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Le 3812 poesie in esclusiva dell'argomento "Amicizia"
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| È troppo buio il cielo stasera
senza le stesse stelle di quell’era
in cui bastava un solo abbraccio
a ridar pur infine coraggio.
Pochi soldi ma tanti sogni
d’appender alla ringhiera
nei balconi accesi a cena:
- Chissà se uno vola e si avvera!
Non
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| Tornando a casa
la mia auto è quasi calda
posso quasi sentire il calore
del motore, come un cuscino
un abbraccio è
il suono dei pistoni
e quelle marce che ruggiscono
l’ultimo semaforo verso il nido.
Tornando a casa
vorrei trovare due o tre
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| La mia anima è un solitario profumo di ginestre
è un immagine d’amore
che oltrepassa la vita e la morte
in uno sguardo di felicità .
Anche se il niente mi parla
il cuore ama e cerca di te
anche se non sei nata
t’invento nel sogno.
Nel cielo
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| L’amicizia è una cosa seria
che si cura nel tempo,
che perdona il momento,
che non consente a nessuno intromissioni
e chiarisce da subito le intrusioni
Non necessita d’istruttoria,
perché l’amicizia è una cosa seria,
detiene il primato di
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Avanza la notte buia
senza il suono del respiro,
in questo tempo senza parole,
in questa speranza senza più amore.
Scie di solitudine guidano passi stanchi,
anime perdute scuotono l’istante,
la verità sorniona attende
la nostalgia non spera più
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E ci son cose che,
oramai più non vivrai,
manca la materia prima,
chissà se mai la riavrai.
Son quelle cose che,
seppur semplici ti mancano,
davan sfogo a quello schifo,
che vagava attorno al mondo.
Le ricordi col sorriso,
mentre hai dentro
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Un compleanno quest’oggi che nessuno potrà mai capire
quel rimembrare attimi stupendi di un amore ancora in auge
chini là in quella stanza sfogliando il corpo del reato
l’indomani avrebbe dovuto far sorridere chi
con grande volontà aveva già
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Che sia neve o pioggia o ninfa, amici
noi giungeremo lassù
mentre canticchiamo nella stessa auto
musiche di Vasco
sdrucciola l’asfalto in fiocchi bianchi.
Sfidando il tempo incauto
proseguiamo nel nevoso piovasco
protetti da malefici
stringiamo
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Silenziosità in quelle notti spezzate da rumori molesti
che tanto aiutano ad uscire dal tunnel
quel ritrovo ove la vita sembra voler eclissare
solo forza di volontà ed ingegno dell’uomo
riescono ad elargire un volto diverso all’esistenza
creando
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| Chiamarmi pur, se vuoi, ne son ben lieta ...
Ed io lo percepii segno d’intesa:
o addirittura un corrisposto amore ...
pur sostendo lei: “Amica e basta!"
Si manteneva invero un po’ distante
mentr’io già preso a coltivare un sogno,
pensavo: “Se
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| Non si frantumerà
mai il ricordo di te,
cara amica d’infanzia.
Fosti tu a riempire le mie
più belle ore d’estate.
Non si frantumerà
ciò che di te ricordo.
Non ti vantasti mai
di essere più bella
e più alta di me.
Eri per me la casa,
la
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| A passo lento, fra lapidi amiche
ho scorto il volto tuo che credevo dimenticato,
un’immagine che stona in questo luogo di riposo...
le mani ho giunto in preghiera
per risollevarmi il cuore, te lo devo da tempo
da quando senza un saluto
reputasti
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| Ti vedo, minuta, venirmi incontro
sotto l’ombrello,
in questa giornata uggiosa.
Mi saluti.
Poi mi riconosci
e allora mi parli di tua nuora.
Sei turbata.
Ti senti assediata dal dolore.
Dal tuo giardino fiorito
hanno reciso alcuni fiori,
tra i più
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| Seduti davanti al tuo negozio
raccontiamo il nostro passato
sereni in gaudente ozio
di fronte al muro assolato.
Ieri e l’agostano presente
si fondono, amico mio, nel nostro
narrare accondiscendente
nulla lascia di inchiostro.
Dei nostri figli
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| Uomo d’altri tempi:
al nostro salutarti
la mia mano presa nelle tue
a sfiorare le tue labbra.
Io, della stessa tua carne,
rosso d’imbarazzo,
ho tentato di ritirarla,
ma il dolce tuo sguardo,
ha frenato la mia ritrosia.
In te ho visto mio
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Sapevo che saresti tornata.
Questo strano mondo di parole
non prescinde da te e da noi.
E’ un andirivieni di malinconie
e tristezze indefinite,
un calesse di sfumature intense
intonse e intime.
Un’allegoria dei sogni
che tardano a prendere
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È un sentirsi dentro
come un unico pensiero
è lontananza che s’avvicina, sempre più
è essere noi, amici di un tempo
che mai in realtà si lasciano
trasportare, da quel che chiamiamo vita
è vivere un’esistenza senza mai sentire il bisogno di
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Colori di sole le giornate più nere
con uno sciame d’allegre lampadine
arrivi d’improvviso a illuminare i miei silenzi
così densi d’assenze e compresso dolore
quando un’altra alba muore
e le mani sono fogli bianchi
nell’esistenza che si riempie
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Al bar da Mario ci troviamo i cari
amici a ravvivare la mai spenta
ilarità; l’Emilio ci rammenta
mostrando di saper più di comari.
Remo mi arronza per gli errori vari
a tressette, tuonando mi tormenta:
"Mah! Mizzica compare!" - si lamenta
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Asfalto assolato
silenzio vellutato
in un lembo d’ombra
sosti guardandoti intorno
Povero cane da sempre solo
morbido e chiaro il tuo manto
profondo lo sguardo
spento il tuo cuore
Ehi, ti chiamo dolcemente
il capo subito volgi
ai tuoi occhi
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Più non ricordi quel dire
rimasto sospeso nel vuoto,
cancellato con un colpo di spugna
e gettato nel vento.
Illusa l’anima ferita,
rimane allibita da quella miseria
ben celata
dentro quel duro cuore.
Sentire senza ascoltare
per restare
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Così pareva in ante,
quand’ecco d’incanto un sorriso,
c’accende la vita.
Un raggio di sole intriso di speme,
assume forma vitale e festante.
Un
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Diventano una figura unica,
occhi labbra bocca parole...
Diventano un’unica sembianza,
quella di una nuvola di opacità e latta
e di plastica bruciata...
E il fiume di fumo dalle pupille mi guarda
come i lupi alla ricerca d’acqua
nei boschi
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L’altra sera son stato a una festa
con gli amici di un tempo passato,
dopo un po’ mi girava la testa
per il vino che avevo ... assaggiato!
Sono uscito di fuori al parcheggio
con lo scopo di farmi passare
quella sbornia, ma è stato assai
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(t’esprimo il mio pensiero)
Mai capirò (ed esprimo un mio concetto...)
chi il pensiero costringe dentro strettoie
e dice quel che non pensa ma che più conviene
per apparire bello all’altrui cospetto.
Nato libero, io l’esporrò tal quale, seppure
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un arcobaleno variopinto
fra onde imperfette
e la tua voce divertita
irriverente e attenta
mi giungevano fra coltri e nebbie
a diradare nubi e incertezze
una liana che arrivava
come primo soccorso
ma poi sfuggiva
in una strana rincorsa
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| La sorte non ti è stata benigna,
amico mio dolce,
tenero compagno di viaggi
negli alti regni del pensiero,
nei versi dell’anima e del cuore.
Aspettavi gioia dalla vita
ma ti è stato avverso il destino
e ci hai lasciato prematuramente.
La tua
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| Tace il vento
e il respiro di chi
è nel silenzio del cielo.
Oltre la morte
mutazioni di stelle
e ombre di luce.
Gli
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| Ha rami di ritorno
l’infiorito tuo melograno ed ogni cosa
è inumidita e rossa: l’aquilone, le vele, la pioggia
nell’udire colmo di germogli
del canto che fu tuo: alberi che siamo,
albero tu e tuoi prolungamenti in semi, sui pendii.
Gli astri
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Lia |
02/07/2019 21:36 | 886 |
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La formica indaffarata
intenta a progettare una crostata
scrive attenta la ricetta:
pere e miele con l’uvetta,
uova fresche di giornata
e gran farina lievitata,
per produrre pastafrolla
che tenga ben come colla.
E poi zucchero in abbondanza
per
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Di te non mi è rimasto niente
neanche una fotografia
delle nostre infinite sfide su un tavolo da ping pong.
Mi è rimasto solo il ricordo
delle contestazioni giovanili
e di come volevamo cambiare il mondo
con le nostre idee rivoluzionarie e
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3812 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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