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♦ Peppe Cassese | |
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Le 37758 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Uomo che poco conti
sui tavoli della guerra
e poco hai contato
in chi la storia ha fatto.
Ai piedi dei monumenti
un fiore chi lo vede?
Solo qualche scrittore o poeta
di te rammenta il numero.
Grazie alla tua morte, ora
si respira, nuova, la
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Amici
o solo illudenti
conoscenti
...autostrade vuote
di ferraglia apatica
distante
un sorpasso e son lontane
emozioni di campane
or mute nella notte.
Amici
un dono attendenti
esuli appesi al vuoto
sola carta stagnola
...siamo stati
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La libertà!
Il giorno è traditore è crudele,
il cui nutre di speranza con caparbietà
alla nuova via del farsi uomo,
dall'uomo infilzato per mille lame
il cui dolore è nel cuore;
Come di un corpo dilaniato e
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una palma (una vecchia canzone) una macchia d'olio
ancora: gambe nude
nel mentre autunno disseta muse tra calette e rioni antichi
a sfumare, sulle punte degli ombrelloni chiusi: estate e cliché
colori azzuffano a ovest - a
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| Dal sogno all'esistenza
senza far troppa resistenza
perfettamente deliranti
immaturi e infanti
e a luci spente
ti lasci cadere
nell'istantanea di un buco
eviti il cratere
non sarò costretto a pensare
all'anno scorso e a quel
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Sentieri oscuri nella valle
di un oblio sconfinato
lembo di terra calpestato, vuoti
infiniti che valicano orizzonti
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Tutto il mio passato senza di te
erba rossa
nessun vento, né calore, né rabbia
solo paesaggi fermi e si
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| L’autunno
cadeva coi suoi giorni,
bianche le strade
prima del silenzio
di foglie che appassivano
senza rumore.
Era
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| Logori gomiti
su tavolo doloranti
sospesi aspettano altro
caldo tepore alcolico
gettato a morir
in gola,
tenue luci
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Sei stata una cometa
di randagi prodigi
riemersa della cenere
nel cuore estratto a sorte.
Da scintille pervaso
lapilli impavidi a ridosso
nella bramosia di appagare
la fervente attesa.
In una armonia di fulgori
incantesimi profeti
sfoggiare
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Un angolo di cielo
Ognuno ha destinato il suo.
La Nostra Vita:
il suo negozio d’arredamento
Ne dipingeremo le
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| Come sangue nelle vene
la tua voce
si insinuò dentro me
pizzicò note
conosciute al mio cuore
lasciando intenso brivido
percorrere il mio corpo
Vibrò ...
[Segnale inevitabile
del passaggio di cupido]
Nelle mie
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bocca
fiore
Luna
sguardo “ciuffato”
splendida creatura
pelle vinaccia
pelle consumata
riflessi d'ambra
scrutano altrove
*
fiore
sfiora
odora
oltre lo sguardo
tutto si colora
il niente mente
racchiuso in pochi tratti
colma gli
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| E' vuoto il cuore di chi non sa
amare e vive sempre nell'arida
ragione, dentro un campo che
non fiorisce mai.
Ma tu, stringimi la mano, guarda
con me la luce delle stelle, parla
alla luna, posa il tuo sguardo verso
l'orizzonte.
Non
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Il paradossale accento straniero
dei miei compaesani
irrita l'incudine e la staffa
di questo povero orecchio,
martellante questo parlare
tanto, di tutto, di tutti
e la sera sgretolato
e portato via dal vento.
Come se non si sapesse
che le
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acre l'odore della polvere coprì le bende
secche orde di mare;
gelata da sparo netto d'un tratto
la via, sangue d'agnello
fissò l'incontro - del prima racconta
la creta - mani strette sul calcio, la canna
furono giorni
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Guardarsi dentro fa paura:
c'è un dentro che disorienta
Chi sono?
Forma e
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Anna62 |
23/10/2012 04:51 | 1819 |
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Ho una cicatrice su per la coscia.
Nessuno vede,
la gonna nasconde.
-Ma tu mi tieni stretta,
e non ho più paura-
Ho una vita,
a frantumi il sole
che splende quasi
come lo specchio
sugli occhi chiusi
e le foglie appaiono arrossite
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| Mi affatico inutilmente
ad inseguire il Trascendente
colorando mestamente
una rima intraprendente...
Vivo in mezzo a
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Sono andate via le tenebre
il rimando di un momento
è stato solo torpore.
Attraverso i vetri
sembrava vera
la tensione del tuo corpo
scivolarmi contro.
Credo ancora alle parole indecenti
la voce bassa del destino
che per due
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La in quel castello arroccato sul monte
oltre le voci di gufi e di gnomi
cori stregati e pareti incantate
l’era di principi e reami fatati.
La in quel castello arroccato sul monte
entraron bambini, timor di fantasmi
mirar mille quadri e ritratti
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| Vicoli e silenzio;
questa notte sembra immortale
nelle sue dissolvenze
ed ogni piccola sembianza
ogni curva della mia prigionia,
questa notte sa d'aria,
di fresco e d'implume
all'ozio della vita.
Ché onesta quanto basta
regala
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EnzoL |
22/10/2012 19:57 | 2493 |
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sei piccola!
con quella gonna a palloncino
sfrutti le correnti ascensionali
ti alzi sulle punte per baciarmi
per arrivare a scrivere il domani
il nostro!
hai fiato e coraggio da vendere
correggi con la mano la connessione
che ci vede
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tra valli sconfinate
viaggiano amanti celesti
come colombe amoreggiano
nei verdi prati estivi
dolce come il miele
una tua carezza
mi baci angelica creatura
ti conosco da sempre
destino coraggioso
impavida
come il vento d'Autunno
insetto
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e con chi i falsi echi
riecheggiava in falsetto
chiamavano falsi nomi
e veri falsi rispondevano
e falsi racconti raccontavano
agli echi
e a chi
li ascoltava
- ma chi gli era
accanto
non era chi li
ascoltava -
e poi
s'era a sera
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hy ju |
22/10/2012 10:34 | 1696 |
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*
marinai
la sera appoggiati al molo
funi tra mani grinzose - fruscio d'arrivi (partenze)
piedi onde sulla rena
passanti. passaggi.
dita bicchieri pieni vuoti e di nuovo
occhi - baci - posate tintinnanti...
tutto!
ma proprio tutto,
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Ritornandomi nel cielo,
assaporo l’incanto d’ogni gesto,
d’ogni tua parola
parlata nel vissuto,
a respirarti
in un
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In pozzi di ricordi, in crepe di memorie
spiegazzati, rilegati, tornano echi lontani
in albe dorate velate da ciglia socchiuse,
assonnate .
Ricompaiono in afflati d'odori profusi, da
soffi privi di vento, da risa di vita vissuta
conservata in
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Danzava il gatto
nell’inseguir gli usei
in sur del lago di rigogliose luci
riflesso in volo si faceva
d’argento scia
nei nostri cieli di turchese incanto.
Correa il gatto nell’inseguir farfalle
in sur dei prati di rigogliosi campi
libero nel
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Ho sposato la mia solitudine,
del silenzio son l'amante
l'oscurità
m'ha fatto sua schiava
la notte m'affascina
e mi stringe tra le
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37758 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 19621 al n° 19650.
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