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Le 37754 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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S’increspò nelle campane della notte
puntuale il Natale
a rimembrare il suo accento...
Aghi di abete borbottarono
la gioia di un bambino
tra i petali dei suoi doni.
Voci risa
e forse
anche qualche pianto nascosto
nella mente di un
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è festa!
ci si potrebbe anche ricredere...
forse non abbiamo i fiori in testa
forse l'impallinamento
ha suole che non scivolano...
sdrucciolo il mio esternare
in festa!
abbraccio ciò che sono
appaio
come il sentiero mio
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Mamma
sono qui davanti al telefono
e lentamente sollevo la cornetta
e compongo il tuo numero.
È forte il mio bisogno
di parlarti, di sentire la tua voce e
dare sollievo alla mia angoscia.
Sento dall’altro capo del filo
lo squillo e
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L’opportunità d'ogni sole credere nell’amore!
La rabbia corrode, è il mondo è in guerra,
il diverso è il povero ancora una volta.
Ancora un Natale sola illusione,
figli piccoli soffocati nei loro sogni.
Il dio danaro
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C'è l'aria fredda e stanca
in questa sera
che aspettiamo,
ancora una volta
la Tua nascita o Gesù.
Come una bolla di sapone
sono le nostre promesse,
promesse di portarti
come attesa parola di vita
nelle nostre piazze,
nei nostri
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Guardiamo il cielo
con una musica in mente
mentre osserviamo i resti della neve in qualche angolo.
Vola via la differenza, tra noi e ciò che è fuori da queste mura
dove altri non han spazio.
Non è favola,
il nostro regalo di lealtà, tra le
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quel che perdo non mi possiede
all’incolto è terrapieno
una gramigna
già riversa in altre figlie
o briciole allo sfitto
alla eco del promontorio
un solo vento
una macchia di sconcerto
appena un olfatto
non mi biasimo d’aver
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Prepari la borsa e ti perdi
a cercare un rossetto speciale
nel cestino fra creme e matite.
Mi chiedi se è meglio il pigiama
o la lunga camicia da notte
con le piccole ancore rosse.
Non sai, non saprai,
quanto intenso mi sale alla gola
ed
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Di quelle strade sporche di paure
di quelle vetrine vuote e abbandonate
di quegli occhi senza speranza
e vuote menti serve di un padrone isterico
io
faccio volentieri a meno.
Così diceva il poeta
sul bordo del ponte di Pescara
mentre il
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| Absorbée
dans mes pensées,
il m'est amer de voir
les souvenirs lointains
lentement s'élever
comme une épaisse nuée.
J'écoute frémissante
le vent gémir.
Le ciel est
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| S'accomodò l'Amore
tra gli spettatori
ad ammirare
la danza dei colori
quando il tramonto
si
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| Morire dentro al grembo
da bambino.
Accovacciarsi dietro
un comodino.
Scappare via
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dire fare baciare - rime
non un cuoricino che pulsi tra le foglie
a Natale non si fa!
imperdonabile
l’amore ingovernabile
il dolore degli spazi e pedalini
vorrei la rotula d'una sequoia
un etto di santità
una cipolla
il pendolo
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| Aliti, che irruenti, liberano il corpo
dal timore d’apparire denudato.
Carezze,
che scelgono d’amare fin alla morte.
Non c’è nulla
di quell’identità stretta tra le dita.
Esule d’ingenuità
ella lungi è dal fare scenario.
Non potrò
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| Ricordo puntuale
cadere giù la neve
e scartocciavo
a fine cena i miei regali,
come fossero caramelle.
Sotto
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che bel natal
che bel natal
splendido
splendido
Signor
canta nei cieli
cade la nev
splendido
amor di Gesu
il presepe
canta l'amor
su più su
nelle valli
le renne
e babbo natal
regalini
che piccini
oggi
è il gran
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lacrime
versate in un bicchiere
in fronte
un muro che divide
attimi
di pasta frolla
a sud
di
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Le nocche.
Ti studio le nocche
ossute e pungenti
mentre tu non ci badi e ti perdi
a guardare quel gioco cretino
in
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Sbagliare
Tirare a te la leva del non sense
indovinando il peso alla follia
e registrare il suono di una vita
passata
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A Natale le mie scarpe
erano sul focolare,
dovevano essere calde
per l'alba della grande festa.
Sotto il gelso curvo
là davanti alla stalla
il nonno aveva steso
della paglia e del fieno
su quel lettuccio gelido
con dei legni aveva
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| Tessere dentro
l’eterno.
Rancori mai sopiti.
Gesti
in sguardi vuoti
e silenzi
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| L’amore non ha fondamenta in terra.
L’uomo non vi trova via ne direzione,
non sa dove attingere per dissetarsi e saziarsi,
e non sa come mettere radici.
L’amore è una fonte per gli uomini,
dove abbeverarsi, nutrirsi...
L’amore n’è il
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sullo sfondo un aeroplano
- piuma d'aria
passa
intersecando di scie
la vita
- atterra
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corro a inventare un diluvio
che mi veda all'altezza
ci metto un rinoceronte un caimano
i migliori capi branco - detentori delle sorti
accanto al melo: un superstite!
daccapo: il nemico
ha l'indice e l'abbecedario
risolvo la questione
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| Che fine han fatto
gli eremi
ed i sacri armenti?
Le sostanze delle fate
spinte fuori collina,
all'imbrunire di miasmi
in tube d'acciaio brullo.
La musica: fumante delizia
in cemento armato. Unica
finestra lucente e soglia
della memoria
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EnzoL |
22/12/2012 17:07 | 2114 |
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E' un diverbio di mani
e di nodi
che si accalcano ai denti
quando ti poggi stanca
sopra le inconsonanze
e mi calpesti
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| Tra luci intermittenti
di sentimenti immobili
Batte il freddo
in cuori di ghiaccio
che sotto un albero
di variopinti colori
intonano ricordi affilati
sulla fiamma d'antico camino
quando intense emozioni
si consumavano nella
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| Tornano
a bussarmi i ricordi
sotto l’albero.
Li pronuncia la mia mente,
insistente,
come fosse ieri,
in un girotondo
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Madre, Tu che tutto osservi
dona il respiro, la gioia,
tra le braccia il Messia,
dona una carezza, letizia.
Tu che col silenzio tutto contempli,
spargi la saggezza in ogni fiore,
elargisci la tua dolcezza nelle menti,
concedi l’amore al mondo
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Possa un solo verso consolarvi
in questa sera che si scioglie
colando sulla notte buia e spenta
possa la luna goccia a goccia
sciogliersi in chiara rugiada
ed inebriarvi del suo candore
rischiarare gli scuri pensieri
fatti di penombre e
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37754 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 18991 al n° 19020.
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