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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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| Squallide intonazioni
foschi messaggi
esaltanti
aggressivi rintocchi di luna
discostano
morbida linea del
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Sfila sulla passerella
il modello
sguardo afascinante
cammina elegante
tra donne di plastica,
la sua identità labile
fa di lui un burattino sorridente,
fantoccio venduto ad un mercato
senza anima,
ora alza un dentrificio
ora un orpello
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| Appressoppochismo
vibrar fa
le sue note
su cardinali stagioni
Interpreta
l'umana intellettualità
briosa primavera
appesa a raro
profumato singhiozzo
Soffonde
una rigida regola
solerte
marcata essenza
eludendo
affannoso
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| Il soldato si cambiò le scarpe
e riprese il suo cammino.
Molta la strada da fare...
San Marco l'inizio del ritorno.
L'uva di Empoli pronta da cogliere
e buona come quella di casa.
Un fischio ripetuto tre volte...
Cicciu
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| Tu
che non sai
non sei
non puoi.
Racconta una favola
a chi sempre ha lottato
ha creduto
ha difeso un mondo
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| Tagliale la testa a quest'arroganza
stende mutande lavate in lavatrice
toglie le macchie, pulisce la vergogna
parole al gusto di letame
riempiono le bocche di chi da tempo lecca
tagliale la testa a questa ipocrisia
mangia a tradimento,
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| Evaso dalla normalità
disseto d'ebrietudine
ricongiunto alla follia
Corro etere ceruleo
cavalcando l'respiro
ch'inebria d'immenso
Illimitate ed iperboliche
lancio l'iridi
all'orizzonte assoluto
Nell'assolo d'evasione
vibro
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| Ho ucciso un grosso insetto nero
schiacciato nella finestra
trafitto dalla chiusura:
non ho più potuto affacciarmi.
Continuo ad immaginare
bambini che vomitano
adulti vestiti di rosa
calpestare fiori e civiltà.
Aspetto
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| Tutto inizia con un rumore
e all'inizio non capisci cos'è.
Le macchina scemano
s'odono grida
qualcuno che canta
qualcuno che urla.
Poi arrivano gli studenti
arrivano correndo
inseguono
i capricci del vento.
Poi la folla
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D'immane fulgor illuminossi il cielo
e in cenere cangiò color del viso,
per l'esplosione di fatale ordigno
che d'ogni gente ne smorzò il sorriso,
al giunger della morte col suo ferale ghigno.
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Calcolatore
fin nel profondo
delle tue ambizioni,
chimere oblianti
di soli fittizi
e vaghe speranze
mi elargivi.
Col tuo sorriso
ammaliante
il mio duttile cuore
argutamente dilettavi,
celando sogni
di fugaci amori.
Ora, non più
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| Ho visto i tuoi figli caduti per terra
l'incuria del tempo e degli uomini
prolifico albero di pere dal reale nome
non basta un'origine alta nobile
nessuno vuole più i tuoi buoni frutti
nella nostra epoca di abbondanza
si compra tutto a
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| Chi è senza peccato
scagli la prima pietra...
Ognuno ha fatto qualche suo peccato:
da nessuno quel sasso vien scagliato.
(Ma se
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| Entromi con forcibe unghiato
ad estirpar parassiti
in luoghi tetri
di future intenzioni
Trovo macerie
raggranellate in mille sere
briciole di desiderio
frantumato sotto greve respiro
Pesante fardello opprime
strappami il cuore
rendilo
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| Ho deciso di scrivere
qualcosa sulle atomiche
sganciate a guerra finita
dagli americani o meglio
dal governo americano
su due città giapponesi
Hiroshima e Nagasaki.
Nell'estremo Oriente
un Giappone vinto e soggiogato
il giallo banzai
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Cammino a piedi nudi
sopra teste che mi parlano
leccano i miei piedi
...uscirò da questo tunnel
vedrò almeno un volto
i suoi occhi nei miei.
Uno sputo e niente altro
a viso aperto
...le spiegazioni si conoscono già!
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| Siamo qui seduti,
Sotto questo ponte.
E scorre via,
Fra un tiro
Ed un riso
La nostra linfa vitale.
Scorre via
annegando nella terra
Come quest'acqua
Che scorre
Sull'asfalto nero
Affogando.
Ristagniamo come acqua
Nelle
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| Bologna io non ti dimentico
ero a Rimini a inseguire
un amore giovanile
smarrito più avanti
allora era bello sbaciucchiarsi
in mezzo alle sdraio
tirarsi la sabbia
con le palette dei bambini
segnare il menù giornaliero
mettere il
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Catalisi diasporica
di neuroni lanciati
in tuffo liberatorio
dal precipizio mentale
Ribelle librarsi
in atomi di follia
Serafica ebrezza
in salvifiche spirali
sorvolando rinati
l'apatiche distese,
stratificazioni tediose
di polveri
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| Un cane abbaia e si morde la coda,
vuole spezzare il tempo
stretto ad una catena
che lo tiene legato al tombino di fogna.
Il padrone tende la mano per offrirgli
un dolcino nascondendo l'altra.
Non fidarti, compagno di strada...
La zolletta di
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| Sto facendo la guardia
del corpo
ad un bicchiere vuoto
che deforma le pareti a fiori
di una squallida birreria
del quartiere latino.
Vedo ogni angolo
del muro screpolato
come tante briciole di sbarre
che mi isolano dal resto
del mondo.
E
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| So che nella vita esiste il bene e il male percio' con la mia testa devo voglio e posso pensare: vaffanculo ai catto comunisti... si cambiano di pelle stan sempre tra le palle: ai nazi- fasci- neri ai radical centristi son duri a morire attaccati alle
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| Io non c'ero
ero andato a comperare i limoni
quando la mareggiata ha colpito la spiaggia
e gli ultimi echi del silenzio
si sono disegnati sulla sabbia.
Allora ho scritto rivoluzione
con un pezzo di legno
sulla sabbia dura.
E sono arrivati
i
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| Eravamo sdraiati
in quella mitica Fiat 500
con il tettuccio apribile
a guardare le stelle cadenti.
Ricordo ancora il profumo
della tua pelle vellutata
e la nebbia che ricopriva
misteriosamente le scogliere.
"Sono le lacrime di San
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| Riempivi le sue giornate con lodi
vanti e bugie da furfanti.
Lei era la tua luce il tuo bosco
la tua ombra.
Hai preso il
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| Te ne sei andata in punta di piedi
lasciando sulla sabbia rovente
della spiaggia gremita di bagnanti
l'impronta dei tuoi piedi scalzi.
Col tuo addio è rimasto un vuoto
che nessuna donna al mondo
ha saputo colmare.
Te ne sei andata in
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| Sotto un'egida minacciosa
che squarciando il tempo
indugia annaspando
in mobili, vitali acque
di farsesca esistenza
e dibattuto tra boriose gesta
di abile istrione
cerco di graffiare
la solida roccia di vivida essenza
accarezzando
riverbero
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Sì sobria società
da veleggiar in flutti alcolici,
troppo perbenista
per scardinare il fulcro
di bigotto moralismo,
per cangiar la fierezza
di pupille integraliste
rilucenti pregiudizio
Sotto cieli decadenti
brancolo coni
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Ma che importa
se il governo s'avvita su se stesso,
se sono in aumento i delitti di sesso
e se neppure esiste un'opposizione;
l'importante è fare informazione
col polipetto sempre in televisione.
Per questo ci battiamo e
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| Cosa si fà...
quando spariscono gli angeli
e l'idifferenza ti consola?
Oggi rimani sospeso
su una corda provvisoria
che non sai da che parte ti farà cadere...
Cosa si fà
quando a consolarti è l'indifferenza?
eppur
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
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