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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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Mi hanno fucilato all’alba
dopo avermi torturato
ma non ho denunciato
i miei compagni.
Ho chiuso gli occhi
per non sentire la sofferenza
che mi procurava il supplizio.
Sono morto all’alba
pensando al sole
che avrebbe riscaldato
la
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| I bruchi primigeni
non hanno fiaccato
la tempra di una ragazzina milanese
sofferente e dolorante
per i lutti familiari
i dolori dell’anima.
Gli indifferenti
si giravano dall’altra parte
la Svizzera guardava alle carceri.
Parte Liliana
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Hai combattuto
per un fazzoletto
di libertà.
I tuoi ideali di lotta
erano racchiusi
nel simbolo di pace
disegnato sul calcio
del tuo mitra.
Sei caduta
sul sacro suolo siriano
con lo sguardo rivolto
al nemico.
Il tuo martirio
sarà
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Chissà se è finito il tempo
mentre tarda ad arrivar divino vento
di giustizia per spazzar ogni iniquità
pur se Dio la strada giusta indicherà.
Figli retti del "Sublime Impero Ottomano"
svegliatevi per dar una mano
a chi come voi aspira alla
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| Nella prossima vita
mi innamorerò di una donna kurda
anche lei farà lo stesso
mi chiamerò Dîyar
sarò per lei un regalo
lei si chiamerà Gona
sarà la mia
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| Sono africano di colore indefinito
Nero ma non troppo
Bianco quanto basta
Scuretto così così
Si vede però che sono africano
Anche un po’ ebreo - ci sta –
Ho un nome un cognome
Una data di nascita un luogo di nascita
Non sono in lotta con
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| Affranto infelice e stanco
annegar vorrei nel Nulla
or che esausto di battere è il cuore
e proibito mi è porre fine alla vita.
Oblio pietoso perché diserti e ozi
oh ulcere crudeli, crampi di morte!
Luce mai sconfiggi il buio
tutto si scompone e
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| Marmo sbrecciato tra rovi incombenti,
fantasmi incisi nelle piaghe
la storia ricorda.
Sangue grondante, orrore delle guerre,
nel mutar delle stagioni sempre s’aggela
la tortura di chi credeva.
Angoscia dispersa nel silenzio dell’oblio
grida ancor
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Tutte le lacrime nel pianto del mondo
non spegneranno il nefasto danno
subito da una cattedrale dell’umanità
- disumana - insensibile alla solidarietà.
I primi tre versi sintesi di quanto letto
sui social che enunciano verdetto
ove ormai chimera è
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Sulla mia pelle raggrinzita
è tatuato il percorso tormentato
della mia esistenza.
Le mie rughe
disegnano le ragnatele a groviglio
dove si è eclissato il tempo.
Il mio carattere gioviale
è la sintesi di una vita passata
alla ricerca
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Evanescente confine tra tenebre e luce
ai margini d’un mondo senza voce
ove perdizione varrà finir in croce
senza Dio che protegga dall’atroce.
L’ autrice del fato è una partita
meglio conosciuta come vita
già forse persa prima d’iniziare
se
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Nessuno
è straniero sulla terra.
Il mondo appartiene
a chi sa provare emozioni
davanti al dolore.
A coloro
che sanno respirare
il profumo della vita.
Il colore della pelle
è soltanto un dettaglio
del miracolo della vita.
La paura del
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| Giovani fiori di tenere spine,
freschi profumi della carne,
lancinanti ferite d’esistenza,
già vecchi nella speranza.
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| Pericoloso più di malalingua
è leccapiedi: vuole te adulare
per ottenere in cambio qualche cosa.
Enuncia qualità, con la sua lingua,
che non possiedi, ch’egli sa inventare
con sua mente contorta e appiccicosa.
Almeno malalingua a
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Tu che passi i tuoi giorni
a diffondere
la tua maleodorante alterigia
se ancora ami un poco te stesso
raccogli quelle poche briciole di bene
che il cuore ti ha
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| A fondo valle,
nel calvario di notti
accecate dall’insonnia,
affiorano i rimorsi.
E’ la cattiveria quando persiste
a
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S’apparecchia
senza portate di buon senso
una tavolata di cattiveria
fra soprusi verbali
e sconcerti di
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Non c’è scuola, per la cattiveria,
nè insegnante che la insegni
vive con la malignità ed ostilità.
Cattivo tempo e perfido spazio
sono i suoi amici.
Soltanto la malizia del denaro
e la crudeltà del potere,
stimoli e valore per Lei
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La cattiveria rende infelici
e nessuno redime il male bevuto a lungo.
La normalità affianca in fretta
vite sformate
in regressione di passi che strisciano
eterne condanne.
Oltre la linea d’ombra
anime oscure e infelici
tremano, arrendendosi coi
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Senza pace
a rincorrere guai,
l’adorata donna nella corte
coltiva la zizzania
e nessuno sfugge a lei
il grande uomo, suo marito
la tiene a bada
ma lei non molla la presa
cerca l’amica
la sprona a parlare,
lei non sa dimenticare
e domani
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Quando muore un Partigiano
il cielo smette di respirare
e piange in silenzio.
Trattiene il respiro
fino a diventare quasi violaceo.
Quando muore un Partigiano
le campane smettono di suonare
in attesa che le prime luci
dell’alba illuminino
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Duecento ne son passati, e anche
più, da quando vi sollevaste
all’oppressore. Non Luigi era
il nemico, ma un sistema
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Gli occhi delle strade
ti scrutano con curiosità,
mentre ti dondoli per le vie,
le lingue sono sempre pronte
ad un nuovo giudizio;
che pensino alle loro di biancherie
e non di certo alle mie.
Se non segui il sentiero
sarai attaccato, pestato,
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Il mondo
certo non il nostro
l’altro
quello ...
degli oppressi
dei poveri
dei fessi
il mondo
della droga
del
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Lui aveva la testa tra le nuvole
però non credeva più alle favole
così un giorno prese la sua chitarra
e partì per combattere la "sua" guerra
Cantava le storie smarrite nel vento
"per chi non le capisce sono un lamento"
e non denigrava nessuna
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La pecora nera di notte si salva dal lupo
perché lui scorge solo quelle bianche nel dirupo.
Non uniformare il tuo pensiero
Non sviare il tuo vero
Non accodarlo a quello
omologante
dominante.
Tieni desto il tuo proprio ragionare,
il proficuo
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Ho venduto la mia anima
al diavolo per scrivere
i miei perfidi versi.
Ho venduto la mia anima
al diavolo per indossare
la maglietta rossa.
Pur non essendo
un garibaldino.
Ho venduto la mia anima
al diavolo per rimanere
un uomo
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Dedicato a te
che adori fregartene
un po’ più di tanto...
impunemente.
Resistere non sai
alla piacevole tentazione
d’ogni preziosità terrestre
rovinare facilmente.
Sentirti infallibile
padrone del pianeta
convinto di fare ogni cosa
con umani
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A molti non piacciono
ché l’amaro in bocca lasciano
quando l’occorrenza esalta...
futili motivi e inutile
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È pura gioia
per grandi e piccini
ma anche abitudine
tra falsi inquilini.
Un uso nefasto
lo rende melenso
come un
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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