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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’894Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 37726 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| Un dì saremo così vecchi,
non saremo più tra le fila della squadra,
ti guarderemo dal ciglio della strada.
Mentre Eolo soffierà forte
gonfiando il nero vessillo,
condurrai il Borgo,
per le strade,
con fiero cipiglio.
Allora sapremo di aver
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| Se un dubbio ancora
non fosse spento
su com’è fatto
l’inferno che ci è imposto
oggi s’è
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| El ga l'anima calda de le folènde,
la tranquilità de l'omo che a la vigna
'n metro de tera 'l ghe destènde
e solo le réce de l'arsìmo i'è bone e lu 'l vol,
con l'aria sana de i montesèi che ride
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| Scende la dolce sera
del mare sulla riva,
quando una stella arriva
dal limpido suo ciel.
Leggera poi si posa
sul candido tuo viso,
che come il Paradiso
risplende più del sol.
Ed or che l’hai veduta
esprimi un desiderio,
che sia per te
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| infinite vite possibili
ha forse l’anima
quel che è detto da taluno
l’essere moltiplicato
mai si chiude il cerchio?
è come traversare innumerevoli
porte nei meandri dei sogni
o abbandonarsi a visioni
di déjà vu
non si chiuderà il cerchio
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| Le tue certezze
sono la fonte dell'amore
chi io nutro per te,
la valle che ci accoglie
è ricca di immagini
che sempre più belle
mi portano a te,
la storia della mia gente
è un tutt' uno
con i sospiro del mio cuore
ed
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| Mal ortograficamente parlando e dal linguaggio d'ode mutilato,
pur nella possibilità in una sembianza d'acutezza,
son anche livellato in un'incognita casuale.
Sì! Sfarzoso, indomabile nell'irrequieto pranzo d'ogni
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Tutti col naso all'insù a guardare le stelle
provando a contarle e cercare la più lucente
là sul soffitto alto della stanza nostra terrestre.
Le accompagna coi suoi capricci la luna
mostrando il profilo o tutta piena la
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Si sono chiuse le porte,
sto fuggendo,
lascio dietro me
scie di un profumo
e di dolore.
Non ho potuto comprendere,
né stringerti forte
quando il dolore
colpiva a morte
Sto fuggendo da incubi,
viola, confusi, assordanti.
Lascio dietro me scie
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Lago Maggiore. Batte forte l'onda
sulla riva col suo fluire intenso,
nel cuore quel riflusso mi rimbomba
e intanto penso.
Si riflette nell'acque il Limidario
con la possente vetta tremolante
mentre il paesaggio si distende vario
fresco e
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non lasciare ch’emerga
il mostro come da abissi
marini fa’ che affoghi
nel suo sangue
rabbuia nelle
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| Restare
scrutarsi
tra muri che ci assorbono
è goccia luce
sul battito di ciglia,
un susseguirsi di antefatti
in
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| Questo doversi dire sempre “tutto
bene” se ci s’incontra presuppone
norma esitante e che sia proprio il lutto
a esprimere
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| A causa della convinzione
che la Massa ha sempre ragione
un uomo finì in manicomio
dissero che avesse il demonio.
Era incompreso dal sistema
che vedeva in lui un problema
per la sua logica da "pazzo"
ma era solo un
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| Baciamoci
scordiamo per una piccola eternità
questo mondo
questa vita quotidiana
questo quotidiano morire
morendo sulle nostre labbra
Baciamoci
senza domani
solo il nostro respiro
e il cuore che batte
il nostro sapore
il tuo odore di
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| Esisto Veramente?
Parlo con me stesso da quando Dio
ancora non mi aveva insegnato a parlare
ma sono sempre arrivato alla
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| Nella tribù dei gatti saltellanti,
del giardino del marchese
Io ci sono.
Coi miei baffi neri,
annuso e si sa
per queste cose, ho naso.
Spesso sento puzza,
puzzo di carogna
e scappo.
Fuggo nel giardino segreto
del marchese.
È li che vivo la
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| La bellezza di un bambino:
da sola mi apre il cuore,
mi accende la mente stanca,
i piedi si fanno leggeri,
mi fa interrogare Dio
che spolverandomi il pensiero
mi accompagna un po' più in là
per farmi capire
la grandezza di una
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| Sulle orme della storia
l’immane tragedia domina
la paura.
Gente senza tempo
con sogni
di rinascita
verso un domani incerto
pieno di polvere
dentro gli spigoli della notte.
Gratta le viscere
la Terra chiama, l’energia
ti può illuminare
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Come le corde, la chitarra
tra la pioggia,
e i capelli neri, i grigi segni
della strada e del cemento,
dell’ombra e dell’ammutinamento.
Come le unghie, dita e terra,
fango e ferro, e mostri dal cielo
come arcangeli alati,
e spose e vedove, e
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Non sei fantasia,
non sei nemmeno una favola rosa,
ma spero in un lieto fine.
I miei occhi da pianto soddisfano
il baratro in cui vivo,
i miei occhi da pianto non scodinzolano
bagni come in un gattino
dalle mille fusa.
Penso a te ogni
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Mi son fermato ad osservare il lago
stamani dal suo sonno ormai svegliato
ed ho provato quel sentore vago
che tu senti nel cuore come un fato.
Provavo un sentimento in cui divago
anche adesso che l'onda ha provocato
quasi legando me con uno
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Non implicare te in questa piena
perché non si centuplichi lo squarcio
vorrei: non penetri la daga al gorgo
fino al
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| All’inizio dell’estate si lasciavano
nel giorno del Solstizio si davano
appuntamento per un caffè macchiato
un cappuccino con molta schiuma
erano prevedibili lui e lei inevitabilmente
il loro patto segreto firmato da anni
due bugiardi della
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| Se l’implicare un gesto
è muta voce in graffio
assolvo l’orizzonte
in gemito, mia sponda unica
sorgi dentro me
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L’argento cade dagli occhi del deserto,
il blu che il mondo disegna,
il confine dei samurai delle nuvole,
e l’argento è caduto e cade
come piombo nelle tasche vuote e bucate
del silenzio, tra i suoi ululati
e il suo vento, tra i suoi
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"Sù dai tuti
che nén a mére ‘l formento",
Coesto diséa me mama,
i’éra le sincoe de matina,
’l cel l’éra sensa sol.
Con la missora ‘n man,
alè su par i Doi
a piegar la schéna
e a bagnar la camisa de sudor.
I ani méi no’ i’éra diese,
ma de
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Non scriverò mai più poesie d'amore
per il fatto che son tanto forzate
e di certo non fanno alcun onore
all'enfasi di chi le ha poi postate.
Falsa è la descrizione del dolore
o delle gioie immense riportate,
non hanno
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Sei un dolce sottotitolo
dai amore gustiamolo insieme
prepariamo questo desco di parole
diventiamo il companatico sincero.
Ho tentacoli di abbracci
cucinati come un gioco da tavolo
in questa casa come acquario
bolliti dentro i nostri calori.
I
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Dalla finestra mia m’affaccio afosa
e vedo il mare che sonnecchia muto
sotto una coltre di nebbia uggiosa
ed un cielo che par chiedere aiuto.
Fischiano le sirene senza posa
in ogni via e vicolo sperduto,
mentre per la canicola impietosa
è un
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37726 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 6271 al n° 6300.
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