Brividi
nella notte della stella,
assente il vento
pure le stelle
non si vedono,
ma, il cuore esplode,
l’anima si sveglia,
la parola "Pace"
cerca anche lei
un portico, una stella
e tutti, i Re, e gli uomini
che la cercano,
mentre io
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Sul mio sentiero
sconnesso e sassoso
la speranza si è stesa
come padrona di casa.
Io, eterno fanciullo
ringrazio il cielo
e mi stendo
su quel velo
che la fede mi dà.
Padre dei popoli
non allontanarTi da me,
cerco e trovo nuova pace,
una pace
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S’acquieta
il sole d’autunno
sul giaciglio assonnato che tinge
di carminio.
Smarrito nel cuore
degli amanti
e nell’ali di rondini andate.
Tutto attenua
in quell’ombra che si staglia
tra distese d’oro di foglie cadute,
memoria di anni
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Corposo il pensiero
si accavalla alla sera
sui colli del mio vivere
e squadra la strada
delle stelle lassù.
Mi sdraio sul vento
non sento e non vedo,
sono stella fra il gloria,
infrango le leggi
e mi accosto a l’infinito.
La parola pace da
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Col sospiro che mi dai
semino sconosciuti fiori
a loro do il tuo nome,
quando vedro il loro colore,
che avrà di sicuro
l’azzurro dei tuoi occhi
ed il rosso vivio e forte
della tue labbra,
se poi io impazzirò,
con tanta tenerezza,
per la
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Ho pensato all’amore
nei venti caldi della notte
apena dopo i tramonti
infuocati ed infiniti
e tu sei apparsa
nei mei sogni confusi,
mi sembravi un’estate
vestita da donna, che
mi portavi l’acqua
per dissettarmi
mentre io mi diffendevo
da un
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 | Si sta sulla sabbia
d’inverno
e nei passi
della luce del sole che silenzia
e distrattamente
scompare,
laddove non
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 | Un cono d’ombra
agli uomini
che
sondavano un mistero.
Senza un valore loro,
poveri,
schiavi,
oppressi,
malati,
martoriati.
La vita diseguale,
come da sempre,
non offriva scampo.
Non dava senso.
Erano merce viva.
Poi,
dopo che nacque,
vi
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| Terra di nessuno
è là dova nasce
l’ardito mio pensiero
e mi elevo con lo spirito
fra i sospiri di Dio,
e la pace sembra
piovere nella mia valle,
è una sconosciuta
primavera che vive
l’anima che mia, che è,
sempre alla ricerca
di un Sua
nuova
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| La notte mi ha dato
un cuore di paglia
dove lì un bambino
può anche dormire,
ma questo mio cuore
da solo si fa
un caldo lettino,
l’atteso regalo
di ogni banbino,
che poco assai
costa al mercato
ma è dono gradito
se è regalato.
Senza
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| Sparite le nuvole
sale il pensiero
nei meandri dello spirito
alla ricerca di certezze
che la terra tutta
non sa dare, allora
fuggo io dagli abbissi
di storie che distruggono,
e l’uomo non amano,
il cielo ha una sua pace
che lontano da me
non so
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| La sera si è fatta strana
la luna mi è lontana
nella piazza una capanna
dall’occhiata, un po’ strana,
un bimbo mi allunga le mani
mi trascina nei miei anni
rivedo le gioie e gli affanni,
nella memoria già lontani,
ma, è il bimbo della croce!
Mi
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| Sotto un cielo stellato
sei nato o Dio,
Tu immenso Spirito,
tu che volevi
avere un cuore,
un cuore da una donna,
che, nel cielo stellato
là non c’era e non c’è,
ma in un piccolo villaggio
che vive con lo sguardo
alle stelle lassù,
là, hai
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| Oh stanchi i piedi
le mani tremanti
griggi sono gli occhi
e la mente balla,
il colle mi saluta
la valle mi accoglie
il vento mi è amico
mi aspettano le fontane,
l’anima è in pace
in una luce figlia
di un pensiero che vive
nelle notti fonde
di
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 | Ai dipressi di un bosco
dal nome antico,
cosparso di muschio,
intriso di bruma,
è il mio paese,
che visse,
un tempo,
di colture e legnatico.
E in quel giorno dato
ch’è di nostro Signore,
ogni anno,
vi si fa insieme un viaggio
quasi
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| Lenta l’alba
scioglie la luce,
e fugge la notte
dalla mia strada,
lo spirito mio
quasi si abbaglia
in quei luminosi ruscelli
che silenziosi scendono
e mi donano leggera
una gioia che sa di infinito,
scelgo di fermarmi
appena oltre la
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| Si illuminano
i miei occhi
nella sera del suono,
della stella che si ferma,
in una stalla si sente
a Dio un canto,
torno povero io
e sono a casa mia
quella che vidi
e che credevo
mia per sempre,
ma chi mi prese per mano
in altre dimore mi
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| Si riposa la luna
nella sua veste di madre
là sui miei campi arati,
aspetta la mia semina
e mi lascia dormire,
lungo è l’inverno
il cuore si fa freddo
e lei questo non vuole,
così mi chiama
una stella cometa
che mi dia la strada
dove posso
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| Dicembre
sei un mese triste,
la tua paura mi contaggia,
mi deprime e mi annienta,
sì, forse domani
una campana mi darà:
un ricordo di passione
che finirà debolmente
in un buio sentiero,
la luce che ti veste
lungo strade e vie
nelle tue
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| Entro senza far rumore
nel Tuo pensiero
o mio attento Dio
e mi sento di casa
simile ad un viandante
che ritorna alla sua meta
e mi riposo
e mi disseto
e mi alimento,
godo la Tua presenza,
fuori più guerre
che incontri di pace,
perché non ti
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| Svolta
ancora una volta
lo spirito mio
è davanti alla cappella
del Cristo cadente,
non c’è un bastone
che lo sostenga,
né una pietra
con la ghiaia impastata,
a fare tappo,
tutto lì trema
mentre lo sguardo mio
vola là dove
infinite
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| Nel mio pensiero
si è seduto Dio
e al mio fianco
non c’è tempesta
ma, è sempre festa,
la luce si è fatta nuova
e la strada
non è più lunga,
il riposo della notte
è sedersi al banchetto
con Lui e la Sua storia,
non serve più
la mia memoria
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| Cerco Gesù
in un presepe disfatto
me lo trovo intatto
come quello chiamato
dai lontani profeti,
mi curvo e aspetto,
mi batte in petto
un’esplosione di gioia,
ero io l’atteso
mi ero difeso
sentendomi sporco,
una luce chiara e fonda
mi puliva e
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| Rumoreggia nella notte
la paura di domani,
guardo le mie mani,
penso a mia madre.
Ho nel cuore l’amore
e le mani lanciano l’odio.
Padre del cielo,
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| Scendevo dal colle
nelle sere di maggio
adagio il mio passo
lasciava che il cuore
ti parlasse ancor prima
di vederti, di toccarti.
Nella bellezza ero avolto,
componevo i versi
che tu aspettavi,
sospiravo nei tramonti
che mi erano maestri
loro
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| Ho chiuso il mio amore
a naufragar
nelle tue parole,
la notte non scendeva
ed il tramonto
ballava con i capricci
del sole,
l’estate mi dava
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| Era vuota la sera
nessuna preghiera
la nonna dormiva
il tramonto chiamava
i bimbi erano sordi
nemmeno una rondine
finiva un sogno
eterno era l’uomo
così sembrava
ma non era vero
dalla finestra un vagito
era nata un bimba
e tutto, tutto
si
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| Il sole sorgeva
la luce saliva
i buoi al zovo
io bimbo alla semina
il papà a l’aratro
il fratello alla cavezza
non era un gioco
si seminava il pane
lo diceva papà
il biondo frumento
verrà dopo la neve
al sol leone
non potevo cantare
i
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| Incanto è il giorno
fra i fiocchi bianchi,
l’anima mia
di nuovo si veste,
leggere stoffe azzurre
la riparano e sposano
chiaro un pensiero
che si forma candido
appena
ogni mia immagine
cerca un’oasi
per poter lì invitare
lo l’atteso Spirito
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| Là a est
già fili di luce
lascia passare
la notte
incurante
delle stelle
che ancora là
passeggiano
piovono versi
nella mente
che
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