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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Le 537 poesie in esclusiva dell'argomento "Comicita'"
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Pregia di avere
un difetto convesso,
donna elegante
di sciocca risposta,
chioccia che espelle
bianche uova di carta
che scricchiola e scrocchiola
ad ogni risata.
La carta ridente scomposta stropiccia,
contagia e diffonde musica
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Gelidi i giorni
sbuffi di cavallo la notte
Orde di parole
imbuti di mistiche frasi
Il dilemma più grande
in fondo al centro tra i cuscini
Capo e coda di una storia
rossa carne sul camino
e ora la scelta domanda
se sì
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E quando giù a Teano
avvenne il grande incontro
il re e Garibaldi
si strinsero la mano.
Alle camice rosse
Emanuele disse:
" io vi ringrazio tutti.
di cuore. Grazie Mille! "
Rivolto poi a Giuseppe:
"son certo e in
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| Mi ha preso la tecnologia
povera me, come farò
è diventata una mania
e non so se guarirò
Mi sta girando la testa
salto di qua e di là
ora apro una finestra
poi la chiudo, e voilà
Ora mi appare un messaggio
poi
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| In desolata notte, sciocca luna
un ampio alone triste in cielo alluma ...
ed infatuato stupido felino
da depravato, lurido invasore
sta ritto ad intonar la sua canzone
in toni reiterati ed importuni
sul davanzale di chi sonno
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Sensazionale,
trovata spiegazione
a misteriosa situazione
per cui uomo perisce
prima che donna sua.
In sua perfezione
nostro Signor a tutti
ha donato il tempo
ma non democraticamente
sua misura.
Così quantitativamente
sessanta sono i
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Di quel trombone ella credeva
restasse un flebile ricordo
ed allibito anch'io restai
allorché la soglia quel dì varcai,
poi mi ripresi ed allor pensai
temporaneo sarà il disturbo
aveva un tampone al naso
e così la
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Intanto a cap’ tuculea.
Bianco lo schermo
spara il vuoto
come la mia mente
in quel preciso istante
in cui decido fermamente
di scrivere... un bel niente!
Le spalle appoggiate
le fessure ormai arrese
girano i pensieri e
intanto a cap’
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Ahimè, mi chiedo, in pomeriggi assolati
alla luce impietosa degli scarni risultati
quale sia l'algoritmo da applicare,
perché una storia sana possa decollare.
Dolce, amorevole e sorridente
dicono sia il trio vincente,
diligente
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cielo scuro nuvole nere
l'estate pare
non voglia arrivare
pioggia freddo
grandine e vento
di non andare al mare
non son contento
scarpe chiuse infradito
maglietta corta o maglioncino
resta l'incerto fin dal mattino
felpa leggera foulard di
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Trilla l’oro dell’Ellesponto
sotto il sole d’un felice
piagnisteo per Euridice
sulle note che non escono ...
Consolandosi al vagito
d’un poppante al suo plotone
rese all’oro di Giasone
versi degni del montone.
“Idmone, Idmone,
non ti
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Quel gran bel dolce
se lo gusta un altro
A lui queste grandi fette
a me una sbirciata di tette
Sogno un capezzolo candito
irto come chiodo sull'alveolo
brillante di saliva pennellata.
Vorrei baciandoti le labbra
insinuare la lingua mia
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Gran contenitor d'esterno
riesce con gran facilità
a mantener l'asciutto
trattenendo il piede
ch'avvolge all'unisono
quasi, barricandolo
d'invecchiamento intenue
all'olfatto, da uscirne
tramortendo il vicinato!
ora, in effetti
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Dalla prima volta che l'ho incontrata
l'ho trovata una persona educata
ed anche orgogliosa del suo progetto
che la fa sentire un grande architetto.
Con quel suo fare d'amante latino
ed il suo cappello verde d'alpino
sappia che lei non passa
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Mi ricordo che già da ragazzino
parlando di costumi e di culture
si tirava sempre in ballo 'sto giochino
di quanto sian importanti le "misure".
Chi si vantava di averlo molto grande
prezioso dono e pregio di famiglia
chi si
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| Dinamico e diabolico il figuro
che copia di se se stesso vuol montare,
un gambe appese, ed altro ai lati esplose,
un cerchio d’arte mista ad orientale.
Divine Proporzioni, sarà pure...
ma so che il “Genio”aveva gusti strani;
curiose le
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La Soyus orbitava dolcemente...
la cosmonauta adagiata,
parabolici glutei
e rosea ellittica vaginale
in posizione ideale;
il cosmomaschio in missione
situazione angolata
a trenta gradi,
immersione compiuta:
movimento
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| Una lunga tavola, riccamente imbandita,
amici strafatti di vino, sotto un pergolato;
ragionamenti ubriachi si tentano a sortita,
griglia calda di profumi stuzzicano il palato.
Alzate di bicchieri e tozzi, inventano rime,
risate e malinconie si
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| Ma come si fa! Disarmata e senza bussola
non contesto più la rotta, mi ascolti marinaio
lei è proprio un bel guaio ... su quel ponte
senza straccio, ho un binocolo sul braccio.
Se lei vuole su quel barile, punteremo alle stelle (e poi su, non faccia
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Mi esercito a scrivere bene!
Mettendo un punto al posto esatto
potrò infilzare più di stiletto
no, non per ferire
ma per emozioni meglio offrire.
D’amore e guerre...
chiudo il rubinetto di versetti
con sempre amore scritti
per non ripetere
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mentre la notte stende le sue mani
sopra il creato
ogni parola si colora di buio
tenebre avanzano
nell'oscurità più totale
a nulla vale
munirsi di luce ... artificiale
quando nel silenzio
risuonerà la voce
lampi
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Bello fare il bagno
con gli occhiali
sono scuri di quelli da sole
si lo so si chiamano
occhiali da sole
fotocromatici
non sono ray- ban
come quelli di Antonello
sono più alla John tondi
i nostri i miei e i suoi
ci fanno sentire belli
in
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Il vecchio Blasco nello stadio acceso
dalle chitarre rock e dalle grida
in compagnia del vento e del suo giuro
invita tutti noi a tener duro.
Mentre il suo nome scoppia nella gola
aiuto la mia mano a far da spola
e appena il primo brano parte
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Importuno insettino
non ti vedo quasi mai
ma mi pungi e sono lai
così ho fatto un pensierino
Sono andato dal cinese
per comprare una pomata
ma quel saggio m'ha poi data
una dritta pechinese
Prendi questo battipanni
funge con la
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| Con speme appesa a un filo, assiso strizzo
e invoco il rio destino
d'un sassolino almeno! ...
E si ode un vago, lieve scricchiolio...
mi affaccio, e il fondo vedo lindo e chiaro:
"È legno che si assesta, ohimè
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Sento nell’eco del tuo richiamo
un risveglio in me
che parte da basso
laddove sino a ora
credevo fossero rimaste
altro che rovine
Forse prima d’ora
non ero incline a credere ai miracoli,
adesso però, mi sento graziato
nel mio esser
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| Mi sveglia di buonora un mio pensiero
l’appunto su di un foglio e l’accantono
mi lavo mi vesto m’improfumo
son pronta per il solito lavoro
Versando qualche goccia sopra il seno
convengo che sia il caso di abbondare
sono io o forse è il mio
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| Corpo malfermo
traballante il cammino
difficil star fermo
o sedersi un pochino
vista annebbiata
dall’alcool e dal fumo
breve passeggiata
lui ride io tremo
odor nauseante
m’assale furioso
mi cade pesante
sul selciato fangoso
poi s’alza di
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| Col suo artiglio lascia il segno,
ed il viso mio non mente;
quella donna è assai malata,
ha un carattere violento.
Ci sto insieme, ma distante;
sempre in guardia, sempre attento,
pronto a reclutar soccorso
teso, osservo il suo
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| Si festeggia oggi
Giovedì Grasso;
il carnevale impazza
carri e mascherine
coriandoli e stelle filanti
si spargono
per le strade e per le vie.
Si ride, si scherza,
si balla e si canta
viva il Carnevale
che porta allegria...
Van le
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| Col dito volto a terra
dall’ira, quasi spinto
a Carlo Terzo, ignaro
domanda Carlo Quinto
“ Chi è stato tanto vile,
codardo, tanto pazzo,
da fare la pipì
davanti al mio palazzo?”
“ Io, certo, non son stato
a farti questo scherzo!
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537 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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