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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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| E se gridare forte io potessi
credetemi non so cosa farei
per far girar la gente in questo niente
e far capir che son disubbidiente.
Anche se un megafono io avessi
non so proprio se ci riuscirei
a imprimere giustizia ai mie schiamazzi
a miscelare
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l'uomo
delle bombe
chiude gli occhi
posa l'ordigno
non vede la vita
del mondo
una mano
sul cuore
per fermare
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Sfogliando un vecchio libro
ritrovando righe
anziano di vissuti anni
con suoi ricordi afferrati
ritrovar stralci di storia
e giovinezze di dolenza.
Ed una foto di morte
riportar guerre in vita
pena di un pianto in cuore
politiche avverse
di
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| C'è una via piccolina in quel di Pescara
bella e importante città del tuo Abruzzo
nella via graziosa,
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| Il soldato alza la gavetta
per il pane della settimana.
Pochi grammi di farina
qualche goccia d'acqua.
La guerra dei
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Nel mio riflettere d'esistere
scaglio sassi neri
a nemici che porto dentro
gridano dal cuor dell'ansia
rancori di asserito disgusto.
Il tempo non placa l'ira
come ancor funeste tempeste
rivedo non apprezzate imprese
insulti negli occhi
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| Secondo me la Terra è triangolare
perché se fosse tonda, come dice,
l'Umanità sarebbe regolare
invece che schifosa e traditrice.
Più che la guardo e più, giuro, mi pare
che le cose procedano in tralice
rispetto
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| Scorre sabbia in clessidra
bianca fine leggera
scende da alta ampolla
verso imbuto al basso
ove atterra leggera
sulla passata sabbia
che è or ricordo
dell'alto scorrere
Scorre l'esistenza
incolore e indefinita
scende da alte
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| Ti ho sognato
rannicchiato
in un angolo di vita.
Ti ho nascosto
nelle curve strette
del tempo fermo
che inchioda,
nei
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| Io questo modulo morale
da dattilografi sotto dettatura
da cittadini sotto dittatura
non lo riempio, lo straccio - ne faccio
coriandoli di segatura,
e non me ne vergogno,
e non ne sono fiero:
con distacco come in sogno
scoppio la pustola col
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| La donna palestinese
guarda la bandiera
impigliata
tra i rami dell'albero
che suo marito
aveva piantato
il giorno della nascita
di Amin.
Oggi suo figlio
va a lanciare sassi
contro i carrarmati
per mantenere in vita
il fuoco della speranza.
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| Che di tiranni ora morti
ancora in libri ne vedo
e ancora in giro ne sento .
I primi cancelliamo.
I secondi sterminiamo.
Per terzi noi arriviamo.
Intanto ci aggiriamo per città
con cinture di catene
giacconi nascondono clave
e in tasca
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| Invece
sono poeta!
Non tiro la coca
non fumo l'erba
e l'eroina che conosco
è Anita Garibaldi.
Non ho
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Nuovi echi di guerra giungono dal medio oriente,
accidenti, ma quando scoppia la pace?
Devo partire.
Guardami amore,
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| Continueranno, si,
a dirti le solite cose
vuote
come la culla di un settantenne
ma tu non fare domande;
accendi una sigaretta
seduto cavalcioni
sul muro della tua anima
e sospira.
Deve contenere una sorpresa!
Ti capisco sai
cosa
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| Perché?
Pretendi?
Cosa mi chiedi?
Dove vuoi andare a parare?
Quale mente ti brulica nel
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Vola Icaro
tu che la voce non hai inteso
vola in sur la celeste volta
che risparmiarti non auspica
abbranca suo estremo
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Onda crescente di eccitazione assale,
nel mormorio attonito delle festose genti,
squillar di trombe tra stendardi alati
le cortigiane coorti il capitan circonda.
Fragili donzelle di manti cinte
ansiose miran le ardite schiere
di corazze celate sui
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| Così moderna ed efficiente pare
la nostra Italia, e quanto ciò è creduta,
che sembra, a chi ci vive,
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| Che di tramonti
ne han visti i poeti
d'ogni forma e colore.
Li han ricoperti di rossi accesi
e di gialli accecanti
in bagliori di sole
e mostri nuvolosi
lungo linee d'orizzonti
di romantici sospiri
su mari di cristallo.
Falsi
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Cappio al collo
Luna, guarda i miei fulmini lacerare
il mio cuore
Luna, proteggi la mia famiglia
sotto questo deserto sole
Uomini, imprigioneranno le mie libertà
Aquila, raccogli le mie lacrime
lungo questo arido deserto
di steppa senza
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Quando è la coda
che scodinzola il cane
il suo padrone esprime
un'ambizione sublime
ma seleziona ciarpame.
Quando è il carro
che traina il paio dei buoi
(mai che l'intenzione pazienti,
sempre a precorrere gli eventi)
ahi ahi!
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Si schiudono petali di pioggia
Neve trafitta
Il tuo abito rosso come petali di rosa
si adagia come corpo morto
sulla terra fredda
Piedi scalzi che camminano sul ghiaccio
Dita che scavano pietra e fango
Io, bimba nuda
Infreddolita rondine
che
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Con frammenti d'ali
so volare leggera
su gonfie parole.
E con schegge di remi
oltrepasso le onde
e la schiuma
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| Esser giovani è la vita
esser vecchi sa di morte
ma chi vive di sfuggita
e vuol correre più forte
morto
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| Sono stanco di aspettare.
Ogni giorno che passa
mi allontana dalla rivoluzione.
Sono stanco di morire
ogni sera
davanti ad un televisore
che ha sempre voglia di scherzare
per poi svegliarmi
il giorno dopo
più stanco di prima.
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| Sincerità
atavica follia
enigma per chi inganna
con mille fallaci verità
dell'illusoria
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| Non v'è nulla alla vista
che desidero ormai esista.
Non c'è più altro da salvare,
niente che si possa risollevare
da questa umana vanagloria.
Questi piccoli esseri inermi
s'ergono a regger regni e regnetti
quando i lor
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| In questa mia povera, tenera terra,
ostaggio del soldo e del potere villano
che mai han creato ponti sicuri
per far nel lavoro ogni uomo fratello,
al cielo, ancora, tre urla strozzate!
In vuoti giri piange il tornello,
muti i compagni,
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| Il sole, le stelle,
Caino che fa le frittelle...
gli astri non tocco più
e nient'altro che sia blu
scrivere
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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