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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’959Autori attivi: 7’475
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 37728 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Si è stesa la luna
a due passi da te
e lei mi vuole
come mi vuoi tu
una briciola di cielo
è con noi e aspetta
un semplice bacio
che nasca da un tuo sì
poi, lei se ne andrà
lasciandoci soli
in braccio alla
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Se il tuo cervello ha "pieghe" da decubito
è perché indugi sempre in un contesto,
lo stesso, di neuroni.
Smetti subito,
svaria nei pensieri e
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Su carri alati con scie di fuoco
s'alzavano al cielo per volar lontano,
supremi Dei con forze immani
chiamati Elohim iniziati e umani.
Estremi artefici d'un nuovo mondo
custodi antichi del mistero strano,
scritto e descritto nel libro
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| Ti stai immergendo nella notte
sta calando la sentenza
ora di fuggire fra le fronde
le fiamme ballerine ondeggiano pigre
un angelo di ghiaccio
preda delle sue ali immortali
- riversa al suo petto indecente
tu che sei preda dei suoi
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Sabbia friabile che cede arrendevole, sotto il peso
instancabile di un percorso difficile, impronte
di vita vissuta fissate nel corso di un tempo ormai
andato, svanito.
Energia vitale che affannosamente m’ assale, come
vento di maestrale, spinge
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Dove
la mia anima
si fonde col suo essere
ci sei tu
Sei la linea che inscindibilmente
conia
in uno solo
i miracoli
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Il suo aspetto inerme nasconde la vita
nella frontiera tra il vivere e il morire,
nella immobilità dell’inverno.
S’erge vestito d’oro verso il cielo
a primavera;
gioiello del divino sole.
Un angelo ne ha deposto uno
nel solco della brulla
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Eravamo
come due foglie cadute
da un ramo ormai secco.
Eravamo in terra, l'una sull'altra.
Bastò una folata di vento
e ci ritrovammo coi nostri corpi rugosi,
magicamente, a fluttuare nell'aria.
Sospesi oltre il tempo.
Quel vento
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Smossa pietra, dal giardino derubata,
nel buio brancolano socchiusi occhi,
la mano accarezza leggero respiro,
nel silenzio d’una stanza è occultata
la luce, l’accompagno d’un lieve sospiro
e della vita udir sottovoce... i suoi
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Passava la sera
fra le rosse nuvole
in un cielo che fioriva
per te e per me
vedevo e sentivo
carezze scendere
nelle mie mani
nelle tue mani
appoggiavo il viso
su l'ultimo debole raggio
di un sole pentito
di doversene andare
sentii
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Sono un poeta della nuova leva
ed ho capito e nel cervello sento
che quel bello che la poesia eleva
non è la forza, no, del sentimento.
Quel che rende la mia poesia grandiosa
sono i commenti tanti dei lettori
che me ne fanno giornalmente a
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avevi l’occhio lungo tu
nel dire che la vita ricalca
le orme dei passi
altro sangue i destini
che ci unirono
sai:
nelle acque della memoria
oggi di te
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| Adesso so di te
quando la luna
mi sfiora il viso
bagnato e stinto dal ricordo.
So di te
da quel vocabolo
chiamato nostalgia,
quando il pensiero m’accusa,
e mi ritorna quando piango,
quando insidiosa
la mente va oltre,
oltre quel sentire
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S'allineano i pianeti
all'alba d'un eclissi di sole,
è forse degli ingegneri quest'ultima creatura
che a piramide sale, tra faraoniche strutture?
Nessuna tomba e tanto fu insabbiato
mentre una Sfinge osserva l'immenso stellato,
con
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Ho amato come l’ultimo giorno la vita,
disperato ho aspettato la questua
e desiderato che occhi mi guardassero dolci
nell’ambire quel bene che ho donato felice.
Nella noia ti ho aspettato ribelle alle lusinghe
di uomini che stupivano le
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Dove sei?
madre di me stessa non ho più artigli.
Consumata infine ogni collera
ora
senza preavviso né difese
vorrei ancora indovinare quella luce
troppo debole per essere asilo
- ma oggi assomiglia a un sole -
Separarsi
vuol
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Seduto
su una foglia di cielo
conto i tuoi passi
che su nuvole bianche
cercano il mio volto,
il mio sorriso,
deciso
mi lascio cadere
davanti a te.
Nulla è più alto
di questo nostro amore,
che si solleva
oltre il
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Che c’è di male in fondo
a cercare indizi d’intima appartenenza
se le parole mute camminano sui muri
se quando esco lascio accesa una luce
per sentirmi meno sola
volevo dirtelo
perché so che tu sai
perché conosci il buio e
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non vai da nessuna parte
quando dici
non siamo che manichini
in mano al destino -ce lo facciamo
in parte noi stessi
dovresti sapere che la vita
ha in tasca la morte e l’occhio
lungo oltre l’umano
orizzonte
in cospirazioni del
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Non so di me
tante cose
certo riconosco il mio volto
nello specchio
ma è questo abbastanza
per affidarmi ad un'identità?
Occulte vie nell'anima
che i miei occhi certo non vedono
ma di cui il cuore intuisce
l'arcana
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Sabyr |
21/02/2016 20:17 | 583 |
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Cerco di non far rumore, nel rapire sapori lontani,
nel gridare attimi d’un tempo, rifletto la mia anima,
mi lascio riposare in un soffuso lamento.
Cerco di non far rumore, mi adatto all’oggi,
mi chino dinnanzi al destino, afferro con le mani
il
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Impolverato d’anni
trasudo
di stanchezza
cospargo intorno
aloni di malinconia
mentre
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Ricordo ancora
l’effluvio di fragola
che impreziosiva il suo sorriso.
L’incommensurabile bagliore
che inondava di gioia
i suoi occhi color nocciola.
La felicità che traspariva
da ogni poro della sua pelle.
L’amarezza del
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Soffre l’ostrica nel profondo mare
quando sabbia s’insinua nel suo guscio,
oppur quando pietruzza acuminata
apre ferita grande come il cielo.
E tu, conchiglia, che nel mar t’ascondi,
atroci fitte avverti dentro al cuore,
ma il tuo patire, senza
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- Un amore che non esiste,
e fa soffrire. –
Tra i denti delle cortecce,
lungo le rive delle terre,
delle isole con il volto umano.
Tra le unghie, lungo le cosce
che le stelle ricoprono
tra le lenzuola del cielo,
lungo le fronti accaldate.
E
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Questa sera il lago è
stagno e calmo filtra
una luce di luna che
traspare.
L’accompagna un
respiro di silenzi tra
la solitudine di sponde
dove limpido il ciottolo
riappare.
Sulle rive dormono
i canneti e stringono
tra sterpi
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Sei l’onda marina
che ha piacevolmente
sconvolto la mia esistenza.
Sei la meraviglia quotidiana,
l’alba che illumina di stelle
cadenti i cavalloni del mare.
Sei come quel gabbiano
che spicca il volo nel cielo
alla ricerca della
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Vorrei fra rose rosse ritrovare
il tuo sorriso come fu quel tempo
che per noi anni furono d'amare
nei quali ci cullammo d'illusione.
Ricordi? Ci splendeva tanto amore
e a noi pareva facile il futuro,
l'uno all'altra eravamo dentro al cuore
e
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Sono andato a cercarti
nei prati del silenzio
là dove neppure il vento
passando, si fa sentire.
E tu, seduta mi aspettavi
e contavi i petali bianchi
di una margherita e dicevi:
"Verrà, non verrà, io
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Come le spine,
che mi fai indossare,
ad ogni tuo bacio freddo
e lontano, caldo e insopportabile.
Come le margherite
senza gambe, sradicate,
silenzi che si sposano
fanciulli, come la lama
che il vento stringe in mano.
La lama che la
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37728 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 9721 al n° 9750.
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