Visitatori in 24 ore: 4’433
145 persone sono online
Lettori online: 145
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’890Autori attivi: 7’472
Gli ultimi 5 iscritti: Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta - Lorenzo Vecchia |
_
|
Settembre 2024 |
|
do |
lu |
ma |
me |
gi |
ve |
sa |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Le 37725 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
|
Tanto invidio l’ermetico possente
e i lirici d’haiku che in pochi tratti
san descrivere un fatto od un ambiente
e dell’opera fanno soddisfatti.
Il primo quel che vuole dire sente
in pochi motti, ch’egli svolge ratti,
e poetano gli altri
leggi
|
|
|
|
Sei andato via nel sonno
senza proferire parola.
Hai lasciato un vuoto incolmabile
nella mia mente.
Il cielo ha spalancato le sue ali
per accoglierti in paradiso.
Rimarrai nei miei ricordi
anche se la tua solitudine
mi ha impedito
leggi
|
|
|
|
mi accoglierà un non- luogo
non più inalerò resina di abeti
alle finestre degli occhi colombe
bianche si
leggi
|
|
|
|
| Orli di colibrì che arrossano
Tutto il tempo d’estate
Tatuo in fronde si avvolge
Ombra- culla al crepuscolo
Bucato il
leggi
|
|
|
|
I tuoi cristalli sono brillanti
che si riflettono al sole
sono perle che alla luna si specchiano
e tu bianca sabbia pura e linda
t’offri agli ignudi piedi che s’affossano in te
con la delicatezza e il soffice calpestio.
Tu dalla roccia, erosa
leggi
|
|
|
|
Ignora il tuono la deriva
d’anima arresa e irrompe
- coda alla folgore, d’attrito.
Attimo eterno che s’acquieta
in
leggi
|
|
|
|
Quando sei giunta a me
nulla è cambiato.
Nulla è mutato.
Tutto è rimasto in costante equilibrio:
ho avuto ancora sete e
leggi
|
|
|
|
Cosa credi di vedere tu?
Non ci sono strade nel bosco,
solo ripidi sentieri.
Non c’è il sole che splende,
la luna sarà luce dei nostri passi.
Ci sono sentieri percorsi,
seguendo l’atavico richiamo
dell’appartenenza,
alla stessa stirpe.
Cosa
leggi
|
|
|
|
| Che sia ancor facile
il rinascere, autunno
che tendi nervoso le foglie
pantano di piogge
ma sotto riposi
senza
leggi
|
|
|
|
| Il decimo mese sono dell’anno,
Ottobre mi chiamo e molti già sanno
che ero l’ottavo nel mondo romano
col calendario detto pre- giuliano.
La grande America io ho scoperto
con Colombo che avea tanto sofferto,
quando con le caravelle andò via,
la
leggi
|
|
|
|
| andare per procellosi mari in cerca
del proprio nome l’origine
la loro Itaca
coglierne forse la voce nella
cavità del cielo
insufflate le narici da un vento salino
quel battere del sangue
di cui si parlerà a un nuovo approdo
e i morti?
leggi
|
|
|
|
| Una fetta di vento
divisa in due
quassù sull’ alto colle
dove a morire
furono i nostri padri
e noi a gridare:
al sole, alla luna, all’ infinito
per farci sentire vivi,
a cancellare una macchia
che la storia ha in sé
io europeo, tu
leggi
|
|
|
|
| Fu nel cercare di specchiarmi
in sole acque agitate,
che mi resi conto di vergognarmi,
ma fu un brivido incostante
che mi scosse al capir che il mio animo,
dinnanzi al vento che quella sera con foga tutto animava,
amava,
si sentiva delicato,
come
leggi
|
|
|
|
Qual sorgere d’un’acqua, nasce vita
e a scorrer va per valli, prati e fiori
dalle fresche corolle e i bei colori:
non sosta e fugge lesta tra le dita.
Dalla feconda terra vien sorbita
dall’irraggiante sole coglie ardori
dei frutti odorosi i lor
leggi
|
|
|
|
Cade un fiore dalla mano:
amena è la visione
del tuo essere umano.
Squarcia quell’alone,
che l’amore non dimora
nel timor della ragione.
Ascolta come affiora
quella fioca e bieca fiera,
che ormai non più ti ignora.
Ma nel mezzo della selva
leggi
|
|
|
|
|
Mielata sinfonia
trascina
nel nutrire dello zelo.
L’intelletto vaga
lungo il delta del rivolo,
sulla costa del litorale.
E nell’etere imbalsamata
che aromatizza di effluvio di fiori.
Odo il tuo fiato ...
e bramerei salire
in quel luogo laddove
leggi
| |
|
|
|
Sotto l’ortensia grande
seduto vicino a te,
fra un bocciolo e l’altro
vedo il cielo azzurro
che mi cerca,
io lo tocco lentamente
mentre ti stringo
e accarezzo tutto
il tuo morbido corpo.
Non c’è una nuvola
lassù dove ha i piedi
leggi
| |
|
|
|
convivere con gli umori
di un corpo di morte
dall’animalità all’angelo: questa
l’impervia salita
più d’una vita se dal
leggi
| |
|
|
|
Risuona ancora, dentro la mia mente,
quella battuta (avevo venti anni)
che una ragazza, particolarmente
di spirito dotata, in quegli anni
in cui ci sembra arridere la vita
fece, rendendo fila più gradita.
Lunga era coda in
leggi
| |
|
|
|
Non avido di latte come un rospo
che morte serra al seno
e manco spargo
amaro felle
ché noto che il tuo passo mi sta
leggi
| |
|
|
|
Ventesel de prima matina
te spassi la corte da i paciùghi,
a le done te ghe robi le ciàcole,
te ssughi la lissia destésa,
i fiori sbalotàdi i te saluda
l’Ave Maria de le canpane
te te la sènti proprio lì a- rente,
i violini del bosco i s’à mésso ‘n
leggi
| |
|
|
|
| Ti ascolto
nel rumore dei giorni partiti
e mai tornati.
I rami spogli dopo l’estate
s’inchinano
all’odore acerbo dei tigli.
C’è una finestra all’angolo dei se,
non s’è mai chiusa.
Cerca lo sguardo senza voltarsi,
e non saperti mi
leggi
|
|
|
|
Nessuna bugia offuscherà il cielo
un lungo abbraccio, tra le musiche l’apparire
nel lussurioso campo a fiorire... insieme
adagiati al pronuncio d’un dolce amore.
Amami ancora
con lo sguardo mai a distogliere da quelle albe
mentre una soffice neve
leggi
|
|
|
|
ti rigiri e vedi -in vaghezza di sogno-
un te estraneo vagare
per strade buie e vuote
come un sansebastiano a trafiggerti
gli strali della notte - senti
recalcitrare
in te l’uomo vecchio -ah convivere
con gli umori di un corpo- zavorra-
ti
leggi
|
|
|
|
E verso il cielo va questa canzone,
volando in alto essa traversa il mondo
e a chi l’ascolta subito propone
un motivo che
leggi
|
|
|
|
| Socchiusi gli occhi
la luce vagola
in cupole lontane.
Un trittico d’ignoto
-spiriti che ci abitano-
è al centro
che ci
leggi
|
|
|
|
| Incredibile mi hai guardato
e il tuo viso era di rosa
unica fra tante per grazia
straordinaria d’incarnato.
E’ stato amore di colpo
fulmineo secondo leggenda
da farmi girare la testa
e intanto un altro t’ha colto.
Ritrovati i versi
leggi
|
|
|
|
| il silenzio non ha note
suona musica per me
hanno gli occhi le parole
scese in fretta su di te
come un’ombra ho la mia
leggi
|
|
|
|
| Tutte le volte
che apro quella porta
vedo la differenza
tra cielo e terra
tra luce e buio...
È uno spazio infinito
che cattura i miei sensi
e vedo...
il sole e la pioggia
danzare insieme
musicando note
che soffici nuvole
leggi
|
|
|
|
| Gli odori e le canzoni
sanno bene come catturarmi
quando nell’adesso
come fiori spudorati
il tenero rimpianto
leggi
|
|
|
|
|
37725 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 5941 al n° 5970.
|
|