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Le 37754 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Oggi le ali voglio vestire,
al risveglio dal mio eterno incubo
al mio sogno darò libertà
di vivere altri
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Mi ferisce
l’ora dell’arrivo,
le lancette puntuali
d’un’attesa
impressa nella mente,
e l’ansia
al plauso di voci
nel
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Un giorno
dovrete rendere conto a Dio
del male che avete inflitto al mondo
inquinando l’acqua dove si dissetano
gli animali, prima del tramonto.
Un giorno
dovrete rendere conto a Dio
dei danni che avete arrecato alla natura
costruendo centrali
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C'è nel giovane inverno
una stagione, dove alita
spesso freddo e neve.
Si piegano i rami disadorni,
una fiammella vibra nella
sera.
Sembra di vetro il giorno
non s'ode più alcun canto,
solo un ruscello, mormora
il suo
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Cielo di rosso tinto ... menzogne,
lacrime in precipizi a sperdersi scendono,
raminghi occhi per il baratro certo
s’offusca la mente in visione di vergogne.
Lamenti in sordi richiami s’odono
sorvolano deserti, insormontabili dune,
tesa resta la
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| Udita la Voce vi penetra la luce.
Fiorisce la palpebra germogliato respiro,
meraviglia al battito ed eccone un fiore.
Una goccia nel mare nell’immenso vivere,
la Voce è dominante d’un eco d’Amore.
Domina la vita, n’è la via d’un sogno
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Pensieri
attimi
connessioni
tu oggi sei felice
cicli
cerchi
sferico
sublime
definizioni del tuo sentire
pensieri
attimi
percorro la strada delle stelle
tu sei la vita
progetti
ritornano
più forti di prima
bambino
il tuo
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Ed eccomi alle prese col sonetto,
come Conte lo fu con la milonga,
con la speranza che la Musa ponga
nella mia prova stile ed un concetto.
Non è da me il sonetto prediletto:
è ben ch’ogni altro a questo s’anteponga;
prego perciò il lettor che lo
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cerco - come si cerca la quiete -
sulle Tue labbra ogni soddisfazione
dai grigiori e dalle inezie, nessun gioco
la giornata finisce
ho scoperto quel che era nuovo
e l’inutilità mi ha distrutta
solo un sorriso m’apre la porta
eccomi sola, ad
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La terra madre mi è.
Lì, è il mio pensiero
e nei solchi rivoltati
emerge l'alito di Dio
ed io lì in riposo
assaggio io profumo
che la vita ha in sé.
Lungo sentieri aperti
la luce spacca zolle
e si annida
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I non- luoghi esasperano
la solitudine dell’artista
che cerca sollievo
nelle luci invernali
delle vetrine illuminate.
L’emarginazione incute
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Chiudendo gli occhi
su se stessi
emancipiamo il vizio
della
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EnzoL |
18/12/2012 16:07 | 2007 |
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lo spazio delimita i buoni propositi
sbattono le porte - ali di farfalle
soffiano le muse sui pennacchi
da sotto, la città sembra più alta
più decisa - rumori inconsueti
luci in formazione d'abuso
attraversa la vita su
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Piangere un mondo senza colori
afferrare il filo dei tuoi pensieri
giocare nel limbo dei flagellanti
succhiare le viscere del rubamento
Lavorare in mezzo a una cieca scala
sposare il buio in un giorno qualunque
tradire la nebbia del quadro in
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un solco profondo - nero e la luna
non deve annuire
fionda il vento tra gli ulivi
scoscia il vello
nulla da ridire: avviene per osmosi
indotta dall'odore di narcisi
si stendono ponti sui cimiteri
non attecchiscono alla pace dei
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seduta al tuo caffè
delicata
intuizione
tiepido sentimento
buongiorno amore
regalo è essere
con te
divina immagine
porta lontano nelle pieghe
di una stiria infinita
buongiorno amore
mentre parli della tua vita
sorridi come
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| “Tu, uomo sedato da un ambiguo modello,
che lotti nel fango bramoso di successo,
dai potenti sacrificato come agnello
orfano del cuor tuo ormai soppresso,
sempre pronto a giudizi severi,
corri nudo e senz'affanno,
inseguendo i tuoi ricchi
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| Abissi quieti e lenti,
come lucciole è la neve in fiocchi,
è la nebbia in surreale paesaggio
tra il silenzio e l'alba.
Ed è respiro umido del cielo,
tra l'eterno e il passaggio
e strade, che ha luci e auto.
-Mare, gelo,
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| Ed ora?
Dimmi tu!
Cosa facciamo!
Finisce tutto qui!
Eh di noi cosa rimane!
A cosa è servito!
Cosa è successo!
Come comportarsi!
Cosa sarà!
Facciamo come vuoi tu!
Non ha importanza!
O forse ne ha!
Non so
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| Nell'egoistico stato,
d'indole acquiescente,
ringhiare continuamente.
Stretto, in gabbie di parole,
con lacrime
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In questa notte senza cielo
qui maledico il mondo intero
perché non c’è solidarietà,
io vagabondo senza lavoro
sono un uomo senza decoro
c’è chi mi guarda e se ne va.
Eppure quando è or di votare
tutti mi
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Morire su sguardi
di anni passati
su remote stagioni
colorate di sospiri
ed il tempo era lì
a rimarcarti ore
pellegrine su versi
che si stampano sul cuore.
Ruota fedele tu sei
della mia salita
della mia discesa
del mio essere
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Squallido silenzio
gira in torno all’anima
come un serpente
versa veleno nel bicchiere di vita
Furbo messaggero della Morte vigliacca
possiede i palpiti
proprio quando l’amore dell’amore stesso si innamora
Crudele
Bastardo
Maniaco di
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Dove sei
con chi stai
Lo sai che
Ti amo.
Non posso
saperti
Io posso
amarti.
E la luna
è nel pozzo
i miei, i tuoi
desideri
son tutti li.
Dove sei
ti sento
nei sogni
sei con me.
Amore
vieni qui
stai con me
ho bisogno di te.
E tu
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| Brivido del reale.
Cammino nella moltitudine
e tutto si allinea
al mio passo lento.
Una voce da lontano
diventa l’ombra che avanza
per sottrarmi ogni difesa.
Nel progressivo lacrimare
immagino la riga scura del trucco
aprirsi sotto le
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| Spento il sole
brillano nell'anima le stelle
s'acquieta la pena
s'appoggia libero il capo
fugge il
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Raccolgo parole rubate alla luna
tenendoti per mano,
e ti parlo,
passeggiando sulle ali del tempo,
nello sfondo
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| M'Io effimero,
prolifico canto svampito
dentro fuochi altisonanti
Retrocesso in letture evanescenti
e canali di borgata rarefatta:
marciapiedi di periferica follia
infinita
Pazzo pazzo scivolare
senza senso, senza meta
sondando
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EnzoL |
16/12/2012 14:43 | 2523 |
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| Sommerso dai ricordi
di un'infanzia vissuta male
forse è domandarsi normale
il senso della vita cui mordi.
Sul mio scosceso sentiero
c'or sol diventa men tortuoso
marciando col mio cor pensoso
rifletto il più possibile
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Mi piacerebbe che le mie ceneri
fossero sparse sul cono di luce
di una lanterna magica
che proietta un film
del neorealismo italiano.
Mi piacerebbe che le mie ceneri
fossero sparse sull'acqua verde
del lago Sant'Angelo,
all'ombra della
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