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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’959Autori attivi: 7’475
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 37728 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| L’ultimo appiglio che rimane all’amore,
dell’amor perduto,
sono quei pensieri che,
fugaci come lampi, rischiarano le
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| Ogni fragranza manca quando appressi,
non lesina gli aromi ... e non li senti;
piccoli, enormi, brutti e assai deformi,
raffazzonati appaion gli ingredienti.
C'è un freddo e duro di crudismo accenno
frammisto a spappolato, ormai
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| Declina questo giorno e ormai la sera
con le ali di quiete già discende
mentre il monte s'arrossa ad occidente
e prevede al domani un caldo sole.
Somiglia alla mia vita questo occaso
dove si perde sempre ogni memoria
ed io penso alla luce
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| suvvia eccedi
a chi pensi
dare la colpa
come si dice è stata una giornata
così
esageri se pare
ti si
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| Luoghi della memoria
i cimiteri muoiono
per troppo affollamento
quando non per incuria
e vandalismi vari.
Anche per
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| Mi passano davanti
giorni e giorni
carichi di niente
non hanno salite
e neppure discese
portano sulle spalle
l'uomo vecchio
mentre quello nuovo
lo fanno correre.
Stremato e senza forse
nel sudore dei miei pensieri
seduto sulla storia
mi
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Solitaria la barca ondeggia,
porta con sé ciò che nel cuore primeggia
per condurre la luce verso sconosciuti orienti,
per richiamare sogni perduti, raggi di sole cocenti
coi tramonti a simboleggiare di quella via il passato
come
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| Non so se a ferirmi
proverò rancore,
sete d’andare via,
lontano dalla siepe
dove non fioriscono più le rose.
Il giorno s’è allungato,
la luna chiede aiuto.
Le nuvole ferme
non osano camminare
lo sguardo del mio io,
e
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| Perdonami
se ho sbirciato
dal buco della serratura
si sa dove queste parole
vanno a parare
come le ho viste io
le hanno adocchiate tutti
ma questo lo sai
è il destino dei balconi sporgenti
nelle strette vie della vita
dei nostri paesini
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Me piagne er core si penzo a quello che succede,
ner monno, gente che ammazza in nome della religgione,
quanno dovrebbe ‘n segnà solo pace e amore.
Donne che vanno ar mercato co na busta bucata,
visto che ritorneno senza avella riempita,
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E la notte, come colombe
che di sera rilasciano le piume,
il loro candore, alla luna,
e sul capo la corona
del sole senza più colore.
Il buio sorride, con la lingua
tra i canini, spalanca le labbra
e, tra i baffi, socchiusi gli
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Giunto laggiù alle Colonne d'Ercole
ecco aprirsi al leggendario strano,
quel che Platone scrisse tra mille isole
antico sito che ancora ricerchiamo.
Popolo in virtù di mitiche leggende
paradiso che fu un capolavoro,
visse imperando
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Non riesco a dimenticare
il profumo della sua pelle.
Il fruscio delle lenzuola di seta
che fremevano, come canne al vento,
sotto il nostro respiro ansimante.
Le sue labbra carnose
che mi aprivano i cancelli
del cielo e mi
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Notte di pioggia e vento.
Senza effluvi di rose o di
carnose foglie.
Nella grigiosità del cupo
cielo, sopra l’umido campo
solitario che raccoglie
tra il sonno delle zolle il
palpitare lento di cuori in
abbandono che attendono
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Mi ritrovo qui fermo
a un passo dalla battigia
non molto distante dal borgo
intento a scrutare una vela
che pian piano si dissolve
allo sguardo curioso,
insieme all’ultimo pezzetto di sole.
Corrucciato per gli affanni
incontrati
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La voce del cuore porto con me
è la sua a sospingere i passi
mentre le foglie svolazzano al vento
coi respiri sempre più affannosi.
Conto le ore, i minuti, gli attimi
nei bagliori così liberi e ansiosi
nelle aurore a tacere
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Si fermano le ore
quando la mia mano
sente la tua che mi cerca
oltre i profumi
nel giardino dei fiori.
Si perdono i miei occhi
a seguire farfalle
che con le loro ali
accarezzano petali
invitandomi ad imitarle.
Tu, mi sei
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E' una lama il silenzio tra noi
muto carnefice
ma una lacrima di cristallo
brilla nei tuoi occhi bambini
scioglie la pietra del mio cuore
avevo dimenticato il tuo amore
Senza vane domande
chiedi solo il mio ritorno
hai sopportato la mia
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Sabyr |
27/02/2016 06:55 | 1529 |
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Il poeta si ciba di muse
per comporre le belle alchimie
(così fece D’Annunzio con Duse),
loro aprendo vastissime vie;
assapora ed inghiotte le muse,
e poi, preso da nuove manie,
va a percorrere strade precluse
alle umane normali genie:
dopo
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| Sei stato il tempo
d’un viaggio mai finito.
Qui dove ti aggiri
tra i filari inconsueti
d’un inverno anomalo
e tra i fiori di pesco
sbocciati già da tempo,
torni a rinverdire
il passaggio
d’una quiete assopita.
Sei stato il
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| La notte si infrange
fra i sogni che volano,
fra i desideri che piovono
sui tetti di stelle.
Esplodono luci
nei miei e nei tuoi versi
e si fanno coperte
per noi due
assettati di amore.
Nulla e poi nulla
mi può allontanare da
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Quando non saprai più osare
e ti mancheranno le forze,
Quando la notte
non seguirà più il giorno
e sarai sola ombra,
Quando dai tuoi occhi stanchi
non scenderanno più lacrime,
Quando anche l’ultimo sogno
si dileguerà oltre
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Dopo di te il nulla e le bestie che divorano.
Mai, per sempre, solo tu, te o nessuno,
parole che rinnegano ogni conforto futuro,
che liberano dai vizi che fanno paura.
-Ho seppellito nel mio cuore quella dolcezza-
e ti ho lasciato andare tra le tue
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Vive in una terra a forma di stella, sospesa tra cielo e terra
dove il giorno è sovrano, dove l’ombra è solo
un riverbero lontano, mentre il sole sorride indorando
valli e pianure ricche di olezzanti, profumati fiori.
Regno
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Quando arrivi alla svolta della vita
solo allora ti accorgi tristemente
che ormai la bella favola è finita
e allora al tempo perso poni mente.
Quanti giorni perduti malamente
in inutile affanno che t'avvita,
ora scopri che non valeva
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| non cercare quello che non c’è nei miei occhi,
quello che già ti hanno detto...,
lo sguardo di una persona vuota,
ha il sapore sommerso di lacrime di sale...
senti?
non ci sono voci di malizia nel mio cuore,
puro come un torrente si lascia...
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Percorro sinapsi
di orizzonti nell'anima
sfiorando bagliori
socchiusi e sognanti
a fondo scolerò
occhi
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Come un petalo appassito
tu mi lasciasti
le orme segnavano
questo crepuscolo ed ignaro destino
sono campi profumati
forse colori oppure tesori
ma la vita potrà
spegnersi ogni giorno
come viole odorate
un delicato contorno
così ogni
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Non si ritraggono esuli sentimentalismi ammogliati dai toni balzani,
non si scoraggia la mente con l'atipica, seduttrice ignoranza fra le nostre mani.
T'amo in un sensualissimo, erotico perdifiato,
t'amo come in un disciolto iceberg,
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L'umanità ormai è solo un simulacro
impotente assisto a un altro massacro
e tu sei un cuore di piombo tra nere mura
il tuo cielo s'oscura in mezzo alla paura
Un'altra madre stasera piangerà un figlio
mentre il fango scuro si
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Sabyr |
25/02/2016 18:54 | 580 |
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37728 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 9691 al n° 9720.
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