di vento
tesa al telaio
punto su punto.
Nella cruna geme
Interminabile filo,
attesa di silenzio
che a te mi lega.
Di questo nutro
l'anima china
arte
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| Austera!
Giunge indistinta tra la folla.
Vi rimane celata come occulto mistero
intessuto nella nebbia.
Penetra la commozione di sublime eloquenza,
respirando ceneri, in partenza da bruciate nostalgie.
Con esse vi colora la pagina ingiallita
della
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Dimmi,
dove corrono
le tue mani.
Un bimbo piange, ricerca
le braccia
di colei che lo offrì
al mondo, ma
ancor prima
una lacrima
osi cadere,
tu
l’assimili a te,
adozione di un istinto antico,
richiamo ancestrale
in te
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E lentamente scende la sera:
rivelatrice d'immagini,
umido passaggio del giorno.
Mentre m'avvio
al centro del silenzio
scopro le ansie
che sempre mi vestono.
Come nebbia m'accecano
ma subito mi svesto
dell'urlo
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Il suo silenzio ad ore
riduce a brandelli
il riflesso dello spazio
annodato nella carne
di chi vorrebbe possederla.
Dubbia!
Cangiante!
Sfuggente!
Ella è confezionata
nelle sue colonne d'argilla.
Dove le battaglie
e le promesse si
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| Come pioggia che batte
violenta sul viso le tue parole
si mischiano a copiose lacrime
che scivolano sullo specchio del cuore.
Un timido sole s’affaccia dietro una nuvola
Vorrebbe asciugarle ma un tuono rabbioso
scuote anima e cuore...
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Pover’anima
dispersa in un tempesto mare che
t’ha travolta
Onde amare
d’indifferente crudeltà
si scagliano su di te ma...
il dolore tuo... è
un mare antico
Esperto t’illude
abbellito miraggio
di sistematici ingranaggi
e
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Le tue innate
carezze
al dolente
al silente
al sottile
al morente
e poi fuori
di nuovo
rivestita
dal rovo
dalle more
discrete
di due labbra
segrete
consegnate
alla penna
mentre lieve
acquarello
ti riveste
il rovello
ti colora
di
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Mi rivesto in fretta.
Il mattino ha la bionda in bocca
mani artiche
coscequatoriali
supina sull'ultimo caldo
mi osserva
calma
studia i movimenti miei anchilosati
accende una frattura tra me e il mondo sovrastante
ritroso
le fiammifero un
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| * * *
Ad ogni passo cresco e firmo la vita
scrivendomi femmina alloggio missiva
fasciata da una boccata di semplice cuore
questa volta tenderò trappola alla paura
come mossa sospinta da stanche membra
mi disobbedirò
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| Il mio corpo conforme al tuo.
Sorrisi stanchi
di quelli che non so aprire
che non so conservare
vorrei farti gelati di me
puro gusto caramello
panna smontata
sugli occhi tuoi
così aperti da non bestemmiare mai...
vorrei regalarti
i miei
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Fiori coltivati nel giardino dell’amore
profumi inebriati, inalate fragranze
da cesti colmi di raccolte primizie ...
rosa è il suo colore a luccicare.
Sei mamma
Hai mietuto il miglior tuo frutto,
l’hai portato in grembo con
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Donna solitudine
rammento
il silente attimo
del posar le tue labbra
sulle mie
diffondendo folli sapori
e passioni d'arcani azzurri.
Divenisti fonte
nel cavo delle mie mani
a dissetar
i miei boschi bui.
Vestisti il mio silenzio
con la
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solo le ombre
sono restate sole
a consolare
Per me siete solo ombre, pallide risposte
al rosso d'orizzonte nei voli di tramonto,
labili frontiere fra la follia ed il dolore
che miete i suoi giorni in qualche affanno.
Ormai non guardo che pochi
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Donne
dalle routine di tutti i giorni
nell’indugio
del lasso della vita
donne in attesa
di un grembo vivo
un sorriso a nascere
nella pagina del cuore.
Donne
l’essenza più grande
del sentimento
in cerca d’amore
in cerca di
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| Oltre quel muro insormontabile
che si cela in un sorriso
al di là delle labbra e del piacere,
scopro quell'universo sconosciuto
che si chiama Donna
Spietate e dolci,
spensierate e fragili
spose d'ogni uomo e madri d'ogni figlio,
sono
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Sotto gli astri del cielo
il mare e la terra riempi di vita,
per opera tua ogni specie
è concepita e nasce,
al tuo venire,
venti sperdono nuvole nel cielo,
la fertile terra porge soavi fiori,
splende di luce il cielo sereno.
Ravvivi e
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| Donna semplice e generosa
avvolta da foschia densa di malumore,
arcigna forza messa a dura prova,
colpita e ferita negli ideali.
Non demordere genuina creatura
nell'arrancante passo insinuati con cura,
non subir l'influsso di false sirene
che
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bocca
fiore
Luna
sguardo “ciuffato”
splendida creatura
pelle vinaccia
pelle consumata
riflessi d'ambra
scrutano altrove
*
fiore
sfiora
odora
oltre lo sguardo
tutto si colora
il niente mente
racchiuso in pochi tratti
colma gli
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| Corpi luminosi, gettati nelle fogne
da sudice mani senza una mente
dal fetido alito d'esaltazione
in ataviche paure nutrito e riverito.
Ed immense distese di secca utopia
uniche necropoli di verità assoluta
veli che ricoprono la
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- Zefiro -
Respiravi dolcemente sull'estate
e sfioravi le labbra come un soffio,
un riverbero di terra alle stagioni
che piano muovevano in un lembo.
Esitavi sui giorni e sulle notti a luna
e ti lasciavi andare sulle sillabe
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Han gli occhi colorati d'arcobaleno.
Canditi speziati
le donne che amano
si truccano lente
facendo smorfie da birbante
colliminano i loro desideri
con le tue speranze
argomentano di noi
mai di loro
vestono d'organza madreperlata
sorridono
le
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Nessuna donna eguaglia Te o Maria
madre di Colui ch'ha dato a Pietro
del regno celeste le chiavi d'oro.
Tu donna dal candido velo
dai capelli biondi e inanellati
ornati d'un sottile serto di fiori
col tuo splendore il sole hai offuscato.
Tu
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Sguardo che precipita
in un volto senza nome
Che annega nell'abisso
di occhi senza lacrime
Che ti parla della luce
che c’è in fondo al
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6626 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3631 al n° 3660.
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