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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’904Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 37726 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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figure inconsistenti
come carta bruciata
sbriciolata d’un soffio
e
alberi che camminano
capovolti e navi
di nuvole
visioni aleggianti
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La sicumera baldanzosa avanzò fiera
calpestando ogni tentativo d'approccio
degli umili e silenti sguardi d'amore
non capì qual'era la giusta atmosfera
non colse la luce del perfetto scorcio
d'un limpido panorama inondato di
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Quando stavamo insieme
il silenzio emanava
il profumo della primavera.
Anche se era inverno.
La carezza del vento
tra i canneti si trasformava
in una suggestiva sinfonia.
Quando stavamo insieme
avevo la sensazione
di camminare
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Tortuosa è quella stradella del borgo
che alla sera percorro
quando sette volte suonan le campane del Duomo
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| Oh paesello natìo
tu che parevi la tela del pennello più lustre
quando all'arrossir del cielo
i lampioni
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| Vestito di nero,
vestito di notte,
in un ritmo severo,
ho fatto a botte.
Spinsi via l'ostile vita,
fallita, orrida e prima mia nemica.
L'amore come in una dama sorpassata, finita;
mi faceva accapponare la pelle in una storia or antica.
Ho
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Sapessi quante volte
ho voltato le spalle,
alla verità
scemare negli arrivederci,
in un poi,
stanco di esprimersi.
La nebbia riesce
ad avvolgere
l’amarezza del silenzio,
di notti e di giorni
sfogliati a rilento,
foglie bagnate
da
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E'cote de noo
o luna amiga mia
tuta bela là su i monti,
destésa e lucida sul pian,
sora i orti te mòli ociàde,
a la séra te vedo 'n grìngoli
e a la matina te si straca.
De primavera, silensiosa
te
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Contempla il vuoto, assorta è la mente, è là
nel roseto della vita... lo specchio in brama,
è seduto lì col pensiero che vola nel plumbeo cielo,
i sogni dove sono più non sa... forse mai lo saprà,
le
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Potessi avere io dell'arte il mito
per accostarmi a quella giapponese
e scrivere un haiku ben definito
che esalti finalmente il mio paese.
Riesco solo, e sono lì finito,
a strimpellare senza aver pretese
certo non onorando invero il
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Sciabordio di liquidi pensieri tormenta l’anima
(andirivieni che leviga gli spigoli d’ogni lacrima)
e nel tempo la fortifica dagli sbalzi d’umore
allenandola al silenzio - all’assenza di rumore,
lavanda d’intenti che si dissolvono
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| Il corpo si fa denso
riflesso delle mani
graffi e fessure, gocce
pause e fruscii sugli orli.
Non finire non tacere.
Il
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Mi osa un fonema
modulando si adagia
sul parapetto.
Cinguettarmi una fiaba
cantami la nostra novella,
laddove come una variante
si tramutarono
da lamelle oscillanti
nitidi sentimenti
a tormenta nel nocciolo,
mutamento di una fregola
da brolo
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Una sporta di tela a quadrettoni rossi, per lo più, e blu. Frusta, robusta quanto basta.
Tiene sul fondo il passato
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Tòchi de luna
camina su i Doi
là ne i canpi de i laorénti,
su le stradèle del monte.
No' dorme i morosi
ànca se distanti,
ghe bate forte 'l cor.
L'è la forsa del'amor!
Ciama le fontane
con rosari
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già l’immagino i titoli
"classe quarantuno - stecchito da una raffica"
ho a volte il pallino
-farneticare dell’età-
che d’improvviso qualcuno mi spari
da un’auto che rallenta e poi via
-come in una scena da gangsters
-è fantasioso ma
freddamente
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A Firenze discesa è già la sera
col suo colore quieto e pur fastoso
come suole avvenire a primavera
prima che notte apporti il suo riposo.
S'attenua lo splendore del bugnato
nei palazzi patrizi silenziosi
e l'Arno scorre, pure lui
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| Solo tracce di voli,
sibila anche il tempo fuggito
dalle conchiglie
e noi non sappiamo di noi
più di un’orma di
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| Sull'altra metà della luna
c'è il suo letto che ci aspetta,
non avere tanta fretta,
lei vuole in seno suo
quell'amore altissimo,
seme e germe atteso
da tutto l'infinito.
Fa leggeri i passi
perché l'incanto
che viviamo
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Lei verrà a prendermi col consenso degli dei
Un appuntamento con la data occultata
scritta nel libro segreto custodito dalla sorte
La morte è un oscuro nome sulle labbra
è un canto sommesso, una litania, un lamento
la parola
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Sabyr |
24/05/2017 08:22 | 631 |
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Brillar de luna
la noche se
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Il nocciolo palpita con vigore smisurato
in un turbamento arcano,
aggomitolato in un piviale di mestizia
mia caligine irrefrenabile.
Non apparivi questa notte
non giungevi quivi
attraverso le mie lenzuola di lino,
a arroventarmi l’anima,
a
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Voi
che cercate l'autunno
rincorrete perennemente
gli umori dei piangenti salici
non trovate mai primavera
ma un caldo improvviso vi ghiaccia
lasciando i pensieri al buio
questo è l'obliquo scontato inverno
si perché
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Il senso del domani mi s’ammorba
riflesso sulle mani il suo tremore
e attendo che la luce poi s’assorba
nel freddo di
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Dove va la forza
dove si nasconde l'energia?
Si asserisce il divino
mentre si consumano le
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La vita sa come farti dimenticare
desideri e speranze che han nutrito i tuoi giorni
ma che hanno intriso la tua mente come fardello.
E gli uomini, che difesero il loro arbitrio, perirono
per avere scalato le montagne che sputano sentenze
dai loro
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| Fu l’impulso
a inscenare un mattino
dal volto triste
e foglie appassite.
L’appannarsi del sole,
a una
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| Tempo a colorare segni
indelebili in un tempo
aperto nella tua
esistenza lieta da invocare
un'illustre volontà.
Qui ad inchino,
la più angelica commozione
nel vederti come l'amico che entrò
nella beatificata visione.
Soli
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| sotto le macerie
di castelli di sabbia disciolti,
giace
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| Non ho voglia quest'oggi di poetare
con quest'afa che è proprio una gran lagna,
rimpiango l'ombrellone in riva al mare
oppure un fresco abete di montagna.
Questo caldo riesco a sopportare
se mi allontano un po' per la campagna
ma ogni
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37726 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 6721 al n° 6750.
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