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Le 37712 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Ho ascoltato,
parole,
voci.
suoni.
Poi un zittire
d’improvvisa memoria
lasciata a metà.
La solitudine m’ha
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Odo suoni di tramonti lontani
me li portano i fiori del prato,
mi siedo ed apro il mio cuore
e parlo con le ultime
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non oso toccare
il Tuo amore: rendimi
bianco come neve
per quel giorno che
mi si schiuderà la porta
che mi tiene nella
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Quando nei giorni grigi
m’affanna il respiro
corro laggiù ad ascoltare il mare
E là tra immensi flutti
lontano dal clamore tu mi appari
mentre il mio cuore rinfrancato
su onde spumeggianti libero vola.
Tu, essenza di luna,
che di notte
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C’è un lato di me che preferisco
che porgo sempre alle foto
un lato coniato da antiche simulazioni
vincolato a essere luna.
Lo sguardo sfugge a un mondo
che dimezzato appare migliore.
Adora il lato l’occhio spalancato...
a lato sfuggono dispetti
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La mia solitudine
ha voci diverse,
lungo il ruscello che scende
parlotta lui mentre io
scrivo le parole del vento,
Mi
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Da singole cellule
un apparato radicale
ogni singolarità di genere
ritrova a sua insaputa il generato
rispettando le
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Slegati movimenti
di un mondo approssimato
invocano momenti
non solo passatempi
d’involuto approccio
da pinze d’alto
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Corre la morte
ferma la morte
usa la morte, ama la morte
insonne blues che a morte avvolge.
Il male cominciò con me
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| Accoglie spiriti ferventi
questa terra caliente
di miti e tradizione
Figli appassionati e veri
che di Bellezza e
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| Se in un mattino qualunque,
fra vent’anni o forse più,
ti guarderai allo specchio e
una ruga ti segnerà il viso,
passa
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| Senza occhi
quei ritrovi clandestini
nella cattedrale
che si sposa a bacche rosse
Nell’aroma selvatico
di fogge
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Scrivi poeta
magnifica tua rima
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| Ti sei assopita tra le mie braccia
felice e contenta
con il desiderio di cambiare questa vita
nella tua anima candida c’era la speranza:
un borgo sul cocuzzolo del poggio,
laddove in un cantuccio
costruire un mondo
d’affetti e predilezione al
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| La primavera non mi disturba
nemmeno la brezza
che mi entra nella camicia
cammino su boccioli appena aperti
invasi da
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| padre che sei rimasto di me più giovane
consumato anzitempo
una vita sul mare e le brevi
soste col mal di terra
avevi la salsedine nel sangue
così presenti
mi restano le rare passeggiate
mattutine e mai che mi avessi preso
per la strada in
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Spogli la mente
se vesto solo di
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Correva scalzo
un apostrofo gioioso
pensava ad elisa
di vocale gentile
quel gruppo speciale
che sempre cede
in
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| Giovani fiori di tenere spine,
freschi profumi della carne,
lancinanti ferite d’esistenza,
già vecchi nella speranza.
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Discosto” gli scuri” della vita
dallo sguardo
reso impenetrabile
da un forse appena d’un ricordo
E nell’aritmia d’un
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| Ombre estinte di cose
tormentate in gabbia,
tra cancelli socchiusi
inchiodati con rabbia.
In pensieri confusi,
di palpebre pesanti
bruciano
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| Sta, piccolo
nella valigia
al buio dei lamenti.
Laghi le palpebre
si svuotano delle carezze avute
e bambino
culla non
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| Piccola Anna fragile e forte
dalle domande immense
scritte fra righe di spine parallele
e incomprensibili confini:
Dove fuggì la ribellione
dove si nascose la dignità?
Fra condizionanti profezie, ingenuità furiose
nella folle paura di sfidare
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| A film più volte visto
assisto attonito
film d’orrore e sangue
ora nascosti
non più sparsi
per campi di
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Baciamoci ora
e pur la luna
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La cosa
più bella che c’è
or m’ispira
e fa parte di me
Questo cuore
non ama che te
col più sacro
dei pensieri
e il più bello
dei desideri
Quanto che soffre
se non ci sei
come reclama
il suo sogno d’amore
Primavera che
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Sospeso
in una nuvola di pianto
ad ascoltare il cielo
con l’anima di vento
a raccogliere
foglie di rimpianto senza tregua.
Un tempo dell’infanzia rivive
dentro un suono ancestrale
in un ridente cortile
Dove i rintocchi
di un vecchio
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Il vecchio campanile
ospitava la famiglia
che la guerra voleva morta
nei forni crematori.
L’anziano prete ed il sacrestano
portano nel loro cuore:
gioia, paure e speranza,
in attesa di una felice fine.
Padre, madre e figli
uscivano ogni
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Dall’altra parte dei colli di questa
facciata, un tempo batteva il mio
cuore. Con le ali della mente
vagavo su di loro, e
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sapremo - io di te tu di me dei nostri
scheletri nell’armadio
di ciò che non ci siamo detti
delle ammutolite coscienze nell’ora
alta delle scelte
dove si curva
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37712 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 3781 al n° 3810.
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