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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 37744 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Fu il codice genetico o forse il caso:
chiamata all’appello
mi scontrai con la perfezione
che mi venne a cercare
nei gangli più nascosti dello spirito
e dichiarai incondizionato amore
ad ogni attimo di leggerezza
ogni battito di
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Si sono stese le ombre
lassù sul morbido colle,
più rosse le rose
incantano il tuo volto
ed io sono lì
ad un passo da te,
muto, ma con mille parole
che mi esplodono dentro.
Sei bella oltre le belle
nel canto della
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Bisogna dì che mentre Cincinnato
governa tre pucini e i pomodori,
ni riva un telegramma dar di fòri
cor timbro e ir francobollo der Senato.
Leggendo che que vecchi Senatori
ragionano di sfascio dello Stato,
bacia la moglie, i bimbi,
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Saranno giorni
di vibranti attese,
sarà un acquetarsi
di sogni e fantasie.
Dentro i silenzi freddi
dell’inverno, saranno
sensazioni d’abbandono,
di giorni lieti che non
han ritorno.
Sarà il dolce - amaro
della vita, la
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Stasera la malinconia
mi ha fatto tornare
la voglia di scrivere.
L’arte mi offre la libertà
d’esprimere il mio dolore
senza dare
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Ad occhi chiusi
tra la calca di un mondo avverso
sono un’oasi anelante
il Paradiso nell'oceano
Tra scorie vomitante
di un crepuscolo
che s'appresta a dar posto
alla notte incubante del diavolo
mentre l’alba svegliandosi
ancor si prodiga
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| Cigolii rappresi al
vittimario della quiete
Senzienti nel giogo di
agili speranze, concluse
afone, in liturgie e
primavere, tra ginestre
dove narrano olezzi
e giorni e richiami
antichi di cadute
trasgressioni.
Ed il ricordo mi
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EnzoL |
01/02/2014 18:40| 1650 |
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| L’idillio tessuto da ragni poeti
cattura l’insidie d’oscuri pensieri
mutandoli in linfa per sogni discreti
di fughe irreali su bianchi destrieri ...
...sarò l’acrobata che volteggia
agile su ogni sommesso dolore
equilibrista sotto una
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| Scruto in lontananza
dall'alto d'uno scoglio
inabissato nei pensieri
e confuso nei ricordi
lo sconfinato spazio del mare.
Ammiro l’immensa bellezza
e nel suo continuo moto
l'alternarsi dell’onda.
Osservo l'agonia
del sole al suo
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| Vivi esaltando il tuo canto d'amore
cogliendo ogni giorno gioie e dolori
tra tempeste di nembi e cielo azzurro
con l'ombre di notte e luce del sole.
Cerca il mio viso l'azzurro del cielo
negli occhi tuoi il riflesso del mare
mentre nell'aere
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| Prenda uno specchio e facci un bell'esame
guardandosi la ghigna, ir culo e ir petto;
un ci posso sortì fòri a braccetto,
cor una travestita da tegame!
Se vòle rimanè sott'ar mì tetto
un mi dève
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Questa sera, voglio
ritrovare il mio cuore,
sospirare il languore
del desiderio.
Questa sera, voglio
scrollarmi di dosso
la malinconia che
frena le mie braccia.
Questa sera, voglio
raccogliere la neve
come fossero petali
di candide
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Giorni e giorni
mi prendono per mano
e mi accompagnano
lungo i tuoi passi.
Mi sento farfalla
che i fori aspettano,
che il sole bacia
con morbide labbra.
Lentamente, incantata
ti fermi e ti accosti
come petalo di rosa
nella dolcezza di un
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lei
ha la sua paura - la sua paura
ha la sua bocca - sua
carnosa copula
alla gola dello sterno:
chiama a sé, il silenzio
a notte luce piena - ambra
da sera a sera mentre siede, mentre
con una mano, calma
la nebbia disseta i
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il futuro che dipingo
non è sempre uguale
un gioco di parole
che forse fanno male
un mucchio di strumenti
tornati
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Inciampo nei sogni
cado nei desideri,
la mia mano scrive
il parto greve
d'un tormentato cuore
ogni verso che dedico alla notte
è un frammento di noi,
che errando nell'infinito
cerca ancora il passo
per toccar la stella più
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Quando non si possiede
il gusto del bel verso,
si giudicano idee
soltanto, e niente più:
non si dà l’importanza
alle trasformazioni,
a alchimie generate
dal buon uso dei versi
(a quel che muta a volte
anche il significato
di ciò che poesia
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Là dove dormi sotto la collina
il tuo sonno di pace oggi c'è il sole
e tace il vento fra i cipressi e quiete
sembra voglia l'inverno a noi donare.
Non turba il tuo riposo la colonna
di traffico che scorre lo stradale
costeggiante
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Mi arrendo a te che sei Re
di ogni mia lacrima di neve
a te che ho spogliato l'anima prima di spogliare la
carne
ora, visione in fiocchi di rosa nella dimora
della mia stanza d'inverno
Mi arrendo schiava ai tuoi passi
più lontani
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l’anima si congeda dall’esteriore
ripiegando sull’abisso in fermento
s’acuiscono i sensi, valicando frontiere
nel tracciato di un’aria dilatata
s’incanta il tuo sentire
e cattura molecole d’emozione
nell’aria silenziosa e raccolta
mentre dentro
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Si distende ormai l'ombra della sera
in turbinio di ricordi lontani
arsa è la terra e il cielo senza nubi
col riflesso d'un giorno senza fine.
In lontananza vedo un cerchio d'onda
che s'allarga pian piano verso il mare
ma un leggero
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| per scherzo
esistere
come l’anima fosse
per
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| Scriveva, disegnava scarabocchi
linee scure sul foglio bianco
i colori d’una farfalla
sparpagliati in un battito
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Il mare lambiva la schiena.
L’onda saliva
nell’ovattato silenzio
d’un mio istante,
freddo,
forse convulso,
mentre
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Iride in quarzo, felino maculato
saetta progenita di panthera
tu tigre, splendido esemplare
finemente dalla natura sei disegnata.
Mammifero predatore
dal vario mantello striato
par sei uscito da fine pittore,
acuto e spietato
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| Dispenso consigli
bibliografici
quasi gratis
ti serve un manuale d’amore?
c’è sempre da imparare
un trucco
una mossa
una posizione
ti serve un ricettario?
per non mangiare la solita minestra
provare qualcosa di esotico
un piatto
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| come rondine torna
la conta: canute or sono, ali
varcano crocicchi -
nella nebbia
un cancello,
per mano di - affila la punta
conoscendo mola, il gelo del pioppo
- e della segatura il tornio;
ditemi voi, ora
quale sufficienza al ceppo
che
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| Che sia di fatto
un dolce tracollo
a risuonarmi vago
Ad alleggerire
queste sapide nervature
Dove ancora Pelle nuda
e cuore rotto mi sono forgia
Che sia di fatto
il lento logorio delle ossa
a spigolare insonnie
[Nei tempi lunghi]
di
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EnzoL |
28/01/2014 19:20| 1477 |
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| Strade rosse
mi danno le siepi a maggio
e le rose che non colsi
vive, mi accompagnano.
Mi rubano i carichi pensieri
e le fatiche dei miei anni,
mi profumano, mi arieggiano,
vogliono la mia mano
che tiepida, ma lenta
si allunga, si ritrae e
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| Trema. Almeno una volta,
abbi paura del buio intenso
d’una notte che si è sciolta
nei ricordi del penso e ripenso,
nel cupo e assurdo rancore
che bisbiglia odi repressi,
nell’umido e freddo sudore
secreto da pensieri oppressi.
Falla tremare
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