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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’923Autori attivi: 7’472
Gli ultimi 5 iscritti: Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta - Lorenzo Vecchia |
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Le 6626 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Le donne hanno il trucco
e sotto la verità nella coralità,
le donne sono come l’edera
restano sempre verdi,
mai le perdi o le disperdi,
Le donne sono simili
ai fiori di un giardino reale
cercano sempre la stilla
per essere belle
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La mia casa detesto
perché ha rapito la mia anima,
ostaggio recluso
da sbarre invisibili segregata;
un bavaglio pone un freno alla bocca
perché non parli
non sveli segreti sconvenienti.
Intime confessioni
son come monologhi
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Ti vedo fuggir silenziosa
ombra d'indefinita parola
abbraccio che silente si posa
fulgido ardore di madre.
Spiaggia rifugio di sogni
abbracci cullati d'incanti
battiti ascoltati sul petto
ricordo del tempo spirato.
Oh limpido sangue di vita
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Quando vedo una donna bella e bòna
mi si piglia dimorto bonumore
e ni guardo, magari per tre ore,
ir viso, ir culo e tutta la perzona.
Però se, dioperbene,è assai puppona
allora si che sento ir battìore,
dovento rosso,
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Senza sguardo si è voltato
gesti sfrenati
di ciò che non fu detto
felino il miele inzuppato
morire domani
neutrale distanza
nessuna memoria
nel ricordo della storia
canta l'inno dell'anima
al gusto dell'arancia
cavalli
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Il vento accarezza le fluenti chiome
che sciolte si allargano sulle larghe,
sinuose e ben tornite spalle
Appare l'aurora a rinfrescar la cupa notte
quando violenza ha infuriato su di lei.
Rimasto ora è il ricordo di lacrime versate,
ma
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Lei vendeva il tempo
tutto il tempo che serviva
tempo per amare
per cucinare
per cucire gonne corte
dall'orlo zigrinato
come il ballo di San Donato.
Lei vendeva il tempo
lo vendeva al supermercato
al signore del banco della frutta
che la
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| Dai suoi occhi
la vita è presente
sofferti e ridenti
pongono baci
al sole nascente
un abbraccio
e la dolcezza infinita
è poesia.
Se di pensieri ricorda
una mano lei posa
al vento del tempo
un cuore ferito
mani aperte
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Sbagliato amore, s’insinua
nella profondità dell’anima,
azzanna il corpo morsa nauseante,
lo sbatte nelle viscere del male.
Sprofonda nelle laceranti ferite
dilaniano la vita.
Inutile grida di dolore
davanti all’anima invernale.
Bruto
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Del giorno
finita è la luce
velato di sangue il sole
Son gocce
stille di dolore forbite dal pianto
Ascendo gradini
scalo montagne
raccolgo spine scavo fosse
Scavo letti di terra
per loro ch'eran madri compagne
eran donne
Or sepolte da
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C’era un fiore innamorato
di una mano assai gentile
lo nutriva di sospiri
l’innaffiava di carezze,
quando c’era un temporale
lo copriva con amore
per non farlo danneggiare
difendendolo dal sole.
Come un sogno, una favola
quell’incontro di due
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Il candore d'un velo
calpestato,
il calore di un camino
che spento ha ormai ogni fiamma
soffocata dalla sofferenza
mentre scavano gli occhi
fiumi di sale.
Libera le tue parole
dalla paura
e che siano la voce
di quelle carezze a te
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Cammino ancora, dove l'anima mia giace
mi piace farle compagnia
intanto che l'alba prende il color mio
e si prepara nell'orizzonte
a far da luce alla mia passata esistenza
Ora che navigo da sola
lungo percorsi che credevo nostri,
mentre tu
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Occhi soffocati,
lacerati, strappati e sommessi.
Mi sono voltata spesso,
ho pensato chissà chi c’era seduta qui
al mio fianco? un’altra come me
una donna magari,
massacrata di botte, stuprata
ed ora non c’è più
ad
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Lacrima e ingoia
sul tempo che vola
e lenta mese su mese
la vita s'invola.
E gli occhi trucco viola
e zigomi color terreno
mostrano al mondo il meglio,
del carnefice e del suo veleno.
Lacrima e ingoia
sangue e dolore
perduta vita di
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Avvolta
In sanguigno sudario,
rabberciato qual ultimo velo,
fiera, non ti nascondi:
muto grido strozzato, in gola
con tutta te stessa, parli
con tutte te stessa, denunci.
Non china, non carponi, non vinta:
l’orco esiste ed è mal
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| Donna fiore della vita
sbocciata
con gioa infinita
amata
vezzeggiata
presa a botte
sofferente il dolore
se violentata
dovrebbe invece
essere amata
protetta
non maltrattata
da uomini duri
senza affetto
che la trattano
come un oggetto.
Il
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Un soffio di vento, un alito,
su increspate onde scivola uno stanco volto,
tremanti dita hanno invano atteso nelle ore
quel refolo di brezza a liberare fragile corpo
col pensiero nei silenzi a rimuovere il rivolto
posto sui binari d’una immobile
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| Il tempo opportuno per vivere
il tempo di grazia per sorridere
ora si manifesta nella vita che fu!
Donna che sei...
Donna lo eri?
Ora senti la vita che ti sfiora
ora credi in un mondo che non sapevi
ricordi come onde maestose ti portano a
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| Poco più di un’ombra
la traccia d’un rossetto
nella scia rossa della fuga
uno specchietto rotto
una
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| E quando pensavo alle conchiglie sull’albero,
la luna che d’argento accoglieva i rami,
perché i corvi mangiavano le voci.
E quando pensavo alle gazze ladre senza ali
spose dei falchi, promesse di prati gialli,
di girasoli bruciati.
E
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| Lo rendeva
sempre felice il suo dire,
questo non è strano in amore;
scoraggia il sentito dire, quando
spesso usa il tono del suo tanto
volere, fa pensare e palpitare
il cuore.
Ritrovarsi con
il pensiero sempre perché
questo
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| Quanta pacatezza
e quanta timida dolcezza
mista ad intimo pudore
ed ineffabile candore
talvolta si nasconde
nei silenzi d’una donna
Sono leggeri come il vento
e profondi come il mare
quando in seno trattenuti
da impalpabile mistero
e coronati
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| Le stagioni del tuo vivere
ti hanno consumata
e come una fiamma che scalda
lentamente ti sei spenta.
I fratelli, il marito e i tuoi figli
sono cresciti alla tua luce,
i loro corpi, le loro menti
avanzavano nella tua sicurezza.
Avevi una fede,
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| Harem, fatti di occhi neri,
mesti,
truccati da star
fragranze di incenso e di particolari
essenze che ammaliano.
danza del ventre
per onorare il padrone.
Harem dalle gabbie dorate o spietate
bambine strette al cuore
piccole
belle, brutte,
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| Sei innocente rosa
che veste piano
il desiderio di miele.
Sei sorriso fugace
di sinfonia marina,
delizia
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| Spilli sul viso.
No,
non sono fiocchi di neve.
I fiocchi di neve sono gentili,
fresche carezze di nuvola.
Oggi
il cielo di Mosca è furibondo,
sferra dardi di ghiaccio, che
feriscono le guance.
Marina cammina.
Bavero della giacca
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| È del suo viso
la ruga silente, ferma nel tempo
a segnare i giorni
voce del vento
in un tremito il sentire.
E come la foglia
lascia al ramo la vita
un pensiero
attonito persevera la mente
si perde al dire dei passi
parole
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E così ha fine ogni tuo sogno, cuore,
oh tu, di giovinetta. E vien la tosse,
e il sangue al labbro; e sarà il cimitero
a cullarti nel sonno della Notte.
Eri bella, eri tu, tra le gavotte,
nobile senso; e co’ un ventaglio
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Non puoi essere tu la colpa
del mio peregrinare verso l'insano vuoto
che si estende dopo questo triste viale,
no non può dipendere da te
il mio duttile umore con cui ogni giorno
con ferocia sfregio ogni angolo del tuo cuore
Tu sei solo
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Come può il tempo
cancellare il male
quando, ferito il cuore, si veste di dolore.
Candidi vestiti
ricoprono, come foglie la terra scura,
i lividi, d’un corpo martoriato, di un’anima prigioniera,
che senza colpa, subisce, tace e non si
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6626 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1771 al n° 1800.
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