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Le 37725 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Pur dal nostro io
lasciamoli fuori
rimasti senza Dio
noi esser migliori?
Fredde chiese vuote
"No frontiere!"
sento gridare
disumano fragore!
Falsa carità
di chi sta bene
nessun giungerà
ai figli delle pene?
Cielo incolore
confini col
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Soffia di tramontana il forte vento
e le foglie fan mille giri a terra,
prima di perdersi nell’aere immenso
a guisa di farfalle colorate.
Ancor non vedo in cielo alcun segnale
che possa dar sollievo all’alma mia,
eppur la primavera è ormai
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Rugiada negli occhi
di un’alba orientale
febbrili rintocchi
sui prati del Cuore!
Ci siam incontrati
con fulgido sole
perché poi giocati
dal fato rivale?
Eppur fai volare
all’alma dai ali
ove in Amore
t’avrà senza veli!
Ripa dei sogni
nel
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Cerco fontane di baci
nella primavera che torna,
nelle mie tiepidi mani
tengo strette le tue
e in prati impazziti
sui boccioli e sui colori
ascoltiamo inviti, ripetuti
dal salto dell’acqua
e silenziosi rubiamo, attenti,
la più bella delle
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Senza stelle è la notte,
il buio ci accompagna,
i tanti baci non illuminano
il nostro lento passo,
ma i tuoi occhi, sono
una sconosciuta luce,
mi sento felice,
tenendoti stretta
e passo dopo passo
sicuro, cammino
e lontano vedo
la tua casa,
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| Riprendo a scrivere,
per riprendere a vivere.
Tra le mani un gomitolo srotolato,
orli scuciti
di giorni che passano lenti.
Non so guardarmi dentro.
Non so recitare preghiere
per sentirmi parte del mondo.
Al di là non vedo se non strade
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Adesso, sto nel buio di occhi frantumati
dall’accecante abbaglio d’una luna piena,
quando capita il giorno che diventa sera
e vorrei urlare, come urla il vento di bufera.
L’assenza d’ogni forma di compostezza
mi sparpaglia nell’aria, preda d’un buco
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Non fu tua madre
ma t’osservava come Lei
suoi occhi clessidre
svuotate mai!
Donna senza tempo
fior di carezza
v’ha accolto suo campo
seminando certezza.
Insegnante per missione
d’ogni bimbo s’è nutrita
or lacrima vostro Cuore
improvvisa
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Ha dato tutto il suo amore
ed ora è sazio il mio cuore,
all’alba cerca il sole,
al tramonto vuole un letto,
profumato, caldo e colorato,
figlio del tanto amore
che ha donato e ricevuto.
Di notte aspetta le stelle,
a loro racconta la mia vita:
una
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Astro effonde prenunzio
l’ho sentito sospirar
nel fragor del silenzio
d’una notte lunar!
Proferir cosa vorrà
- son pronto ad ascoltar -
nulla forse sfuggirà
inebriante chiaror?
Selene ove sei
retro coltre a rischiarar
or sfuggi agli dei
sai
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Rugiada negli occhi
carezzevole alchimia
suadenti rintocchi
soave empatia!
Or più ieri
urge poesia
ove sgretolar valori
d’un mondo ipocrisia!
Autenticità assoluta
nell’infonder emozioni
peculiar via con fuga
da mille frustrazioni?
Proferisci
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Raso nero ad accarezzar lo sguardo
che sulla pelle candida color latte
indirizza le mani timide e calde.
Pizzo di seta profumato
che labbra audaci cattura
scivola via assecondando il palpito
e dal rossore strattonato
il desiderio esonda
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Povera bambina
qui non puoi entrare
Europa latrina
falsa solidale.
Fra bombe di poter
hai perso genitori
confine puoi restar
basta che stai fuori!
Quasi nulla da mangiar
tanto noi a volontà
vestiti puoi sognar
nessun ti porterà.
Coperte per il
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Su un’iperbole di nubi assorte
si muovono
in una realtà quasi sconcertante
le parole.
Assemblaggio di
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Sorge l’antica Lupiae tra due mari
con chiese e con palazzi senza pari,
nel bel Salento orgoglio e patrimonio
tra l’adriatico mare e quello ionio.
Magnifico vestito ha il suo barocco
di fregi variopinti inghirlandato,
con merletti dal
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Fragile è impalcatura di poesia,
che non potrà mai essere perfetta:
portiamo avanti noi questa mania,
illudendoci ch’essa sia protetta
da forze superiori, ma la via
da percorrere è ardua ed imperfetta;
e ciò che noi esprimiamo, poi in balia
è del
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Dentro bagni chimici
l’hanno violentata
tenerissima età
a terra martoriata!
Nei cimiteri dormito
sentendosi più al sicuro
bimbi d’un campo incenerito
profughi dal cielo oscuro.
Senz’acqua e igiene
"Moria" campo infernale
liberi schiavi scevre
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Amo la luna
che non mi guarda,
amo le stelle
che non mi parlano,
amo l’alba chiara,
che fugge nel tramonto.
Mi ero dimenticato di te.
T’ho incontrata ieri,
ora nella mia notte
sei qua, là e di sopra.
Sogno il tuo respiro,
lo sento nel
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Mi voglio perder
e chissà ritrovare
nei profondi tuoi occhi
catturanti il mare!
Ove pieghe del vento
- sterminata immensità -
non celano sentimento
per quel che sarà.
Sei carezza anelata
pur sognata da bambino
Donna sempre amata
aurora mio
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Traccio orditi
sul telaio della sera
per tentare
di ricamare la notte,
che non mi porti tristezza.
Tesso i fili
in ordine sparso
come sogni
che svaniranno presto
al primo soffio di brezza.
Trame di raso
per ingannare il vuoto
con voli di
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Anche oggi
È uguale a ieri
Nessuna novità
Nessun incontro
Nessun gioco
Nessuna vita
Anche oggi
Vive la regola delle manette
L’obbligo al mutismo e rassegnazione
Nessuna vita
Perderemo anche il sorriso
Senza accorgerci
Che ci sarà
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Mi son perso
verso l’ignoto
sol me stesso
nel tetro vuoto!
Ma in un verso
poi ritrovato
forse ove andai
e mai
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| Mi piaceva quella donna... ma poi vidi:
straccio ai lembi, e su passanti inermi,
poi, non paga, sguardo intorno,
e lesta con la scopa sterpi e foglie!...
Ovunque è prassi terre e scrosci:
“Così fan tutte” il detto,
con musica che coglie chiunque
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| Tutto me sarei aspettato,
tranne che lavorà...
senza essece annato.
lo chiameno... lavoro aggile, tele lavoro,
ma io propio... nummece ritrovo.
Nun è la stessa cosa...
e voi mette lavorà in loco,
invece de stà tra piatti e mazzi de cicoria!
’Na
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| Ho chiuso il pensiero
a naufragare
nelle tue parole;
aspettando la tua alba
ho colto a fasci
i miei
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Da poco nata
sei mesi appena
t’hanno violentata
scevra pena!
Arma di guerra
brutal perpetrata
violenza maligna
ancor più usata.
Forze governative
mostruose atrocità
strategie afflittive
vergogna d’umanità!
Grida Save The Children
strazio
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Bruciano le mie parole
questa sera
salgono come fiamme al cielo.
Forse ti raggiungerà questo calore
scuotendo il tuo cuore gelido
inquietandolo in rimorsi.
La tua immagine si contorce
accartocciandosi
in una spirale di fumo nero
e forme
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Donna Angelo
potuta incontrare
dissolvendo gelo
inbernato Cuore.
Entità celeste
fascino divino
Alma sveste
se a Lei vicino.
Mai così bella
sulla mia scia
angelica stella
la vesto poesia!
Sublimarla vorrò
"- colori mia vita!"
ogni dì che
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Scendeva con la sera
la bimba dal colle,
per mano la teneva
la mamma,
di nero vestita.
Era bella la madre
della bimba triste, che
non giocava con me
Fiorella,
sempre cercava lontano
l’altra mano,
la mia era troppo piccola;
con lei contavo
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Per sua natura una ferita
emette rumori consistenti
nello statagemma d’un dolore
cigolante sottopelle.
Può silenziare
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