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Le 37887 poesie pubblicate in licenza Creative Commons 
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Seguo l’onda
del cuore
nel tramonto
che colori non ha,
e rivedo
i pascoli perduti
e un fanciullo,
che io ero,
nella paura di vivere
senza l’amico sole
e nascevano
mostri neri
figli della valle
che spariva
lentamente,
solo, il suono
della
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Come l’ombra
che si cosuma
nella luce
sempre nuova,
così io all’alba
mi anniento
in una luce
che mi cambia,
ma mi è sempre
nuova più nuova.
E, rivivo
parole eterne:
"Cantate
un canto nuovo."
E le meraviglie
avrò nel profondo
del mio, sì
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Vati dimenticati
figli di una luna
che solo lei
va a cercarli,
nipoti delle stelle,
piangono nelle notti
senza luci, nere
allora cercano quel Dio
quasi dimenticato
dai nostri giovani
che hanno tutto
tranne le certezze,
mentre loro
mai
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La strada ha gli occhi dei bambini,
la bellezza senza congetture adulte.
Loro che sanno rincorrersi senza spingersi...
E noi, gli adulti, sapremo mai
di nuovo rincorrerci
giocando agli eroi,
tra le spighe e i miagolii,
piccoli felini sogni da
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Già stese le nuvole
mi coprono il sole,
bianca e solitaria
una manciata di luce
passa le persiane
lenta si stende
sul mio cuscino,
gioco con lei,
mi abbraccia e volo
là dove il pensiero
non ha mai volato
e vedo, sì vedo
i piedi
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La luna va in cerca
dei vati distratti
che non hanno
la pace che chiede
il loro vivere,
perché non trovano
un chiaro domani,
natto per loro
e scendono nell’abisso
e salgono
nella nuova luce
e cantano ad un passibile
forte vento
che tenga
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Senza lacrime
piangevo
la morte della nonna
si teneva
le lacrime il cuore
vivevo
un mare di ricordi
leggero
simile ad un
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L’albero abbraccia
la notte con i suoi rami
mentre la luna sorniona assiste
al miracolo della
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Lascio
i pensieri pesanti
attacati
ad un ramo di rose
rosse
come le mie mani
scottate
da un ricco sole
che povero
vuole lui farmi
seguo
un
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La festa mi veste
delle mie speranze
ed io rincorro
una pazza gioia
che è nata nel niente,
nella povertà
di una guerra
appena finita,
ora, ad ogni
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Non inciampano le parole
se la storia ti cerca
se la mano ti guida
se la luce non ti manca,
e scendono
fiumi di perché,
cascate di domande
valli piene di risposte
ed il domani
ti aspetta e ancora
nascono
strade mai percorse
nuovi
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Attento Ti cerco
nei verdi prati
di una nuova primavera,
felice ti parlo
dove nasce l’acqua
limpida e fresca
della sorgente,
uniamo le mani
diamo voce piena
al nostro pensiero,
sarò io sarai Tu
a solevarsi un po’
dai dubbi sempre
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Morire
è come oltrepassare il buio
che oscura la notte.
Morire
è come varcare
i colori dell’arcobaleno
dopo un temporale estivo.
Morire
è come piangere qualcuno
senza versare
nemmeno una lacrima.
Morire
è come attraversare il deserto
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Si trascina il cuore
nella notte che tramonta,
appena vede la luce
come un falco
alto vola
sui colli e in valle,
lontano sente
suoni di campane
e
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Dietro la siepe
bolle il vino
il suo odore
abbraccia
i filari vuoti
dei dolci grappoli,
adagio cammino
mi sento spoglio
ma ancora voglio
consolare le viti,
fischio e godo
l’opera del brindisi,
grazie viti, per l’attimo
che divido
con voi
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Sentieri assolati
venti cacciati
la stella tutta
si è abbassata,
nel sielenzio di Dio
cammino io,
me Lo figuro
al mio fianco
una bella ombra
ci
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Odora la vedemmia
sui colli e in valle
carichi di grappoli
passano i carri
non venti volano
ma profumi di vini
la lingua già gusta
l’atteso novello
la festa è pronta
fuori le tavole
in alto i cuori
sotto la fronte
luminosi gli occhi
sui visi
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Lascio il buon vino
a bollir nel tino
sorseggio la rugiada
di buon mattino
solo mi sento
nella valle dei miti
miti lavoratori
delle dure terre
figli di una luna
che li chiamava
alle semine
e ai raccolti.
Terra, madre mia
la tua mano
ancora
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 | Ci siamo stretti le gambe per ore ed ore
ma ora pare mancare l’appoggio caldo
ora che mille medaglie vinte alla fiera della gioventù
al confine d’una povera vanità
brillano di rosso sul petto.
Noi ormai silenziosi nemmeno ci guardiamo.
La mia
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| Mi lascio fiorire
un bocciolo appena nato,
che non conosco.
Lo spirito mio lo vuove,
le farà da mamma
e un grazie dal vento
forse mi arriverà.
Nel tormento
delle mie notti:
adorerò la sua bellezza
e gusterò il suo profumo,
in un sonno di
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| In ogni bel paès
gh’è quel che ciàmenn “matt”:
el fà del mà a nissügn,
l’è liber cumè ‘n gatt.
Te’l vedet semper
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| Finito è il mio canto
ora, perso nel mondo.
Il cuore si è spento
arido e sordo.
Niente lo consola,
neanche il
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| Ho cercato,
l’assenso di un tuo sguardo.
Ho pagato,
uno sbaglio mai compiuto.
Il tutto che in me vive,
è il nulla che
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| Lo senti,
lo allontani,
ti insegue,
quel dolore.
Sale dal profondo
come un fuoco eterno
e l’anima innocente
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| Quanta fatica nel salir le scale,
strane stanchezze che non hanno nome
meno coraggio e nuove paure
ora che il tempo mio
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| In punta di piedi
volteggi, ti ammiri.
Leggera.
In te la farfalla
ritrova il suo volo,
la mano richiama
un invito alla
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| Inutile il tuo pianto
fiume bianco nel mondo.
Forte il tuo grido
spinto nel cielo, senza ritorno.
I tuoi occhi
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| Crudele quella mano
che ha spento il tuo cuore.
Gli occhi alla vita
hai aperto,
non invano.
Il tuo sorriso grande,
ha
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| Taci e ascolti il silenzio dell’anima.
Guardi e non vedi,
parli e non senti.
L’orizzonte si perde
in fondo ai
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| Temevo l’ombra
mi rubava la luce
avevo un pensiero
navigavo nel blu
la notte mi prese
era tutta gelosa
mi vidi cavaliere
figlio della storia
mi dissi
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37887 poesie pubblicate in Creative Commons. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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