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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’916Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 37727 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Ti cerco disperatamente
nel respiro
della tua breve vita.
Ti cerco invano
nel silenzio
della mia disperazione.
Sei andata via
senza voltarti.
Per paura
di incrociare il mio sguardo.
Ti aspetterò
fino a quando i raggi
del
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| Sento il fiume
scorrere con irruenza,
e a sfogliare il mio ieri
nel suo impeto mi perdo.
Sembra sporgersi al cielo
il
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Mi basta una sbirciata
per turbare l’intelletto
il trasporto mi sbaraglia
perdendomi nell’estro
più dissoluto
al limite della chimera.
Nell’oasi della delizia
laddove in riserbo
colgo la seduzione
sfiorandoti mitemente
la pelle di
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Mani vogliose reclamano
pelle vellutata su cui planare
passione ferve
incandescenti corpi infuriano
labbra ansimanti silenziose attendono
come
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E poi vorresti che da quel cielo
dove hai visto i tuoi sogni
condensarsi in nuvole
spazzate dal vento
scaturisse una pioggia
a pulire la merda del mondo
Il fuoco fatuo
è ormai mera illusione
reso freddo e vacuo
da un -io- maledetto
che ha
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La terra si ribella
si scrolla di dosso gli abusi
il fiume rompe le dighe
la montagna si spacca
la natura diventa bellezza violenta
il movimento veloce del caos
il fuoco e l'acqua lottano
la furia del cielo si confonde
a quella del mare in
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Sabyr |
25/02/2017 21:35 | 805| |
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| Mettiamo che tu trovi ner salotto
un ladro che rovista ne assetti.
E’ giusto regalànni de onfetti
s’un dovesse gradì quarche biscotto!
Ner caso che ringrazi e che l’accetti
appioppandoti in ghigna un gran cazzotto,
così che ti ritrovi un dente
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| Gocce calde su rosee distese,
gallerie baciate da grossi rami rossi
sulla via della creazione
che divina non è.
Stridio di fauci animate,
fameliche di pozione pallida
che decide chi sei.
Culmine di tempesta, tuono assordante,
vapore di
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| La panàra l'éra ùda,
ma 'ncora calda,
la luna la batéa su i véri,
'l sono l'éra za 'n testa
sbaciàndo a boca vèrta
è sta fenìo 'l rosario,
'n mar de stéle
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Si libra lo spirito, nomade veleggia
s’invola alla ricerca delle verità
tra le insidiose nuvole d’un cielo perso
tra le sperdute ombre della nullità
Catarsi verso lidi pronunciati
e sospirati dall’animo dolente
col desiderio di
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Era alquanto piacevole l’odore
dei polli nello spiedo collocati,
e pregustar faceva il buon sapore
di essi nelle bocche sistemati.
Non poté trattenersi un tal signore,
che a passar si trovava nei paraggi,
dal fermarsi e annusare con vigore
del
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| Ricordo ancora
il freddo pungente di quella sera
e il mio umore
che per mano
sull’altalena mi portava
mentre sfioravo le
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Con un bacio hai sfiorato
le mie labbra e hai aperto
il cancello del cuore.
La mia anima ha spiegato
le vele cariche di vento e
d'infinito.
Vorrei fermare il tempo
e restare per sempre la
tua luce del mattino.
Come farfalla a
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Seduto sotto una muta luna
cercavo parole da dirti,
seguivo un'invisibile cometa,
parole seminava fra le stelle
stanco e assonato ero io,
lassù i desideri componevano
dolcissimi e nuovi versi.
Io, fra le stelle di casa ero.
Sdraiato
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Eri già tu nelle strette discese di fuoco?
Natura mortale non costruisce montagne,
ma agita la terra secca arrivando da nessuna parte.
Eri già tu quando la bocca masticava versi?
Sorrisi di morbide braccia
scaldavano chi più non
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Voglio tu sappia. Tornerò nel vento
a vedere il sorriso tuo gentile
e sarà questo un vero sentimento
come fosse dell'anima un monile.
L'amore di sicuro non è spento
poiché non vi fu mai tal dubbio vile
che spesso
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Orecchie senza bocca
lasciano chi dispera senza speranze;
non ho ragione di parlarti
non posso cucire senza ago né
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Caldo il fiume del cuore
Cerco le parole nude
alla sua sorgente
versi
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Sabyr |
23/02/2017 17:44 | 762 |
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Il mio ascolto dimenticato
nel tram di fine giornata,
spedito era il passo verso
la gola del ponte di sola
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non vedi di là del tuo naso
se ridimensioni la trave nell’occhio
dove l’ego veleggia
per terre di conquista
corri sul filo di abissi
di vanagloria
il tuo sogno
cattedrali di nulla
girasoli accesi ed arco-
baleni pare t’invitino
stolto
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| L’amore
non sempre
è innocente.
Talvolta
è magma
incandescente
travolge
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| Stilettate al vetriolo
dentro stanze di specchi incompresi
il varco aprono ai mostri
abitatori sconosciuti della
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| I miei colli sono verdi e belli,
infrangono i miei dubbi,
di certezze ne hanno tante,
mi nutrono lo spirito.
Il mio sguardo lo fanno suo,
crescono assieme ai miei sospiri,
si vantano di essermi padre,
mi cullano come culla una madre.
Tutti
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Per vedere brillanti
gli occhi belli di quella
che dispone del tuo cuore
ci vuol altro
che darle luna e stelle
in canto di sublime paragone
ma i talleri sì d'oro ed i dobloni
rapidi ti svelano la gazza
che subito t'adora
folle di
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La gente hiaccherava che su madre,
povera donna, fusse tanto brava;
ner casino nissuna l'arrivava
se si trattava di frenà le squadre.(1)
Teneva tutti a bada e chi sgarrava
faceva i conti con du palle vadre...
(lei si che ce l'aveva,
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Mi nascosi alle mie stesse fragilità
il silenzio è un rifugio dove rannicchiarsi
e lì volli conoscere le conseguenze di un addio
Sfuggii agli specchi pur splendidi
dalle grandi cornici d'oro
per non incontrare la tristezza dei
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Sabyr |
21/02/2017 16:42 | 652 |
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Il corpo mio non interessa
sformato di pelle
ricoprente ossa e muscoli
no
non giova al mio alto gradimento
Il senso è dentro
nascosto e presente
campanello d'allarme
acceso e spento
vivo e morto sempre.
Serve forse
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Son tornato a Luino e ho ritrovato
il monte Lema bianco nella vetta
col suo sguardo sereno e distaccato
che osserva la città sua prediletta.
E l'alto Limidario ho poi guardato
che nel lago si specchia in linea retta
su tutte le propaggini
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mi volto indietro
per incontrare il
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37727 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 7321 al n° 7350.
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