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Le 37620 poesie pubblicate in licenza Creative Commons 
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Tre volte nella polvere
le mani rotte, il viso ferito
gli occhi sulla terra
il sasso duro sotto le ginocchia
una mistica ferita, passa
anche ne mio essere
il mio spirito si unisce al Tuo
trascino le mie cadute, spariranno
nella Tua amata
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Madri e figlie dell’uomo
grande e pesante il vostro nome
figlie del dolore e maestre del vivere
voi siete la preghiera che il Padre
fa germogliare dal male più profondo
amate, amate sempre l’uomo
e la vostra preghiera si fa strada
i vostri figli
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Troppo il peso dell’offesa
di chi ti ama e si allontana
ed il peso si fa impossibile
ma Ti rialzi e lo ami ancora
nell’azzurro del cielo vedo
la grandezza del Tuo sacrificio
e lo spazio infinito dell’amore
che l’uomo, Tuo redento
andrà a farlo
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La polvere sul sudore
trema la luce negli occhi
sogno un’angelo che pulisca
una mano delicata
sul volto infangato
e tu cuore, batti
si allarga la mia visione
ho temporali nella mente
e diluvi dentro il petto
ecco un volto che si accende
avanza
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In quel Cireneo attento
c’era pure il mio spirito
questo è il mio desiderio
mentre scruto e vivo il peso
della Tua sofferenza o Gesù
lasciami un po’ di strada
ad un passo da te e sarò
l’uomo che la Tua morte prepara
quale mistico tonfo
e lasciare
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Madre e Figlio, sguardi d sangue
sotto l’azzurro cielo, vestito oggi
dell’immenso dolore, assente
nei carnefici, vestiti di giustizia
sotto le urla trema la terra
calpestato l’amore, l’infinito amore
e quello per la madre, trafigge il cuore
il
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Sulla strada del Calvario
lo sguardo del soldato
è sulle pie donne
mentre quello dei sapienti
è sulle spade sulle lance
nulle le risposte
alle grida di pietà
da lontano vedono tutto
i saggi i regnanti i sapienti
ma i bambini? Non ci sono
il
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Il fiore più bello
che la creazione ha generato
è caricato da un duro legno
sarà schiacciato, lapidato
che sia di Lui morto
anche il ricordo più caro
il male vincitore ne gode
l’uomo che protegge l’uomo
si lava le mani, lavoro ben fatto
nemmeno
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Si stringe il ventre,
l’anima tossisce, si
contorce nel silenzio
di uno sforzo...
Non chiudo gli occhi
e li riapro...
Immagino pesci
nuotare sinuosi
in un acquario che non ho...
Squame rosse e dorate
sul fondale,
verso la gora...
Verso dove
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Grida e urla sulla piazza
sia morte siamo assettati di sangue
il Cristo la guerra non vuol fare
senza la morte nulla si vince
ed il Figlio buono dell’Altissimo
che insegna amore e pace fra gli uomini
a Lui la croce i chiodi la frusta la lancia
ed
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Consumato il corpo, ha sete
non acqua ma aceto
non una mano, ma una spada
e uomini armati e violenti
la bellezza della primavera
si fa terrore, buio di notte fonda
nella mia paura sento un germoglio
sì, lo voglio far fiorire, darà frutti
ho atteso
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La domenica mi veste il pensiero
quello veritiero che riempie
la mia vita, sempre in attesa.
Salgo luminoso il sentiero
che porta dove la campana
festosa, come sempre, chiama
ed io vivo e rivivo ancora
i passi della storia umana
che mi esaltano e
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Il tempo passa
inesorabilmente.
Eterno
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Ho donato al lavoro
le mie forze migliori
e al canto, felice
la gioia di vivere,
alla natura e a tutte
le sue stagioni,
la fantasia che mi nasce
ogni volta che mi fermo
per ammirarla e viverla,
per tutti i miei amici
ho regalato i versi
da loro
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 | Soffia un alito tiepido, lo senti?
È primavera ai piedi dell’inverno
mentre si rinnova l’incanto di una parola
su nodi ormai slegati.
Oggi ti dedico la mia poesia.
-Chiunque ti amerà
non conoscerai più questa profondità
sarò il rimpianto della
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| Uomo di paglia
vestito di nulla
perché lasciato solo
nella valle delle spighe vuote.
Cerchi un posto alla luce
per farti conoscere
e preghi e ti doni
ad un soffio di brezza
nell’alba di un nuovo vivere.
Lasciati comprare
da una amica che ti
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| Donna del novecento
che hai tracciato una strada
per poi viverla tutta
con le tue forze soppresse
da una storia troppo lunga:
cieca, ostile e bugiarda.
Ora hai fatto tuoi tutti
i duri sentieri dell’umano vivere.
Io mi sento vestito
di una gioia
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Avevo un sogno...
Un pensiero neonato nel cielo.
Un tocco sospeso nel mondo.
Un istante appeso sulle stelle
e afferrato dal pugno della mano.
Avevo un sogno...
Una lacrima, il soffio
di un haiku scandito
dal sussurro di poeti timidi,
il vento
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Quella fetta di luna
fatta a letto per noi due,
per i nostri alti sogni
limpidi, chiari e attesi
in questa notte di stelle
che ci fa impazzire le vene
degli esplosi e caldi cuori.
Stammi vicino, stringimi
non lasciarmi andare
ore che pure la
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Nella notte che sprofonda
io resisto aggrappato
alla luce che sgorga
dal pianto delle stelle.
Scendendo le gocce
delle lacrime lucenti
incontrano lo Spirito, che
creatore di loro Lui fu.
Troppo grande il mistero
che mi cerchia
e mi
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Figli despoti di stelle infrante,
il buio e la melodia del cielo...
I demoni si sono innamorati
delle luci d’inverno,
angeli senza ali,
orfani del mondo sotterraneo.
E le hanno baciate,
una e l’altra,
abbracciate in silenzio
tra le squame
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- . -
In quali modi potrei dire che ti amo?
Anche attraverso una canzone,
nella lingua della mia terra...
Ma sarebbe sempre così poco
e comunque molto meno
di quel che sento dentro.
L’anima mia è prigionera ormai
di una forza superiore,
che
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Ruote di baci
abbiamo costruito
nel nostro circuito
nella calda estate
sorridenti ed invidiati
da chi non sa amare.
Adesso l’inverno
cerca una nuova festa
per chi si ama
mentre noi come mai
luminosi siamo
in quel dolce andare
sulla strada
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 | Di che colore è la tua ansia?
- Grigia, è solo ombra.
Quando arriva?
- È mattiniera, all’alba con un miagolio
confuso con quello del mio gatto.
Arriva da sola?
- Qualche volta con l’amore
qualche altra con la paura.
Resta a lungo?
- Il tempo di
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Gli spiriti nella nebbia,
oggi li ho visti
venire lentamente dal mare...
Emergevano invisibili dalla foschia
con lunghi abiti del colore verde delle onde.
Indossavano delle maschere, le nostre.
E i pescatori destreggiavano le reti
immersi tra
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Semino sogni
quando passi e mi saluti,
e mi par di essere
un venditore di baci
e ti ammiro
e ti parlo col cuore
e ti porto là oltre
i confini dell’amore.
Quando poi mi sei
lontana e piccola
mi sento fontana
che cantando abbevera
i piccoli
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Il rintocco
d’una preghiera
rimbocca
il lenzuolo alla notte.
Tra le dita
una matita
cerca di
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Al vento lancio
le mie preghiere
sulle vette bianche
scrivo i miei sogni
sulle albe e sui tramonti
stendo i miei limiti
nell’azzurro infinito
là faccio riposare
l’anima stanca
nelle Cattedrali
semi abbandonate
lavo il mio spirito
e quando
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 | “Ma vai a quel paese!...
Devi lasciarmi in pace,
si può sapere almen da me che vuoi?"
“Da te voglio di tutto...
ma può bastar per or che non resita
e allo stanzin mi segua a ceder l’osso ...
“Ma sola io non sono, non capisci?
ho un uomo che
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| Cammina uomo cammina
se la strada non è aperta
si aprirà, lo Spirito
Creatore e Santo
a te si affiancherà
e ciò che cerchi
ti verrà incontro
nella festa vera,
la festa del vivere,
che già c’è,
non non la vedi?
Non la vivi?
Guarda oltre
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37620 poesie pubblicate in Creative Commons. In questa pagina dal n° 391 al n° 420.
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