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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Giorgio Lavino | |
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Le 37726 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Il tuo dolore fu scudo e prigione
fu arma letale, spada e veleno
fu gabbia e Vergine di Norimberga
ma io accorsi perdonando ogni tuo delitto
ai tuoi piedi nacque una fonte
e ruppe gli argini una goccia d'amore
l'odio più feroce muore
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Sabyr |
21/07/2017 18:44| 2085 |
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| Il traguardo della vita
non è l’immortalità
cantata dai poeti
dipinta dai pittori
desiderata dai poveri di spirito
si nasce per miracolo
si vive miracolosamente
si va avanti con saggezza
perché l’alternativa è un
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Se i tuoi occhi non avessero il
verde dei campi d'estate io non
troverei in essi, il mio giardino
d'amore.
Perché tu sei il momento di
gioco e di luce. Il pane e la
rosa, che tenera sboccia e si
tende verso il cielo.
Se le tue
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ha dipinto nel tempo il suo
"capolavoro" di nulla?
-spuntato
da duemilanni il suo pungiglione
dietro un’alba cadmio il nero dove
ogni volta la ricacciamo
-nell’oceano di energia
miseramente essa si spegne
l’humus si nutre
di vermi e foglie:
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Triste mondo, biologico orologio del tempo
un tempo passato del saper vivere
saper donare quella pace
dall’alba al tramonto
con la pioggia o col sole
con le nuvole ad accarezzare i cieli
senza immaginare l’essere un utopico pensiero
Fragori di
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Ai versi miei affido del cuore mio le cure
e le gentili rime son balsamo a ferite
che traditrici pungono d'acuminate fitte
ché accanto alle memorie di gioia delicate
guerra muovono trista le storie dolorose
agli anni procedenti salite da
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Si marcia sulle spine
in penombra, si sogna
e sembra aderga infine
lontano dalla gogna
l'alito. Sotto aratro
non
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Sèrio e sensa sbardèle
che ghe coersésse le rece,
con na cica de tabaco
che ghe zugàa ‘n boca,
’l pòro bacan ‘l caminàa
sito, sito sul marcà.
’L voleéa conprar na cauciàra,
noa de bala e de legno fata,
che la gh’ésse l’asse ben lissiè
par: ‘l
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Mi accompagnava
la voce a rilento.
Basso lo sguardo,
non vedevo gli occhi,
e le tue mani chissà
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E prima che arrivassi
un fiume il verbo
qui nelle labbra.
Quanta foce -t’ho visto -
mi hai portato, che un
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Non dirò nulla
aspetterò il bacio
che tradisca l'attimo saffico
perché il tempo è poco.
Non dirai nulla
aspetterai l'amor uguale
e che donna o uomo
nel tuo amplesso vivano.
Un bacio segreto ti prego
un altro
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| “Nina, il cuore mi batte ...”
Bella maglietta con la gonna corta
assai vivaci, come te i colori,
mentr'io sempre entusiasta a rimirarti.
Foggia e colore allora era importante:
con pantalone liso, inadeguato,
e timido, impacciato ...
con te mai
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| Quest'aria dolce e fresca del mattino
mi riporta a ricordi ormai distanti
quando ero ragazzo a Barberino
nel Mugello fra colli verdeggianti.
E rivedo il mio vivere bambino
del quale porto dentro ora rimpianti
che mi conduce in mezzo al
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| Dove mi porti stanotte?
Afferra la mia mano e corri,
varcheremo il cancello della notte,
il lupo ci seguirà.
L’acqua ci lambirà appena i piedi nudi.
Corri,
sulla sabbia bagnata,
dalle lacrime del passato.
Afferra la mia mano e corri,
non
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Respireremo il profumo
di un amore sbocciato nei sensi,
lasciami bruciare
questo raro incenso prezioso
il cuore è intriso di linfa e rugiada
al tepore della nostra carne
e le labbra conservano
impressioni zuccherine
In un'alcova di
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Sabyr |
19/07/2017 18:31| 1979 |
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| Da tempo si dibatte senza frutti
in casa avita e altrove i membri sciolti:
si vuol maturo scapolo si ammogli
con un partito adatto alla sua stirpe.
E una una cugina, e sembra fatta apposta:
vivace dolce tipa assai graziosa
che patrimonio
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| giungerà con quest’aria incendiata
tra un ghiacciolo e un bagno la cara
musa latitante da giorni
intanto afose
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È dolce e chiaro il tuo viso
dove la colpa
non può macchiare
il breve tempo
di un sorriso
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Sabyr |
18/07/2017 21:40 | 718 |
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Silenziosa l'alba mi porta
la voglia di freschi ruscelli,
sono al di là del colle
che aspettano canzoni d'amore
vieni, andiamo insieme a la luce,
passando apriamo i fiori,
pure al nostro cuore
diamo nuovi e rossi petali.
Tra un sasso
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Un ignoto canto d'instabilità
quando lo specchio
riflette ciò che ero
e chi esser voglio
Chi sono in effetti mi è nascosto,
da
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| Prevale l’aria inquieta,
l’aver perduto il giusto accento
di favella. Cercare cosa?
Un neo sognante, un segno di
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Sei l’unico spirito
che non mi ha
mai abbandonato,
contro la mia volontà
mi hai sempre seguito.
Non lasciandomi solo,
rivendicavi con brutalità
il tuo legittimo diritto
a possedermi.
Con comprensibile paura
per chi potevi
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Camino stràco a- drio i vai,
sènto la bruma zo par la schéna,
me tiro, me mòlo, ma me godo,
me se 'ndrissa 'l ciufo, me lo léco
e me par de essare pì belo.
Sérco la piassa, l'è piena de
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Cade la pioggia.
Le strade solitarie
senza i passi,
senza gli amanti.
Senza gli innamorati
mano nella mano.
Giorni
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Un giorno assai speciale
tra i sassi d’una strada,
vidi spuntar dell’erba
con un ciuffetto verde
rivolto verso il sole,
e una farfalla bianca
posarvi le sue ali.
Venne la dolce notte
con la rugiada fresca,
cadde una sola goccia,
e in quella
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Giacomo
non son io
né Tu Silvia
sei
Ma fra pianto
e preghiera
ho il tuo viso
che di sogni
l’anima mia
consola
soltanto che
gli occhi chiuda
e poi
ti pensi
Preghiera no
né pianto
io provo
ma l’Amore
In verità
e
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L’uomo del secolo porta il cappello
e un pesante cappotto senza tasche.
Attorno passeggia,
nel tempo e nel vorticoso
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Me lo rammento. Sibilava il vento
per i tornanti su verso la Futa,
noi stavamo seduti a cuor contento
in trattoria da noi mai conosciuta.
Ci eravamo fermati un po' a casaccio,
la stufa quella stanza riscaldava,
serviva un oste in vesti da
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non riesco a saziarmi di Te
penetri nella
mia vitrea solitudine
con sprazzi
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37726 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 6391 al n° 6420.
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