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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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Metti nei tuoi rancori un impeto costante,
una foga che non cala,
un vigore mai visto.
Non sapevo che l'angoscia
potesse tanto.
Tu non hai riparo a questa furia
ed io nemmeno.
Per questo,
persa la forza e la speranza,
cerco la terra
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Gira, Gira, Mondo ...
La vista non brilla più
lo sguardo è senza luce,
il cuore nel buco nero
la mente nel ghiaccio freddo
gli orizzonti di polvere bianca
si spengono
nei tramonti di fumi grigi.
Gira ... Mondo ... tetro e
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| Non ho più anima
esalata come fu
per cento graffi
esangue
panchina di ruggine
in un parco senza bimbi.
Mi rendo pagliaccio
per le solite maschere
strofe miliari
di un giornale di ieri
con pagine strappate
ad una poesia
come
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Vieni con me nella valletta fiorita
apparecchiata per la primavera.
Lascia i veleni delle polemiche
al potere nemico del cuore.
Da te allontana gli insulti da piazza
e le reciproche urla d'accusa.
E' troppo facile far la morale al
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Voglio dichiarare guerra
alla guerra...
Voglio dichiarare guerra
all'infamia, alle prevaricazioni,
all'ipocrisia,
che dissemina di piaghe purulente
le coscienze.
Voglio dichiarare guerra
a chi fa mercimonio del proprio corpo,
a chi ride
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Simboli dimenticati
di obliata umanità.
Antiche storie in libri
sepolti dalla polvere del Tempo
nell'anonimo buio dell'ignoranza.
Occorre seguir di nuovo
l'orme invisibili d'antiche carovane.
Oltre le fredde nebbie del
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Fotografie,
sempre belle,
da mostrare.
E poi non sai a chi stavi sorridendo,
o per cosa sorridere,
domani.
Ingannevole niente
gingilli e cimeli rubati,
senza sapere a chi
e per farne cosa.
Superficie,
per ricoprire le
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Sembrava esser diverso
il discorso di voi altri,
a illudere tutti quanti!...
e sa così di puttane,
messe in tasca con profumati soldi,
questa vita... quanto amore che dà!
Sembrava esser stolto
chi a voler ricordar una
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infinitesimali
stringhe di numeri che s'allacciano
a liquidi seminali
cazzi
striscia striscia
dimena la coda biscia
appari alla televisione
fai a gara per arrivare
fotti
studiando bene il palinsesto
sparato in prima serata
alla
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| No che non era Amore,
ma nemmeno era un Calesse:
se adesso non c'è odore
che sappia di interesse.
Se il sole si spegnesse
Direi "non è un Calesse",
ma illuminato è il fiore
e ti dico "non è
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vibranti battiti accelerano spasmodica bramosia
trangugiare un'eccessiva latitudine sensuale
raccoglie e accartoccia
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Inconfessabile l'incubo
angoscia del tiranno
è quello dello schiavo
di spartaco risorto
la lama acuta in pugno.
Insuperbisce desto
ma il pugnale obliato
sarà di maggior danno
togliendosi dal sonno
sol vedendolo morto.
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| Il tuo piccolo mondo
idiota
del tuo piccolo guscio
egoista
ti sollazzi coi tuoi vizi
e comandi a menadito
chi ha patito
e ti ha subito
nel tuo piccolo mondo
arido
alzi mani contro inermi
sputi sentenze
fuori dai denti
col tuo piccolo
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| §
Des notes
d'une beauté magique
remplissent
la chaude atmosphère.
L'oreille au guet,
cachée dans la pénombre,
lentement je m'envole...
Suspendue
au souffle d'air,
j'épie les amis
qui
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| §
Dans le silence
recouvert de mutisme
j'erre sans but.
J'ai vécu si longtemps
à l'ombre de son ombre
que sans elle,
-ma vie n'attend plus
son vivant-
J'adorais mes rôles
d'épouse amante
et
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Ho varcato la soglia per l'infinito,
conscio di non arrivare a vedere la fine,
sicuro di non conoscere l'inizio.
Importa se ci sia stato un inizio
o ci sarà una fine?
Ricerchi in altri ciò che è in te?
Un essere
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| *
Mi sbucci come banana
Dividi il mio essere
A spicchi
Come mandarino
Sputi il nocciolo
Della mia pesca vellutata
Mi mastichi
Che
Ti venisse mai
Un mal di pancia...
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| *
mangio la mela
addento il peccato
affondo nel lago dei cigni
eppure l'acqua sembrava calma
la ragazza non aveva i documenti
maggiorenne o minorenne
boh!
c'è sempre un prezzo da pagare
banale credere alle accuse
e giudici che
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| -
Où étais- tu
quand j'avais soif
de savoir
et à jeun,
j'avais faim de caresses?
Triste le souvenir d'antan
de quand tu t'en allas.
Je sens encore
les larmes
glisser
dans ma bouche
et jamais
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| La langueur qui me dévore
aurait besoin pour s'assouvir
d'autant de nectare
qu'en peu tenir un puits.
Pauvre Moi!
Que c'est un dur métier
que de rester sur la crête de l'onde.
Ô indolents!
Connaissez- vous
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| -
Deux coupes étincelantes
d'écumant Champagne
et je trinque
à nous deux mon Amour!
L'écho cristallin
retentit dans l'air
et mon imagination
galope loin...
Mes souvenirs affleurent
et ivre de
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| Basta!
Non ce la faccio più!
Voglio andare nel Matto Grosso (2)
anzi grossissimo
ma che dico
spropositato
a pettinare le acciughe
e a sculaccciare i macachi!
Mi dite cosa ci sto a fare qui?
A guardare la tv?
Ad ascoltare i politici
che
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Da questa verde terra lambita dal vento
nella Valle del Foglia,
in ripida corsa verso il mare
maestosa e solitaria si erge
su di un piccolo colle
di guardia... la Torre.
Guarnigioni sparute
di servigio e presidio
in medievale bertesca essa
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Irruento e sogghignante s'insinua
sotterraneo indaco perverso
ossessionato in quel rimuginare
d'impetuose viscere rubino
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| - Donne
vestitevi!
Mettete il cappotto
la tuta da sci
il passamontagna
il maglione a collo alto
che facciamo un'orgia bollente
una di quelle orge
che procurano un convulso di risate
migliore di dieci orgasmi!
Basta col desiderio
basta
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| Genti umili in alto mirano
Dove Illustri signori lì, comandano,
Sperare in miracoli
Ma trovano oracoli
Che tanto dicono e poco fanno,
Perire verso l'oblio
Aggrappandosi a speranze
Che danno amarezze,
povere creature, uguali al
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Ruminan pascoli
pregni di diossina
i miei denti marci
Nel budello dell'anima
sento scarno
stridere il costato
Stanco di seguir
greggi ammaliati
al macello dei pastori.
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| labbra dischiudono
verità conclamate
e nell'indifferenza
del qualunquismo
si sciolgono tra
il blaterare d'un cambiar scena
nella riverenza
di chi poco prima
puntava il dito
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| Quel margine disuguale
tenace accresce
il suo spessore
Di disagio fa
inimitabile protagonista
Immenso
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L'eccessivo consumismo
mi acuisce il pessimismo:
orribili derrate
di avanzi stagnanti.
Il Natale...
Festa di stomaco,
sopraffatto
da monolitico intonaco.
Indegna di qualsiasi strofa,
triste divenire:
nel festival della scrofa!!
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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