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♦ Rita Angelini | |
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Le 537 poesie in esclusiva dell'argomento "Comicita'"
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| D'antagonismo avvinto
nel servire insiem la mente,
"Senti," esclama lui furente:
"Tu sei grossa ed ingombrante,
lenta, goffa, appariscente;
gran ferraglia cigolante,
vanitosa ed invadente!
Quel su e giù sui tacchi a
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| Cigli espressivi, enigmatici da captare
intuire e sviscerare, invadono l'etere.
Annusano, scrutano,
per saziarsi penetrano l'anima.
Uno, nel suo dire, sfida!
lanciando il lampo... come un guanto.
Mi porgo al gioco, io lo rilancio.
Saette e
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| Mi destai di buon’ora quella mattina
e precipitandomi in cucina
fui colto dall’acquolina
nel trovare li la mia cugina
Ella vestiva un’invitante corta sottoveste
di stoffa trasparente color celeste
Emozionato da quel corpo lussurioso
l’avvicinai
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Ho una sorella erotica,
mia madre una nevrotica,
la nonna una dispotica.
La prima fa l'aerobica,
la seconda la velica,
la terza è anemica,
mentre la sorella piccolina
vuol far la ballerina.
Sol mio padre pare normale
è un
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| Ma i poeti
vanno al mare?
o restan in casa
afflitti
a meditare
cullati da illusioni vacue
avvolti da nubi sulfuree
restano immuni dal sudare?
rinfesca forse
il corpo e la mente
un poetico pensier indecente?
consola la frizzante luce
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Misure perfette!
Per le reginette,
sode le tette
di terza o quarta misura
la taglia,
e poi su! dritte dritte!
Vitino di vespa
sottile che le mani racchiuda,
fianchi torniti
come viola d'orchestra,
glutei alti rotondi e ben sodi
come un
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Ricordo quel tempo
quando andiedi
da Orbassano a Grugliasco,
me la feci tutta a piedi
con in testa un lurido basco
e in mano un fiasco de vin.
Ricordo che mia moglie
era gravida,
eppur con le doglie
giunse da sola ed impavida
fin
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i pianeti allineati
giove nella sesta casa
scivolano in orbite stellari
i segni di fuoco
mentre oscurano gli astri
segni funesti
- saturno contro -
e non c'è niente da fare
la sincronia dispersa
energia soppressa
umore variabile
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| Boccetti d' a panchina
davanti ar gelataro,
ma che, nun ce o sapete
che quello è er posto mio?
Si m'o so' comprato?
Ma voi 'ndove eravate
ner mese de gennaio,
quanno qui solo stavo,
'n mezzo ar freddo e ar gelo?
A mantenevve er
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Tombè de fame
ti alimenti sano
ferrea dieta
e tanto sport da divano.
Colazione assortita
latte miele e cioccolata
qualche fetta biscottata
mezzo chilo di marmellata.
pranzo dignitoso
quasi un chilo di pasta asciutta
saporita e
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M'han detto ch'io scrivo
in maniera troppo amara,
che venero l'obbriobrio
d'ogni pecca umana.
M'han detto ch'io creo
carmi troppo crudi
e che la carne dei miei versi
non è degna dei più puri.
M'han detto ch'io
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| ti seguo coll'occhio allampanato
non credo possa resistere - t'ho toccata!
mamma mia che ottava non sembrava
hai detto che la quinta ti bastava - mentivi
il fondoschiena poi lascia stecchiti
avevi detto che volevi cambiar vita
stavolta con
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all'asta del pesce
vendono occhiate interessanti
interessate
ci si capisce con un'alzata di mano
un cenno d'avvenuto
non t'ho vista oggi
eppure t'ho sognata
aprivi le valve
a quel mezzo limone ...
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chi è il poeta
il Vate o il carrettiere.
Il Vate
fine dicitore d'auliche parole
nelle sue rime
immagini feudali
di borghi antichi.
La speme, l'alma il nero
s'intende:
"la speranza d'un anima nel buio".
il
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| De rosa e turchino
se veste er burino
Io nun lo sapevo
così me vestevo
Le pischelle me schivavano
io pensavo nun so' alla mano
Ciò forse l'alito cattivo
o nun ho er fisico del divo
Finché una più sincera
me disse una
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Ti chiamavamo "il ragno",
otto piedi per arrampicare
otto mani per verniciare,
e sui muri lasciavi il segno.
Uomo semplice e schietto
avevi per tutti un motto,
erano ilari i tuoi aneddoti
e sempre ben detti.
Come quando
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Il mio papà
è un eroe senza confini
lui compra tutti
con i quattrini.
A lavorare qualche volta va
tanto manda gli altri a faticar!
E' bello, alto
e biondo,
io con lui sfido il mondo.
Mi piacerebbe
essere come lui
...anche se si
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| Prima le mostra fiero la medaglia
poi le farà vedere la ferita
e toltasi la maglia
gliela farà toccare con le dita.
E in men che non si dica
con la fanciulla ingaggerà battaglia.
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HO SCRITTO UNA LETTERA AL DESTINO
PER SAPER COSA SARA' DI ME TAPINO
E COSTUI NEL FARMI L'OCCHIOLINO
M'HA DETTO CHE NON SCRIVE MA SEGNA,
PERCHE' AL MONDO NON ALTRI REGNA
SE NON IL MIO FARE;
PERTANTO EGLI SI LIMITA
SOLTANTO A REGISTRARE
LE COSE
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mi sono innamorato
ed è la ventesima volta
non sono un tipo affidabile
lo so
come dici?
certo che me ne frego
diciannovesima ...
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A interior non giova in pace;
e rivolta pur mi piace,
purché sia cosa veloce
nel mutare tutto in feci.
La mia gioia è sempre doppia,
se nel water l'acqua intoppa.
Meglio sia una merce dura ...
che ho in orror certa lordura!
Da
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| Cara compagna della mia esistenza,
ormai di te, come potrei star senza?
Da che le ciliegine son cadute,
tu non mi puoi mancar neanche un minuto.
Di notte sol, ti lascio nel bicchiere
e non quello che serve a me da bere.
Fedele tu mi segui in ogni
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| Voglio una badante che mi badi
che sia accorta a non farmi male
quando mi cambia il pannolone
lavando questo flaccido culone
Voglio presto una signora riverente
che non sputi su questo mio serpente
che capisca quando è l'ora di
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| Tutto, in un lampo s'infoca
Nella mia speme
e nella voce sua roca
sole leggiadro
del viver passione
oh sublime quadro
oh, pia illusione
Quando d'un tratto
tuonando la porta
scorgea ben protratto
quellà gatta morta
del cuore mio
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Mi trovavo in un certo posto
isolato che conosco,
quando un auto mi s'affianca
e mi giunge una domanda.
Son due donne e una s'informa
su come svolgo la faccenda:
se lo tengo a lungo in sede,
'molto a lungo' pria che cedo.
Son
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scivola l'ultima nota sul vinile
drappeggiando nell'aria
un'eco sottile
spengendosi lieve
sopra i tuoi fianchi
morbido raso tra le mie mani
per l'ultimo ballo rimani
smorza il silenzio tra chiome di seta
fruscio di baci sulla tua bocca
mi
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La vecchietta nel negozio casalinghi
si aggira attenta con fare indiscreto
rimira le merci con occhi guardinghi
di tutto un esame attento e completo.
Al giovane commesso ora domanda
"La carta igienica dovrei acquistare
consigliami
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Moglie e marito nel lettone caldo
giusta atmosfera per fare all'amore
ed ecco lei lo sente maramaldo
avvicinarsi e avverte un tremore.
Lui ora inizia a muover la mano
le sfiora il collo con molta dolcezza
lei già comincia a volare
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Cara zia com'ela andà?
nei calseti na eva ho catà
cos'è suceso, son stà bon!
ma digo mi... almanco el carbon!
se te fe sempre così seto quanta gente delusa?
e po no te vol che ala sera i te
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un fiore,
una rosa,
che sciantosa!
Uno sguardo
un po' strano,
dai fuggiamo lontano.
Ma che magone,
che delusione,
scesa e svanita
alla prima stazione.
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| Vorrei divenire celebre vate,
urlando i miei carmi per la folla,
ma per il momento sono in disparte
perché Superbia mi pesa in giolla.
Son poeta e mi credo titano,
figlio ferito d'affetti malsani
e mesto padre d'un verseggiar strano
son
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537 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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