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Le 6626 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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| Ed ella è ...
luce e ombra,
sterco e oro,
come la pallida pelle di luna
è il colore del suo incauto candore,
e con i piedini pesti e laceri
calpesta le pene, e ne fa suo dolore.
Ed ella è ...
madre e figlia,
Doria e boria,
e indugia nel
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| Rosso,
passeggio tra i corridoio
posata sui corrimano
mi posseggo bollente.
Rosso io vedo
rosso io sento.
Piedi miei son ch’avanzano
ti sfiorano un po’
lui sale progredisce.
Sei pronto!
Il corpo ch’io gestisco
piano appiattisco
un buco ho
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| Stamattina ti sei alzata
e ti sei guardata allo specchio
giurando che la storia sarebbe cambiata,
hai mostrato le ferite
ai tuoi umidi occhi e hai pianto... di nuovo,
con vergogna, con rabbia.
Le mani che una volta ti regalavano carezze
adesso ti
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| Sette veli di cuore,
danza d'onore,
no non riesci più.
Si ferma respira e va
E va...
Spremuta d'amore,
canzone d'autore,
non oggi ...mi sento giù,
si ferma, ti schiaccia,
e va...
di là.
Lilla hai pensato,
un uomo
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| Non importa
se forse
per una particolare
forma di pazzia
credo di non essere
un cono d’ombra
ma luce accecante
nell’azzurrità dei cieli
dentro di me
non vedono
che c’è profondità d’oceano
speranza sterminata
come
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Jibi |
16/05/2013 11:01 | 6634 |
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| Cammino
ma i passi non dipingon impronta
Vuota sospesa
unita al menar del giorno
da fatiche di mani gommose la sera
Non di tovaglia decoro il desco
che di pasto frugale si pone
Osservo
da lontano il silenzio d intorno
Vago sentore d aria
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Scegli di vivere
di lottare per te stessa
e per quelli che ti amano
agli occhi del mondo
come un piccolo granello
appari
ma la tua capacità
di smuovere enormi emozioni
è grande
coraggiosa sei
nei gesti e nelle parole
nelle
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Non v'è in ogne lingua
vocabolo adatto,
la mente ci prova
di gatto o cerbiatto?
Lo sguardo di Ninfa
non ha paragone
dipinge l'azzurro
ovunque si pone.
E l'uomo si strega,
ne resta rapito
per tutte le lune
di un tempo
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e, sia
finalmente mi hai convinto,
pervaso l'anima ed il cuore,
invaso di pulsioni il mio vetusto corpo
che rabbrividisce al guardarti ora,
gioisce al cospetto del tuo fiore, e
sia
compimento del nostro incontro
questo atto d'amore che
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Libera vai nel vento gioia mia
che di natura è fatta tua figura,
vola con gli anni verdi e l'alma pura
tra cielo azzurro in ampia prateria.
Intorno primavera par che sia
anche se inverno fosse o notte scura,
col tuo sorriso spargi ogn'or
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Prona sul grembo dorme la creatura
che dal tuo sangue è nata
e d'amore nutri.
Un giorno forse ti porgerà un fiore
e quello sarà gratifica a lacrime e a gioie.
Cuore di madre lucente più del sole,
sotto l'ala tua lo
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Tu sei venuta dal mare,
nascosta nel covo della
notte, lasciando la strada
dei gialli lampioni e dei deserti
sorrisi.
Hai viaggiato di città in città,
attraverso le nebbie, con occhi
morenti, sognando gli invisibili
azzurri del
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L’osservo, l’accarezzo di quel candido piumaggio,
lo sguardo a circondare piccola esistenza,
il fiorire di prati in nuovi raggi
il calore, il tuo amore... la tua essenza.
Sarai madre
Cullerai gaiezze nel fiabesco mondo,
nello svolazzo
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Ci sono giorni in cui la voce non ha parole
gli occhi s’annebbiano
d’un ovatta imbevuta di malinconia
e perdi il controllo della mente
i pensieri spaziano
e ti senti un puntino d’infinito
in un orizzonte senza confini
mentre colano trasparenti
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Nessuno,
prima di allora,
ebbe l'ardire
di musicare
tale sentire.
Fu "il Peppino"
a farti famosa
con ritmo divino,
con nota gioiosa.
Sembrano nudi
ma tanto struggenti
quei due preludi
dai caldi accenti.
Quant'è lo
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Eterna riempi l'orizzonte
bella, scivola la tua anima fiera
nel mare della vita
come vela di straglio
libera, senza pennone
stringi il vento del destino
spingendo il tuo carico d'amore
per l'uomo e per la prole
Con te, sicuro
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L'autostima a passeggio per le vie del centro
Ray Ban e cazzeggio
figli che si iniettano le pupille d'alcool
il far west poco distante
le madri a far la spesa
i centri commerciali - le balie da pagare
prendimi questo
prendimi quello
non
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Quattro stelle e un sorriso accennato
controluce di un’asta al timone
un vestito di tela cerata
tacchi a spillo di legno di quercia
la rotta s’inverte
nella stiva di biscotti e cannella
in grembiuli di lucciole in tasca
Ti trovi donna
fra soffi
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| Detesto la mia natura di creatura instabile
quando annaspando nella fitta oscurità
di una forzata voluttà,
assurgo, a stento, l'animo contrito
rincantucciandomi nella fede del Divino.
Il petto è pertugiato;
vili pungoli
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soltanto a sera
uno sguardo perduto
sembrava giorno (D)
Era primavera e avevi gli occhi stanchi,
le parole degli amanti incise nelle attese
e lunghe notti scure a fare da corona
al vuoto che colora le strade senza meta
Era un mare acceso dalle
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| Respirava a malapena
con sforzo
e l'aria come piombo contraeva
corrodendoli gli alveoli occlusi
e non parlava...
Sapore di battaglie perse ossidava
la lingua arsa da battaglie verbali,
distruttive
e taceva...
Calata nell'ombra con tutta la
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| Nel mio transitare sostanza d'umana carne
declivio i miei sogni oltre l'essere
fino a raggiungere la tua voce,
effimera, come questo vento di marzo
Un muovere provvisorio di pensieri
affiora e tuttavia la pietra non trova
il solco su cui
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Riempio bicchieri
mezzi vuoti, vuoti, mezzi pieni
di nettare e d'ambrosia
che scorron densi nelle membra,
per rianimare il cuore, i sensi
donando... immortalità.
In cambio...
un cent bucato; spesso fiele,
dall'ebbro frastornato,
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| sillaba il vento
fecondo nei pensieri
del mar frusciante
dove mia madre mi donò
baciandomi tra i flussi
l'amor pregiato d'essenze
dove fu inghiottita dal fato
più grande di noi
perdendola negli abissi
verso quale luogo
dove non
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| Armoniosamente contrastante
si cela nel continuo movimento
dei suoi cicli malinconici.
A lei piace viaggiare!
Si
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Non resterò ad ascoltar ingrate parole
sminuzzate addosso
come briciole dimenticate, da te,
che fai fede d'essermi ammaliato,
voglio scrollarle al vento, come tovaglia,
risalire dal precipizio dell'amore,
tra crepe di logore pietre
cercar
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sulle crepe dei rifugi crescono rose popolari, belle
nella semplice fermezza di respirare l'aperto
e luminose nell'aspetto compartecipe alla forma
della rosa che sa che lungo rifugio porta
tomba o sepolcro o piaghe, ascoltate roselline
un tempo
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Lungo collo di cigno un superbo stelo sostiene
aggraziato il volto di giglio, cromato da uno screziato vento.
"Bella che qui vieni"
significa il tuo nome, da lontano giungi
eternamente increspi come del mare piccole onde
le labbra
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nuda di luce
su mille sguardi amari
cullavi seta (D)
Nuda sui colori degli sguardi
pregavi le ombre degli dei
e non sapevi che un volto è luce
avvolta dai sogni dei silenzi
Iperide ti vedeva immacolata,
sciolta dalle sete e nel
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Ascoltarti con parole nuove
respirarti nel vento,
legarti al cuore in un respiro.
Tu donna di stelle,
regali rose di maggio,
nella tua stanza.
Mi stringi,
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Sfiora le guance
con gesto cortese,
rosse come arance
così le ha rese.
Per il suo candor
d’anima pia,
appare il rossor:
segnale di spia.
Pudor di donna
gentil e onesta.
Prova vergogna
e immobile resta.
Così tremante,
col cuor
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6626 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3271 al n° 3300.
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