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Le 37796 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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E’ venuta l’ora della crisi
tutto è diventato
discutibile
sparita è la certezza
nei meandri del niente
e stanco lo spirito
cerca un’alba
sconosciuta
che porti la voglia
di quella luce
che l’uomo più non ha.
Una croce cadente
umilmente si
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L’ave grave
la sera distende
sul bellissimo colle
delle tante preghiere,
la guerra esplode
di qua e di là
dell’azzurro mare,
si fa piccolo il mio cuore,
vorrebbe nascondersi
ma il fuoco non tace
ed il sogno della fine
mi rimane in gola,
solo
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La nebbia di sera
mi ruba la luna
framenti di sogni
mi cercano in via
dalla tua finestra
poca luce io vedo
ma il cuore mio
si alza e vola
per amore lo seguo
e bella ti trovo
a braccia aperte
né stelle né luna
si è preso il cuore
ed io mi
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Simile
ad un’ala di vento
che mi straccia
il vestito
e la camicia pure,
è il desiderio di te
che esplode in me,
non ci sono albe
né lontani tamonti
solo il
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Quando l’alba
mi appare svestita
e le sue braccia di luce
arrivano fino a me
io mi sento,
un non nato alla terra,
ma sì nato per la luce
che non muore,
vivo come, se
la morte... non mi conosce,
e in quella luce
che mi abbraccia
salgo
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Mi alzo ed entro
nel cuore della terra
mi fa luce
lo Spirito di Dio,
e quel che nasce,
davanti a me
è vita, è gloria,
è desiderio
di imortalità,
il
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Quando il vento
cammina sui tetti
mi nasce l’amore
per Dio e per
i suoi figli,
e cammina il pensiero
nelle valli ghiacciate,
nelle nuvole nascoste
e non vedo differenze
fra l’uomo e la natura,
semino nuovo un domani
mentre straccio
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Do aria ai miei sogni
lassù nel pascolo alto
ad una spana dal cielo
ai piedi del Creatore
e mi passano le ore
giocando sulle bianche
e amiche nuvole,
ed una preghiera
mai detta e mai scritta
mi fa sentire vicino
il Dio della storia,
alzo lo
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L’albero a l’alba
dopo il sole
aspettava me,
piccolo pastorello,
per me lui era
la cattedrale dove
ero diventato
un soldato di Cristo,
così mi dicevano.
Le mie confuse preghiere
salivano lassù dove
i fringuelli attenti
le musicavano
e nelle
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Me vesto de ricordi
e sbrissio nel leto,
fasso ‘n segno de crose
pa catarme con Dio.
Maséno parole
come se le fusse gran
e fasso ‘l pan
par l’anima mia.
Resénto l’oro
del me brenton,
tràaso le speranse
par farle certesse
e coando la
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Il risveglio del sole
abbraccia timido le mani
dell’autunno, nido di foglie
cadute e di rondini fuggite via.
E lui l’autunno rimane là
davanti alla costa, di fronte
alla distesa buia, che si trasforma
e si increspa, acqua di nebbia
e di
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Mi guida la notte
muta muta sotto le stelle
non cerca la mia mano
ma vuole il mio pensiero
che gioca con numeri
che sanno di eterno,
mi consumo ma voglio
un pensiero nella luce
e che sia figlio del Creatore,
le ore mi aspettano,
mi preparano
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Le ceneri di Cartagine
sono di una
bellezza
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Le sere d’estate
svegliavano i grilli
e loro trillavano
sui prati e sui fiori
ed io mi sollevavo
simile ad una rondine
che spaziava nel cielo,
mi faceva festa
un silenzioso tramonto
non voleva disturbare
né me né i grilli
e lentamente
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Era l’ora del vespro
finiti i canti, che
salivano al cielo,
sulla piazza
si battevano le mani
per due sposi novelli,
che tutti salutavano,
io bimbetto che ero
fui abbracciato
dalla bellissima sposa
mentre tutti gli dicevano:
"Auguri e figli
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Il buio era nero
duro come pietra,
la nebbia ti entrava
nel cuore e lì si fondeva
in lagrime,
che non uscivano,
era morta la mamma
nessuno di noi suoi
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Hai mai scoperchiato
il vaso delle falene?
Nido di luci notturne,
di bianche ali perdute,
è dove lì dormono,
è dove lì si nascondono,
privando la felicità
di un candore rubato.
Lasciano lì le loro ali
amputate...
E tu lo scoprirai...
Alzerai
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La luce dell’alba
si fondeva nel sole,
mia madre
chiuse il suo messale
mi chiese -
vediamo dall’alto
la nostra città,
quando ti generavo
la bombardavano,
a fine giorno
ho una visita -
sul far della sera
venne il dottore
ma solo
per
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Scendevo dal colle
con un fascio d’erba
suonava la campana
si colorava il tramonto,
la mia pace era grande
la corte sempre piena
di mamme e di figli
la polenta sul fuoco
il profumo di cipolle
ben rosolate mi cercava,
una gioia sempre
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| Eclisse dei tuoi occhi
crisalidi nel vento
linfatici rintocchi
d’armonie in incanto.
Chissà se lì mi hai perso
oltre la porta dell’anima
nei risvolti d’un verso
che or più non lumina?
Forse capace non sarò
di scriverne poesia
mentre eterno
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A volte c’è una lentezza
d’oro custodita tra le dita del tempo,
in un pugno chiuso lontano dagli occhi.
Ci sono mosche e api d’argento
che ronzano attorno
come fosse zucchero o miele.
A volte c’è una lentezza
che anche l’occhio invidia al mare
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Come descrivere il tormento?
Ti ho persa!
Mille colpe, mille rimpianti;
vago, perduto tra mille anime
tra cui non conosco
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I le ciamava ‘l Dante
’l ghéa le nebie nel servel
lu ‘l parlàa con i fiori
’l se lavaà a la fontana
ne l’àrbio de le bestie,
’l so vestilto
l’era senpre coel,
mèso rosso e mèso bianco,
’l ghea ‘l naso ‘n po’ refato
e la parlantìna
da ‘n brao
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| Viola gli occhi della notte
abbracciano ancora la luna
sposa del vento,
velo di nebbia
tra le damigelle luminose.
E c’è un’auto ferma,
ha la radio accesa,
ha il rapido sguardo di chi attende
l’alba, di chi sa cosa significa
essere figli del
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| Ma che pensiero!?
La notte mi dà,
mi rigiro e affondo
nel bianco letto,
mi diffendo
e da solo salgo
nella storia dell’uomo:
un profeta, un poeta
ed il Creatore
che ci vuol comprare,
la sua storia futura
non può essere
senza quei due.
Un
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| Seguo l’onda
del cuore
nel tramonto
che colori non ha,
e rivedo
i pascoli perduti
e un fanciullo,
che io ero,
nella paura di vivere
senza l’amico sole
e nascevano
mostri neri
figli della valle
che spariva
lentamente,
solo, il suono
della
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| Come l’ombra
che si cosuma
nella luce
sempre nuova,
così io all’alba
mi anniento
in una luce
che mi cambia,
ma mi è sempre
nuova più nuova.
E, rivivo
parole eterne:
"Cantate
un canto nuovo."
E le meraviglie
avrò nel profondo
del mio, sì
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| Vati dimenticati
figli di una luna
che solo lei
va a cercarli,
nipoti delle stelle,
piangono nelle notti
senza luci, nere
allora cercano quel Dio
quasi dimenticato
dai nostri giovani
che hanno tutto
tranne le certezze,
mentre loro
mai
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La strada ha gli occhi dei bambini,
la bellezza senza congetture adulte.
Loro che sanno rincorrersi senza spingersi...
E noi, gli adulti, sapremo mai
di nuovo rincorrerci
giocando agli eroi,
tra le spighe e i miagolii,
piccoli felini sogni da
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Già stese le nuvole
mi coprono il sole,
bianca e solitaria
una manciata di luce
passa le persiane
lenta si stende
sul mio cuscino,
gioco con lei,
mi abbraccia e volo
là dove il pensiero
non ha mai volato
e vedo, sì vedo
i piedi
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37796 poesie pubblicate in Creative Commons. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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