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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 283 poesie in esclusiva dell'argomento "Acrostici"
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| Lontano si scorge un nuovo orizzonte
Arrivare vorrei dove il sole è più chiaro
Verso un luogo d’infinita bellezza
Incontrando polvere di stelle.
Tortuosi sentieri saranno superati
Andando verso il monte più alto
E nel silenzio si seguirà il
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Terrore diffuse, apparendo sul carro della morte,
Operando col benestare del Santo Uffizio inquisitore.
Regole mise per non sfuggire alla macabra sorte,
Quando l’odio pareva voler essere un vero vincitore.
Urla strazianti emettevano le vittime
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Incerti navighiamo nel mare dell’oblio
Laddove a volte perderci possiamo tra
Flutti spumeggianti che, come merletti ricamati,
Adornano le effimere e caduche scie dell’onde disegnate.
Restiamo inermi a rimirar lontano l’anima persa e
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Fosti compagno nelle nostre case,
Anche se in un rettangolo di schermo.
Buono, cortese, bravo ed educato,
Ricordandoci i modi del passato
In tutti noi che t’abbiamo amato.
Zampino mise la cattiva sorte,
Il destino che non ti ha favorito.
Or tutti
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| Bella e leggiadra danzi tra i fiori
E lieve tu sfiori il vento ed il cielo
Nell’aria si sente profumo di viole
Vieni finalmente e tutto colori
E nessuno più soffre di gelo nel cuore
Natura e armonia sono un bacio d’amore
Un sorriso argentino e un
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| Senza peli sulla lingua
Ascoltava chiunque volesse confrontarsi
Nessuno ha saputo imitarlo
Dolce come un nonno
Regalava sorrisi
Occhi parlavano
Preziosità da custodire e non gettare
Evidenziavano il carattere
Riuscendo persino a stupire con il
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La povera ragazza si dibatte
Ancora non riesce a liberarsi
Vuole cacciarlo via e lo combatte
Invece lui non vuole ritirarsi.
Ogni giorno vien fatta violenza
La donna in molti casi viene uccisa
E’ allora che perdiamo la pazienza:
Non può passare
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Doveri e piaceri
Ognuno con il suo fine
Nascono nel cuore
Basta un niente
Ovunque si tinge di
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M’acceca questo sole, riverberato
Abbacinante su vita nuova, fiori di ciliegio
Riflesso che brilla sulla pioggia, a
Zefiro leggero
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| Par che sia inverno ancora
Ritornato è il rigido gelo,
Invaghitosi marzo s’è del freddo
Mentre fuori dal tempo nevica
Ove il sole dovrebbe riscaldare.
Dovunque scende copiosa la neve
Impietoso il termometro segna lo zero.
Marzo pazzerello
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| Difficile districarsi tra quelle pagine
Entrate e uscite si accapigliano
Numeri sculettano ubriachi allo sguardo
Un andirivieni che manda in tilt
Nuoce perdere la pazienza
Conviene stare calmi
In attesa di aiuti
Arrabbiarsi non vale la
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Ora ci si appella al color della pelle
Dimentichi di quello del cuore e delle stelle
Ignaro della Misericordia
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Gentilezze nella vita affascinano
Impensate gustosissime caramelle
Uniscono in un magico bouquet
Saltuariamente avvertono falsità
Esplorando quello che nel cuore pulsa
Particolari si estendono senza requie
Personaggi di pura fantasia
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| La vita può cambiare, diventare sorprendente
Il vento della passione arriva improvvisamente
Bacia la fronte e accarezza i capelli, si posa sugli occhi
Estasi di un’estate senza limiti che ha azzerato le distanze
Ruba melodie per un’affascinante storia
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Antica sovrana greca, moglie del Principe di Caria,
Rembrandt ti ritrasse dipingendo la tua augusta bellezza.
Tra le braccia di Ecatomno, venisti alla luce,
Esplodendo come sovrana, in tutta la tua scaltrezza.
Mausolo ti ebbe come fidata e preziosa
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Forse ancor natura incosciente
Emula giorni bigi d’inverno
Balugina prima il dì, silente
Bambini chiassosi, ne fanno scherno
Risa agli scherzi, di principesse un sacco
Ancor per poco il verno tiene scacco
Impettito, con gran cerimoniale
Or
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Arbeit macht frei!
Uomini, donne, bambini,
Sospinti in crudi destini,
Che non usciranno mai!
Hitler, del vile assassinio
Warum? Warum?
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Dicono che non esiste il tempo passato né il futuro
Unico metro è il nostro che gli diamo celere il passo e lento
Eppure muove uguale e testimone è quel quadrante al muro
Ma preferiamo credere ad un ritmo che muti col pulsare del cuore
Irrefrenabile
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| Lasciare gli affanni di una vita grigia
In un bel giorno di primavera
Sognare l’azzurro di un cielo sereno.
Oggi è possibile trovare l’isola perduta
Lontano, dove finisce l’orizzonte
Arrivare nel mare infinito della libertà.
Dolce e soave sarà il
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| Jeune et délicieuse âme;
Ö toi qui a la flamme,
Inscrite dans ces prunelles,
Empreintes de tes merveilles.
Douce enfant féerique,
Universelle et unique.
Chatoyante perle de voix,
Ondoyant minois emplie de joie.
En toi, je sus réanimer
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| Lunga la valle che porta al destino
Epocale il desiderio che imperversa
Mostrando quanto più di sé eccede
Incontrando severi intoppi
Elaborando cautamente
Piccoli pensieri
Rovistando senza tregua
Immergendo sguardo là dove
Giammai potremmo
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Mi prende il cuore e l’anima mia
Avvampa come fiamma mi tiene stretta
Lascia sprigionar copiose lacrime
Intrise di nostalgia, di tristezza, malinconia
Non sente l’albeggiare di nuovo giorno
Che inizia a colorare il mondo
Ostenta un sorriso, ma
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| Della nostra morte ogni anno, inconsapevolmente, ne oltrepassiamo il giorno
Una piacevole verità per questa usanza che tutti, prima o poi, rispetteremo
E così un domani saremo licenziati dalla vita... bella o brutta che sia stata.
Non ho più lacrime da
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| Ti risveglia verso l’infinito
Rose in catena regale
Avvolgersi il treno dei desideri,
Magnifico palcoscenico che parla
Osservando il volto d’oro
Nella
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Ora, anch’essa si riposa;
Tanto la natura fa fatica ed ha effetto
Tale da apparire in luminosi mesi
Ottobre, or vigile oppur sornione
Basta che ritorni, nei giorni al fine spesi
Radiosa, di virginale aspetto
E nell’arrossir se di invitar al ballo,
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| Oro ed aranciati i colori esaltan l’anima ma, di
Tristezza un senso, e di partenza anche
Ti rapisce, mentre un sole caldo... ancora,
Offre e dona dorata luce ad un manto di foglie che accoglie e stiva
Brune castagne, presagio al maglioncin di lana
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Portami con te lungo strade
Ormai consumate, da passi
Reticenti e silenziosi d’insaziabili innamorati,
Tienimi stretta al petto
Amami come io t’amo tra albe radiose,
Mormorii d’acque rigogliose, tramonti
Iridescenti, opalescenti, che parlano
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| Scivolano lente l’ore
Esalando dell’estate gli ultimi respiri
Tra piogge in alternanza al sole
Trovano spazio a mostrarsi eleganti funghi
Ed anche castagne a uscir dai loro ricci
Mentre cadono foglie al suolo.
Brume leggere invado le ovattate
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Senza far rumore, di notte,
In punta di piedi, leggero,
Lungo una discesa alberata.
Emozioni mi stringono il cuore
Non ho paura, sembro un fantasma,
Zona buia mi si para dinanzi
Io ragazzino, " innocente", la percorro
Odo e reprimo il
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| In tutto il pianeta
L’aria, la terra, l’acqua sono inquinate.
Grida la terra per un’orribile
Realtà che incute paura
In ogni piccolo fremito del cuore
Dovunque incomprensioni e guerre
Ogni angolo del mondo è senza amore.
Dove si può trovare
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| Soffio poetico dell’autunno...
E voltandoti indietro abbandoni il caldo d’agosto.
Tini di uva matura inebriano l’aria intorno... la moscatella
Triste il giardino ormai mentre l’estate declina
E il sole ormai riscalda la schiena appena
Migrano le
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283 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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