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♦ Anna Di Principe | |
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Le 537 poesie in esclusiva dell'argomento "Comicita'"
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venghino signori venghino
la tavola imbandita
è poca cosa
se la bella compagnia
morde e fugge
ci presentiamo avanti
il pasto è sfornato
sò ziti pommarola n'coppa
e n'orata...
venghino signori venghino
è pronta
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Dagoberto,
aperto
il giornale
e visto
l’inserto
del concerto
rappresentato
da Filiberto
allo stadio coperto,
apprese con sconcerto
dal cugino Umberto
che lo spettacolo
sarebbe andato deserto,
perché il pubblico
lo voleva
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Qualcuno ha scambiato
il mio ombrello
Bagnava su uno spicchio
un coccodrillo
Il tempo di
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Un’architetta
di Mistretta
che balbetta,
abbandonata
la lambretta,
solea andar
in bicicletta
da Molfetta
a Barletta,
tenendo tra le labbra
una sigaretta,
come piaceva
a Claretta
amica di Carletta
che con la carretta
di Fiammetta
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Finita la festa
svuotate le tasche
son tutti contenti
perfino i parenti
(lo credo!...) dolcetti
ho fatto per tutti
con dentro un ripieno
di candìti frutti...
fortuna stè feste
trascorse son presto
ma dopo la
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| Nacqui errore
accadimento che la convenienza invita ad infrattare
dimentichi che l’errore non usa obliare
M’imposero il titolo di esecrabile errore
frutto d’un bicchiere colmo di vino e privo d’amore
Neppur della mia data di nascita v’è la
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| Sono un pagliaccio emozionale
innamorato di lei che non vuole
così mi drogo ancora e tira
l'aria perversa della sera.
Io sto
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Se vuoi allenare
il tuo grigio cervello
rinuncia a colpirlo
con scure e martello
Massacra una rima
minaccia un sonetto
se spremi del sangue
puoi farne un sorbetto
L'assurdo e l'orrore
invitali a corte
se tentan la fuga
li acchiappa la
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Qui la sera cade
come l'ubriaco per le strade.
Non arriva il rumore qui
non si accendono parole qui.
Solo il ponte cambia colore
luci tristi di Mancasale.
qui solo la solitudine è.
Di tutti i posti proprio qui
che in tutti i posti
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| Ennio e la sua jazzband andavano a Roccaraso
con tutti gli strumenti su una giardiniera
in quel lontano inverno attesi a una fiera
ma sulle cinquemiglia accade il tristo caso
Forarono una gomma li beccò una nevicata
non si vedeva a un passo
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| Se ti sentissi sola come un cane,
non cercare l’affetto di un poeta:
quello, se tu gli dici di aver fame,
non sente e fa la faccia dell’asceta
e se gli chiedi un casco di banane
dice che non le tiene perché a dieta.
Se soffri, piangi e
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| Satollandomi d'ozio
mollemente assiso
su montagnette cuscinose
mi strafogo
di pistacchi,
colpevoli essi solamente
del mio dolce farnulla...
i neuroni
- da giorni imbevuti di ripieni di tortellini,
brodi di cappelletti, brandellini di
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| Quanto m’aggrada nel caldo sorriso
questo timore ripien di ricamo.
Ah!... L’orbe nostro fia presto conquiso;
ah!... Marte o Giove la Vita ospitâr.
Che dir… che fare?... Sì, tosto men frego
di queste fole che in su Nostradamo
non sanno
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Mia nipote abiatica è brillante
in matematica
mentre mia zia flemmatica
si ferma alla semplice
aritmetica,
l’una è bisbetica ed eretica,
l’altra diabetica ed apatica,
entrambe curano l’estetica,
l’una in posizione ieratica,
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Acquattato, tese le orecchie
sgranati gli occhi
guardingo circospetto sto;
Gioco sul velluto
caricato a molla
pronto a scattare,
ripasso
passo per passo
nella memoria il piano
aspetto
la prima mossa.
sono o non sono un amante latino,
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"Un piatto di stufato con patate, pane,
quattro salsicce, con fagioli e fave...
di vino una bottiglia,
due mandarin per frutta;
or non capisco che ci sia di male;
è segno di salute l'appetito!
È quando ho un vuoto dentro
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Di nome faceva Lucrezia,
di casa abitava alla Rampa.
Diceva:"lavoro a Venezia,
a servizio dai coniugi Stampa".
Eravamo negli anni "cinquanta",
poco dopo la grande alluvione,
quando ancora la fame era tanta,
come grande la
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Col fiato corto,
le guance di fuoco,
la voce tremante,
rauco e senza vigore,
il bimbo si sforza
a ricordare le parole.
Gli suggerisce la mamma…
Gobbo sul divano,
tutto di rosso coperto
carico di bianchi capelli,
imponente barba
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| Cosa vuoi da me
babbeo di un Taddeo?
Sempre co ' sta canna fumante
mirata contro.
Non sono io il coniglio.
Io ho l'orgoglio.
Siete voi che come passatempo
puntate i vostri fucili contro
noi che viviamo ironicamente
e ci guadagnamo le carote
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| ho acceso un cerino
visto una mosca
ronzava beata nell'ignoto
godendo d'ogni libertà
succhiava ogn'attimo
meditando e sorvolando
di fondo nessun sapea
del suo libero pensar
finquando non accesi il mio cerino
al mondo ignoto
lo
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Amo tutti gli animali
e perciò, pure il piccione,
purché non sia un'invasione;
ma nel gradimento è sceso,
dopo quanto m'è accaduto:
Sopra un lercio cornicione,
un piccione proprio stava
come un putto e
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Sulla sponda del lago Maggiore
il languido Guido si attarda:
cerca sassi a forma di cuore
e la rigida Ida lo guarda.
Lei vagheggia un maschio prestante
invece di un pirla in disarmo.
Lui sogna una donna eccitante
all'opposto dell’Ida di
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| c'era un gallo come te
che perdendo la tramontana
s'è vestito di corvé
attenzione attenzione
s'è alzato un tendone
sotto sotto c'era il re
quello bello di Beltè
peccato peccatino
che sotto al cappellino
mancava
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| Un giorno di un tempo assai lontano
decidemmo ch’era ormai tempo
che fossi tu a usare la tua mano
me la ricordo quella sera al casolare
lo guardasti e ti ci avvicinasti accorta
felice di poterlo finalmente anche toccare
era grosso e pronto ad
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Ogni dì, di buon mattino
giungo presto
al mercato cittadino,
ma oggi son rimasto raggelato
nell’incrociar
lo sguardo suo atterrito.
Gli occhi eran di colei
che ho tanto amato
ed ho subito pensato
al mio aspetto trasandato:
canuto, pingue
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Giunse in dono dalla Cina
ch’era ancora piccolina.
Si racconta tra le genti
che nascesse già coi denti,
per cui mamma, sul momento,
venne presa da spavento
e, temendo la dentata,
fu da un’asina allattata.
Quando ebbe sui tre
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La mia vita è un film piovoso
una strada che curva nel mezzo e non va oltre
lampioni rotti agonizzanti e dritti
mi s'infilano nel cuore strane creature
la mia vita è un mostro pieno di paure
mi si strazia l'anima per così
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Il benessere inizia dai piedi
(scommetto che inizia dal portafoglio)
Diventa un leone focoso che ruggisce a piacere
(roar roar roar, tutto qui?)
Fai avverare il tuo sogno americano
(ah se Colombo fosse rimasto a casa!)
Pacchetto
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Fin da ora v’invito a perdonare
il mio burlesco e screanzato fare
quanto narro non germoglia dall’ineducazione
ma dal semplice rifiuto verso l’abiezione
I poeti son pittori che ai pennelli
contrappongono rime e stornelli
che sia in immagine o in
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Telefono al mio Ammore,
resto pien
di candore,
mi lavo i dentini.
Son diligente,
lascio stare i lavativi.
Accendo lo scaldino,
nel
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Quest’affresco è un vero capolavoro!
È il più grande investimento tu possa fare,
quindi non stare lì troppo a pensare;
alla tua famiglia porterà tanto decoro,
cambierà la tua situazione patrimoniale
e magari
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537 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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