Sommerso
Gocce d’erba,
profumo di menta:
tutto è sospeso,
io sono contenta.
Tutto è sommerso
nel dire
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Il corpo mio detesta
la poesia della notte fonda,
rottola nel letto disfatto,
mentre ancora
punge la voglia del sono.
Il tempo e la storia
stanno alla finestra,
con le spalle alla luna,
sussurano nutriti versi
ad un vate, che
disteso se ne
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Le strade abbracciano muti miagolii
e gli alberi immobili
stringono a sé parole non dette,
e, testimoni, osservano le ali
di angeli caduti,
angeli senza luce
che nascosti
-in segreto-
hanno, sì, una scintilla
da proteggere tra le mani
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Uomini
di ieri e di oggi
se ne vanno curvi
sotto il peso del vivere
cantano
trattenendo le lacrime
ridono
castigando il loro cuore
si sposano
e diventano padri
infrangono
le leggi dell’umana storia
che fa la guerra
mentre insegna la
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C’è un libro,
un libro piccolo,
che ride su uno scaffale.
C’è una stella,
una piccola, dietro alla luce
di un lampione pieno di vento,
-cielo spento-.
C’è una voce, che non parla,
si nasconde dietro agli occhi
della sera, dietro ai suoi scuri
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Su questa nostra terra
madre di tutti gli uomini,
tutti cercatori
di una pace futura,
ma sempre pronti
a fare una guerra.
Stagioni madri
di popoli guerrieri
tormentate da conflitti
sempri più devastanti,
a loro non resta
che sognare un
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Una chioccia di pulcini
tutti piccoli con una madre
là sul verde prato
crescono sotto sguadi sicuri
protetti da ali di chi
la vita le ha donato,
ma appena la stagione
quella che tutto matura,
sia la madre che i figli
sono uguali e molto
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Quando le sere
si inchinano ai tramonti
e le stelle di corsa
aprono le finstre
il cuore mio
cerca lassù il suo Dio,
una preghiera
sconosciuta ma sincera
balbetta la mia lingua,
la brezza si siede
appena davanti a me,
io mi aspetto Lui,
ma poi
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Semino le paure
dello spirito mio
e nasacono gigli
nei burroni della storia,
non ho memoria
di un sogno così,
si abbassa una stella
mi sembra un aiuto
che la Crezione tutta
vuole darmi.
Mi aspetta l’alba
con una nuova luce,
e lo spirito
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Sulla piazza del tempo
ho cantato
alla storia dell’uomo
che casa non aveva,
aveva sì
un cielo stellato
una mente per pensare
un corpo per amare,
sempre nuove albe
e invitanti tramonti,
ma non aveva un padre
che da lassù lo ascoltasse
e, nel
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E’ l’ora del sonno
e in me nasce
una sorgente
che vuol farsi
una fontana di luce,
e cerca stelle
e cerca vento
poi cerca la storia
questa gli regala
una luce sconosciuta
nata sulle sconfitte
che hanno sostituito:
brutture con bellezze,
e
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No la luna no,
ma i tuoi baci sì,
rubali, svestili
e rinvesteli
ma dammeli,
non contarli
stendeli fane un fascio
e spalmali lentamente
sul mio
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La luna si siede
e parla con me
mi chiede di Dio
io gli rispondo,
ma tu sei più vicina
parlami tu di Lui:
"Ma io poco lo consco
parla solo
con chi ha il cuore,
ed io un cuore non l’ho,
vorrei tanto averlo."
All’ora io gli rispondo:
"Dio è
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Perché il mare è madre e padre.
Perché la donna danza
sussurrando con la voce arcaica
del cielo quando cadde sulla terra,
i bisbigli degli angeli dalle ali bruciate,
le parole appena scandite delle fate dimenticate,
le sillabe appena pronunciate
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Adoro le stelle
nelle notti di luna
rasento il ruscello
che non vedo
ma sento il suo sì,
lo faccio mio, mentre
abbraccio la tua vita,
sei tutta un dono,
silenzioso il tuo cuore,
mi tiene stretto,
l’incanto della notte
mi annienta
in un mare
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Terra di cuori aperti
è la mia valle
occhi luminosi e sinceri
sulla via sempre trovi,
una croce, un Cristo,
una madonna e cento santi
ti salutano sempre,
la storia qui si è fermata
te lo dice la campana
te lo dice un prato fiorito.
Quasi
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E’ venuta l’ora della crisi
tutto è diventato
discutibile
sparita è la certezza
nei meandri del niente
e stanco lo spirito
cerca un’alba
sconosciuta
che porti la voglia
di quella luce
che l’uomo più non ha.
Una croce cadente
umilmente si
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L’ave grave
la sera distende
sul bellissimo colle
delle tante preghiere,
la guerra esplode
di qua e di là
dell’azzurro mare,
si fa piccolo il mio cuore,
vorrebbe nascondersi
ma il fuoco non tace
ed il sogno della fine
mi rimane in gola,
solo
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La nebbia di sera
mi ruba la luna
framenti di sogni
mi cercano in via
dalla tua finestra
poca luce io vedo
ma il cuore mio
si alza e vola
per amore lo seguo
e bella ti trovo
a braccia aperte
né stelle né luna
si è preso il cuore
ed io mi
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Simile
ad un’ala di vento
che mi straccia
il vestito
e la camicia pure,
è il desiderio di te
che esplode in me,
non ci sono albe
né lontani tamonti
solo il
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Quando l’alba
mi appare svestita
e le sue braccia di luce
arrivano fino a me
io mi sento,
un non nato alla terra,
ma sì nato per la luce
che non muore,
vivo come, se
la morte... non mi conosce,
e in quella luce
che mi abbraccia
salgo
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Mi alzo ed entro
nel cuore della terra
mi fa luce
lo Spirito di Dio,
e quel che nasce,
davanti a me
è vita, è gloria,
è desiderio
di imortalità,
il
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Quando il vento
cammina sui tetti
mi nasce l’amore
per Dio e per
i suoi figli,
e cammina il pensiero
nelle valli ghiacciate,
nelle nuvole nascoste
e non vedo differenze
fra l’uomo e la natura,
semino nuovo un domani
mentre straccio
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Do aria ai miei sogni
lassù nel pascolo alto
ad una spana dal cielo
ai piedi del Creatore
e mi passano le ore
giocando sulle bianche
e amiche nuvole,
ed una preghiera
mai detta e mai scritta
mi fa sentire vicino
il Dio della storia,
alzo lo
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L’albero a l’alba
dopo il sole
aspettava me,
piccolo pastorello,
per me lui era
la cattedrale dove
ero diventato
un soldato di Cristo,
così mi dicevano.
Le mie confuse preghiere
salivano lassù dove
i fringuelli attenti
le musicavano
e nelle
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Me vesto de ricordi
e sbrissio nel leto,
fasso ‘n segno de crose
pa catarme con Dio.
Maséno parole
come se le fusse gran
e fasso ‘l pan
par l’anima mia.
Resénto l’oro
del me brenton,
tràaso le speranse
par farle certesse
e coando la
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Il risveglio del sole
abbraccia timido le mani
dell’autunno, nido di foglie
cadute e di rondini fuggite via.
E lui l’autunno rimane là
davanti alla costa, di fronte
alla distesa buia, che si trasforma
e si increspa, acqua di nebbia
e di
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Mi guida la notte
muta muta sotto le stelle
non cerca la mia mano
ma vuole il mio pensiero
che gioca con numeri
che sanno di eterno,
mi consumo ma voglio
un pensiero nella luce
e che sia figlio del Creatore,
le ore mi aspettano,
mi preparano
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Le ceneri di Cartagine
sono di una
bellezza
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Le sere d’estate
svegliavano i grilli
e loro trillavano
sui prati e sui fiori
ed io mi sollevavo
simile ad una rondine
che spaziava nel cielo,
mi faceva festa
un silenzioso tramonto
non voleva disturbare
né me né i grilli
e lentamente
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