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Le 890 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Ribellione
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| Dal sogno all'esistenza
senza far troppa resistenza
perfettamente deliranti
immaturi e infanti
e a luci spente
ti lasci cadere
nell'istantanea di un buco
eviti il cratere
non sarò costretto a pensare
all'anno scorso e a quel
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Vano vaneggiamento,
componimento sterile,
esausto poetizzante,
vado scrivendo effimero,
di versi che non solcano
l'ormai impietrito animo
di tanta umanità.
Scivolano le parole,
che sian d'amore o d'odio,
rimbalzano ideali,
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La libertà
stella polare dell'universo
diventa un recinto
quando si impedisce
al poeta di cantare
l’amore.
La libertà
danza con gli angeli
e semina gocce di stella
sulle onde del mare.
La libertà
sventola la
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| Quando eri uno Scott,
ancora parlavo male
tutto, era fessure sbarbe
di caramella il mou;
e nulla mi fregava ...
Quando eri un Chiodo,
volevo ammazzare il cane,
volevo ammazzare l'uomo,
volevo ammazzare il mondo intero,
chiunque mi si
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EnzoL |
16/10/2012 18:53 | 1799 |
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Nel vecchio parlamento
non si spengon mai gli inganni
come coltelli lanciati
nel buio di una selva
il paese vive
sotto fili di cordate
che decidono destini.
mali dell’ Italia nostra
povertà sui cigli della strada
queste nubi che
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Sei
l’innominato delitto
una violenza fibrosa
semini i tuoi morbi
nell'evolversi del tempo
tuo riflesso funesto.
Evitami
coi tuoi stracci nel sospiro
un treno deragliato
nel tormento d'una strada.
Sei un riflesso funesto
nel deflagrarsi
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Ho perso nella gola
il fiato,
perché non digerisco la gente
e un cd masterizzato
dove tira o va
mi annoio,
non
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Vondur |
10/10/2012 21:53 | 3692 |
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| Terra radice dei miei avi
ora che senza padrone sei
con disumana pazienza
ridiventar fertile potresti
Arata con bestemmie
e a nudi piedi seminata
vita reggevi su miriadi solchi
mia cara Campania Felix
Su pergole di pioppi e d’aceri
nel
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| Proclamo con rigore l’autarchia,
rivendico la sana indifferenza,
scelgo l’indipendenza e l’esclusione,
la tana, il blocco, l’eremo, l’embargo.
Non voglio più mischiare spazi e fiati,
dividere cassetti e pastasciutte.
Voglio restar padrone
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| E' nella cattiveria dei molti
che intravedo la mia libertà
in quel costante logorio sommesso,
che nelle notti e nei giorni di buio
consuma il comune senso di appartenenza
Che dissocia e prende distanze,
come fosse un invalicabile destino
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EnzoL |
01/10/2012 18:38 | 5570 |
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Di represse parole
è il ribellarsi d'afoniche latomie,
è il mutolo sound
che stupra timpani
d'atoni lamenti
Una voce spezzata
trova nuova forza nella quiete,
torna a ruggire nel silenzio,
a stordire i frastuoni
e il vociare
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Si ripiega l'anima
da bugiarde parole ferita;
la calunnia indelebile
la insozza e il sigillo
suo la
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Nel limbo della tragedia
della carestia, della morte
resta poco delle speranze avute
resta poco delle speranze che avremo.
Abbandonerai il grigio
di bombardati giorni
nell’insensibilità degli anni
tra il paradiso e
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Come fate a non sentirle?
Son salite sino al cielo,
hanno mosso a commozione,
quelle angeliche creature.
Stan parlando col Creatore,
per cercare di capire,
quanto ancor debba passare
perché possa intervenire.
Stabilita
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Il mio cuor,
screziato dallo sfregio d'un dolore
seppe esser un urlo senza voce
che
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Mosaici di storia
teatri di arti antiche
son le città
dal doloroso fato
abbandonate.
Uno spietato destino
si accanisce...
fardello inspiegabile
che su di esse
s’abbatte
in tempi difficili
di memorie inalterate.
Centri meravigliosi
umiliati
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Dispettosa la notte
si è fatta lenta,
nel silenzio la mente
si gonfia ed esplode.
Lei, la donna del prato
attesa, ingannata e tradita,
distesa su un letto di fiori
sporcata dalla cieca vilenza.
Cattiva anche la notte
che le porta
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| Come poesia che nasce
dal cuore del poeta, come
strumento che consola e
colma il vuoto del cuore,
dipingo il tuo volto dentro
l'anima, per non morire
nel silenzio, che
soffoca un grido di dolore.
Tra mille volti, rappresento
il tuo, tra
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Gocce di silenzio distillate
in un labirinto di cristalli
che si frantumano in mille pezzi
sotto il peso insostenibile
della menzogna e della calunnia.
Il tempo rende onore
all'ingiustizia istituzionalizzata
e regala all'innocente
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| Pioggia luccicante
di diamanti
Non gioirà la mia anima
Potessi regalarmi la luna!
Lacrima d’emozione
non sgorgherà dagli occhi
di un cuore che,
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| I mostri ci tentano
mentre i libri mentono
tra le formiche che corrono
e sordi che odono
la gente che scivola
persone diverse
in un pugno di niente
serie e laboriose,
dove un vecchio è appoggiato
ad un lampione soleggiato
e allora che
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La storia gronda verità
come l’urlo del silenzio.
Ferita ancora sanguinante
che avvolge il mistero
della strage di via D’Amelio.
L’agenda rossa del giudice:
- Cuore coraggio -
scomparve misteriosamente
con la deflagrazione della Fiat
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suda miele il trave.
dolore che bagna fino al midollo
penetra riaffiora
ride - progetta la fuga
coltre, luna che tace e s'oscura
di brace - un funerale una colpa
arrancati sulla schiena
- al greto del fiume le pipe - marinai
inquinano
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*
ho immaginato di bere i tuoi specchi
- pane nero e vino sulla tavola
ho immaginato di bere miele e sugna
- a ridosso della porta: 44 statue (44 anni l'una)
chiuso ali per non sciupare il vento
- implora e annega il tempo
- imposte mai
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Per castelli e borghi
ho girato
solo il peso
di ghironda e liuto
sulle spalle
a proteggermi
da neve, pioggia
ed altri
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Il mondo pare
un salasso alitante
non c’è più di chi fidarsi
politici sciamannati
di vana gloria e ori
nei taschini estorti.
Al mondo pare
non ci siano più teoremi
ma solo pene da stipendiare
prostrarci
in una cella di
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| L’ispirazione
è come il rubinetto dell’acqua dorata
quando ruscello
diventa fiume e mare
Impari presto a
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Il Confuso vortice
ha messo a fuoco il rimpianto
tra ferite e delirio
nei rombi delle notti.
Sproloqui nel buio
rea la guerra
col suo scempio smanioso
Dio dei turbamenti.
Siamo polvere di dolore
combattenti perdenti
uccisi dai silenzi
sul
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| Del fatto che m'improvvisi
che dell'affetto io rilegga i visi
che pochi, veramente pochi
hanno imparato da quel che c'è stato
(me compreso)
pensavo; dopo i fiori
della nostra encomiabile
similitudine
delle parole sparse,
del tempo
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EnzoL |
02/09/2012 14:59 | 2063 |
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Una nuova alba nasce
Tinge di rosso fuoco
l’orizzonte
Questa notte abbiamo
udito tutti le grida dei
diseredati della storia
Alte si sono levate le urla
dei reietti dell’umanità.
Massacrati dal rombo dei
cannoni
Arsi dal fuoco
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890 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 431 al n° 460.
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